Amarezza. Ebbene sì, in questo momento, è proprio l’amarezza che pervade e prevale in me e che mi farebbe desistere dal continuare a fare ciò che dal 1999 ho portato avanti sulla rete delle reti.
Alla fine di questo percorso, malgrado tutto, sono stato costretto ad interrompere il sistema di comunicazione, che all’inizio poteva contare solo su poche decine di utenti, ma che oggi può vantare di aver superato la soglia dei 15.000 usufruitori.
Forse per orgoglio e forse per caparbietà, non ho mai chiesto un sostegno per poter mandare avanti un veicolo di comunicazione che ho reputato e reputo abbastanza interessante.
Ho fatto tutto ciò perchè credevo e credo nello strumento di una informazione libera, scevra da condizionamenti, e nel solco metodologico tracciato ed insegnatomi da Franco Fedeli. L’accettare un eventuale sostegno avrebbe significato poi ascoltare chi avrebbe fornito questo aiuto, e forse costretto a scendere anche a qualche compromesso.
Come dicevo, la mia caparbietà e tenacia hanno premiato lo sforzo profuso. La bontà di questo lavoro è evidente nel gran numero di utenti che si sono registrati nella mailing list. Utenti ai quali non è stato chiesto alcun Dna per entrare a far parte di questa grande famiglia. Utenti che si sono registrati anche con un semplice pseudonimo, ed ai quali non è stata fatta difficoltà di sorta per far parte della mailing list.
Contributi scritti che sono giunti da ogni dove, e che puntualmente sono stati lanciati su tutta la rete, lasciando il giudizio di plauso, di condivisione o di critica solo ed esclusivamente ad ognuno dei destinatari dei messaggi. Contributi scritti che, a monte, non hanno mai subito alcuna forma di scrematura o di censura. Ed è per questo che il consenso è cresciuto in maniera così notevole, nonostante il disappunto di alcuni che avrebbero voluto una informazione più controllata, più vigilata, più addomesticata insomma un più che mi andava stretto.
Queste sono alcune delle motivazioni per le quali non ho voluto e non voglio sostegni con condizionamenti di sorta o secondi fini. Da qui la consapevolezza di creare un’associazione culturale con la speranza di coinvolgere quanti avessero desiderato mantenere in vita uno strumento non di vitale importanza, ma sicuramente riconosciuto come mezzo di consultazione utile alle varie attività proprie dei singoli lettori.
In questi anni mi sono giunti attestati di stima, di consenso, di compiacimento, suggerimenti e incoraggiamenti a proseguire l’attività di informazione posta in essere, non tralasciando neanche le critiche che nello stesso arco di tempo sono pervenute. Facendo però un bilancio tra consensi e critiche ricevute, ho preso atto che i primi erano assolutamente in maniera netta e superiore rispetto alle seconde.
Ed ancora una volta la caparbietà e la testardaggine ha avuto la ragione. Però come tutte le cose che cambiano e che crescono, di pari passo nascono altre necessità. In questo caso, le necessità si chiamano costi. Costi per il mantenimento dei provider per i portali e per la spedizione di posta ai 15.000 utenti, costi per la manutenzione dei macchinari, costi per la linea telefonica veloce, costi per la ricerca di notizie utili per alimentare le varie aree tematiche che sono presenti nei siti, e così via. Costi che si sono accumulati a costi e che aggiunti a nessuna entrata, hanno di fatto generato il problema.
Facendomi forte della crescita a dismisura dei componenti della mailing list ho pensato bene di lanciare un appello mirato a sostenere la sopravvivenza del canale di informazione, che altrimenti sarebbe stato destinato a morire. Convinto della bontà del servizio reso, speravo che almeno 250 utenti, su 15.000, avrebbero aderito all’appello, sottoscrivendo la quota associativa minima annuale di 20,00 euro. Tanti ne sarebbero bastati per coprire le spese vive annuali, senza guadagnarci e senza rimetterci. All’appello hanno risposto solo 19 utenti su 15.000. Credo che l’esser pervasi da amarezza, alla luce dei fatti, non possa che essere naturale.
15.000 utenti scomparsi come neve al sole, alcuni dei quali hanno fornito giustificazioni della loro mancata adesione con motivazioni decisamente empiriche e fumose.
Una rete, quella creata, che è andata sempre al di là e al di sopra di determinati schematismi e schieramenti, accettata e condivisa dal 90% dei suoi facenti parte. Ora parte di quel 90% si ricorda di appartenere ora all’uno ora all’altro schieramento e quindi impossibilitato ad aderire per non avere problemi con l’organizzazione, il sindacato e/o il partito di riferimento. All’appello si sono sottratti naturalmente anche tutte quelle figure istituzionali alle quali mi sono rivolto, siano esse parlamentari o locali.
L’aver organizzato iniziative ed eventi dovrebbe dare diritto, ad una qualunque associazione, di rientrare appieno nel novero dei sodalizi che avrebbero titolo a richiedere, ed eventualmente ottenere, contributi a sostegno delle attività associative poste in essere, ma a quanto pare il silenzio, anche in questo caso, è stata la parola d’ordine delle Istituzioni ed Enti testè citati.
Nella vita del portale ci sono due date salienti. La prima, 16 marzo 2002, che ne ricorda la sua nascita, e la seconda, 31.12.2006, che ne sancisce il de profundis su una delle sue attività di comunicazione.
La tenacia, la caparbietà e l’orgoglio che di volta in volta mi ha dato sempre la forza di rimettermi in discussione, mi aiuteranno sicuramente a superare questo momento di amarezza, e forse , come già avvenuto in passato, riuscirò a fornire ancora il servizio di informazione. Ma devo dire, ad onor del vero, che se questo avverrà sarà grazie a chi non ha mai fatto parte di alcun contesto nel quale spaziano le aree tematiche dei portali e che mai ne farà parte, ma che ha avuto la sensibilità di sostenere l’Associazione nel momento della difficoltà.
Infatti il mio ringraziamento va a quei pochi soci che nel 2006 hanno inteso sostenermi, e soprattutto a quei benefattori che dal 1999, pur volendo rimanere nell’anonimato, sono riusciti ad essere la mia ancora di salvezza permettendomi di continuare in tutti questi anni un lavoro costante, e di conseguenza a far giungere a tutti gli utenti le notizie che sino a pochi giorni fa hanno riempito le vostre caselle di posta elettronica in forma totalmente ed assolutamente gratuita.
Sono qui per esprimere sempre e comunque il mio grazie a tutti coloro che ancora vorranno crederci
|