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Gennaio-Febbraio/2012 - Immagini e Cultura
Guggenheim
Origini del museo d'arte moderna per antonomasia
di Claudio Ianniello

Solomon R. Guggenheim, industriale e ricco uomo d’affari, tra la fine degli anni venti e gli anni trenta del secolo scorso, decise di dedicare ingenti risorse alla raccolta ed alla promozione dell’arte moderna. Nella sua opera filantropica fu aiutato e consigliato dalla grande amica Hilla Rebay, essa stessa artista e curatrice attenta.
In particolare Guggenheim e Rebay, erano fortemente attratti dalle opere e dal modo di concepire l’arte di Vasilj Kandiskij, fondatore a Monaco nel 1911, unitamente a Franz Marc, del Cavaliere Azzurro (Der Blaue Reiter) movimento che si inserisce all’interno delle avanguardie storiche del ‘900,caratterizzate tutte da grandi cambiamenti e da rotture con le tecniche tradizionali.
Kandiskij espose i propri ideali utopistici sull’arte non-oggettiva nel trattato del 1911 - Lo Spirituale nell’Arte- Über das Geistige in der Kunst, divenendo in un certo senso il precursore di quell’espressionismo astratto (termine coniato da Alfred H. Barr Jr. nel 1929 a commento di un quadro di Vasily Kandinsky) che esplorerà un’arte completamente frutto dello spirito, che non necessita della mediazione di canoni rappresentativi rigidi, e che procede dall’interiore all’esteriore.
L’opera di Kandiskj ispirò profondamente l’impostazione iniziale del museo Guggenheim, soprattutto per la visione della Rebay, che vedeva in questo distacco dal mondo reale un tentativo di elevarsi verso una dimensione superiore quasi mistica. Hilla Rebay incoraggiò Guggenheim a collezionare le opere di Kandinsky, in tutto più di cento dipinti, e quelle di altri artisti, tra i quali Rudolf Bauer e László Moholy-Nagy.
In un primo tempo, Solomon Guggenheim espose la collezione d’arte nella sua suite al Plaza di New York. Ma nel 1937, non potendo più ospitare una così vasta collezione nel suo appartamento, istituì la Fondazione Solomon R. Guggenheim e, due anni dopo, creò il primo museo della fondazione, il Museo di Pittura Non-oggettiva, sulla East 54th Street di Manhattan, diretto dall’amica Hilla Rebay.
Il museo collezionò quindi le opere di artisti americani che aderivano ai dogmi di una non-oggettività spirituale. Sotto l'impulso di Kandinskij i suoi protagonisti si volsero verso nuovi modi espressivi, verso la creazione di spazi immaginari, verso l'astrazione fantastica della realtà. La nipote di Solomon Guggenheim, Peggy, dopo aver vissuto a lungo in Europa, collezionando a sua volta un gran numero di opere d’arte moderna soprattutto astrattisti e surrealisti, tornò a New York nel 1941 e con lei molti artisti europei, soprattutto a seguito dell’aggravarsi della guerra in Europa. Così nel 1942, Peggy istituì -L’Art of this Century- offrendo la possibilità agli artisti europei ed alla nuova generazione di pittori americani di interagire, intrecciando le esperienze individuali in un’osmosi creativa, sviluppando quella che venne definita la New York School, nella quale ritroviamo ad esempio Jackson Pollock e Mark Rothko, e caratterizzata soprattutto dalla tecnica dell’automatismo, che si esprimeva attraverso immagini astratte.
Parallelamente La Fondazione di Solomon Guggenheim continuava a svilupparsi e, nel 1943, affidò all’architetto d’avanguardia Frank Lloyd Wright il progetto di una struttura permanente, capace di accogliere la ricca collezione che nel frattempo aveva acquisito opere di Marc Chagall, Robert Delaunay, Fernand Léger, Amedeo Modigliani, László Moholy-Nagy e Pablo Picasso. Il grande fervore artistico che ne conseguì, partito dall’espressionismo astratto, (termine ripreso dal critico Robert Coates nel 1946, per essere applicato all'arte americana degli anni '40 che influenzò il resto del mondo e spostò, per la prima volta, il centro dell’arte mondiale dall'Europa agli Stati Uniti d'America), si manifestò poi attraverso varie correnti differenti: dalla Pop Art al Minimalismo all’Arte concettuale, sviluppatesi a partire dagli anni sessanta, al fotorealismo dell’inizio degli anni settanta, tutti movimenti volti all’indagine del senso e dello scopo dell’arte.
Nel 1947 la -Art of this Century- di Peggy Guggenheim chiuse, e lei fece ritorno in Europa. Il Solomon R. Guggenheim Museum nella nuova sede realizzata dall’architetto d’avanguardia Frank Lloyd Wright, venne aperto al pubblico il 21 ottobre 1959 e la sua struttura a spirale diventò immediatamente uno degli emblemi della città di New York. La collezione di Peggy nel 1976 confluirà in quella di Solomon R. Guggenheim.
La Fondazione Guggenheim iniziò ad essere una vera istituzione mondiale quando ereditò il palazzo Venier di Venezia e la sua collezione d’arte moderna di proprietà di Peggy Guggenheim. In questi ultimi anni, la fondazione ha continuato ad estendere la sua presenza nel mondo con i musei di Bilbao e Berlino e si amplierà ancora con il Guggenheim Abu Dhabi nel 2013. Il Solomon R. Guggenheim Museum di New York resta però centro della fondazione, ed un riferimento internazionale per l’arte moderna.

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