Una “Carta etica dei robot” , per impedire che gli esseri umani abusino di queste creature artificiali (come già fanno tra di loro), è in preparazione in Corea del Sud su incarico del governo, scritta da cinque esperti del settore. La Carta è in parte ispirata alle tre leggi della robotica ideate nel 1942 dallo scrittore di fantascienza Isaac Asimov nel suo libro “Io robot”: 1) un robot non può ferire un essere umano; 2) un robot deve obbedire a un ordine, a meno che questo contrasti con la prima legge: 3) un robot deve proteggere la propria esistenza senza contravvenire alle due leggi precedenti.
In Corea del Sud la robotica è un settore chiave dell’economia, con massicci investimenti nella ricerca: “Il governo prevede di fissare delle linee-guida etiche riguardo ai ruoli e alle funzioni dei robot, in quanto svilupperanno un’intelligenza considerevole nel prossimo futuro”, ha dichiarato il ministro del Commercio, Industria e Energia. “Immaginate se alcune persone minacciassero i robot come se fossero le loro mogli – ha spiegato Park Hye-Young, uno degli esperti al lavoro sulla Carta –. Altri potrebbero abituarsi all’interazione con loro, come molti utenti di Internet potrebbero fare con il mondo della rete”.
Un recente rapporto governativo prevede che i robot saranno diffusamente impiegati entro il 2018 nel campo della chirurgia. Secondo i calcoli del ministero dell’Informazione e della Comunicazione, entro il 2020 ogni famiglia sudcoreana avrà in casa un robot.
Va ricordato che la Corea del Sud è uno dei Paesi tecnologicamente più avanzati al mondo. Basti citare la sua rete Internet a banda larga, una delle più veloci attualmente esistenti.
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