“Dame Eliza Manningham-Buller ha dedicato la sua vita alla protezione del nostro Paese, del suo popolo, e del suo modo di vivere, ha guidato i Servizi di sicurezza in un periodo importante di cambiamento e di crescita, quando si è trovato a rispondere alla minaccia del terrorismo internazionale. Le dobbiamo la nostra gratitudine”: con queste parole il premier britannico Tony Blair ha commentato l’annuncio delle dimissioni dal suo incarico della donna – soprannominata la “lady di ferro” negli ambienti dell’intelligence – che dal 2002 è il capo del MI5, il Servizio segreto interno.
Le dimissioni di Dame Eliza, 58 anni, ha suscitato sorpresa data la stima di cui gode per il modo in cui ha diretto il servizio in tempi molto difficili, in particolare dopo gli attentati di Londra del 7 luglio 2005. Ma a suo merito viene anche ricordata la trasformazione dell’MI5 in una struttura più agile ed efficiente, lanciando anche una campagna pubblica di reclutamento (iniziativa mai presa prima), e aumentando così l’apertura e la visibilità del servizio: è sua l’iniziativa dell’apertura di un sito Internet, che contiene informazioni aggiornate sulla minaccia terrorista, e al quale gli aspiranti candidati ad entrare nel servizio possono inviare il loro curriculum.
“Ad aprile del 2007 saranno 33 anni che faccio parte dei servizi, gli ultimi dieci come vice-direttore o direttore – ha spiegato la Manningham-Buller in un comunicato emesso il 15 dicembre scorso – Sono onorata di averli guidati quando dovevano affrontare due sfide importanti: una minaccia molto seria, e il conseguente bisogno di crescere e cambiare molto velocemente per adeguarsi a questa minaccia”.
L’MI5 (distinto dall’MI6, al quale è affidata l’attività di intelligence all’estero) fu creato nel 1909. Eliza Wallingham-Buller entrò nel servizio nel 1974, a 26 anni, dopo la laurea a Oxford e tre anni di insegnamento, specializzandosi subito nell’antiterrorismo. All’epoca della prima guerra del Golfo era distaccata a Washington per coordinare la collaborazione con l’Fbi e con la Cia, e nel 1992 era rientrata a Londra per dirigere una nuova sezione addetta a contrastare il terrorismo irlandese; si è sposata nel 1991, e nel 2005 è stata insignita del titolo di Dame Commander of the order of the Bath. Prima di lei, un’altra donna, Stella Rimington era stata, dal 1991 al 1996, a capo dell’MI5: con la Rimington per la prima volta era stato reso pubblica l’identità del dirigente del servizio.