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Gennaio-Febbraio/2012 - Immagini e Cultura
Forbidden City
La post-rivoluzione della nuova arte cinese
di a cura di Giulio Sarchiola

Forbidden City è una mostra collettiva di artisti contemporanei cinesi, presentata dai noti artisti cinesi Gao Zhen e Gao Qiang, in arte i Gao Brothers, a cura di Simona Rossi e Dominique Lora. L’esposizione ci vuole mostrare come tradizione e identità cinesi si sono intrecciate con un percorso creativo internazionale dando vita a una realtà che Achille Bonito Oliva definirebbe Glocal. Il gruppo di artisti presenti in mostra è rappresentativo della generazione legata ai movimenti studenteschi post rivoluzionari e alla cultura underground che ne è scaturita. Il loro lavoro è caratterizzato da codici estetici e soluzioni formali che utilizzano nuovi media e cultura popolare nel tentativo di costruire una nuova identità. La loro pratica artistica include fotografia, installazione, performance e video art. Tra gli artisti presenti in mostra ci sono gli stessi Gao Brothers, conosciuti a livello internazionale per i loro esperimenti artistici e multimediali sull’idea della crisi spirituale che colpisce l’individuo e più generalmente la condizione umana. Le loro opere mettono in scena le ansie e le paure che caratterizzano la cultura internazionale persa ormai nella volgarità culturale della globalizzazione (Yi Ying, World Art Magazine). Oltre a loro sono presenti Lu Feifei, Chang Lei, Wu XiaoJun, Li Xinmo, Shen Ruijun, Gao Shen, Sung Ping, Sun Lei. Tutti sono accumunati da una ricerca che è allo stesso tempo individuale e collettiva, in cui emergono i cambiamenti e le dinamiche di sviluppo culturale e sociale della Cina contemporanea. In questa ricerca è presente un dialogo tra etica ed estetica in relazione al rapporto uomo – natura con l’obbiettivo di arrivare ad un mondo ecologicamente ed economicamente sostenibile. Riflettendo su questi temi infatti gli artisti iniziano a sostenere nuovi stili di vita più accorti e consapevoli, necessari alle prossime generazioni, in un paese in cui molto di questo si è sacrificato in nome della crescita economica. Questa esposizione fa parte del programma della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta che, grazie alla sinergia tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Roma Capitale, ha avuto in programma tra ottobre 2011 e febbraio 2012, undici mostre - che spaziano dalla storia all’archeologia, dall’arte contemporanea all’attualità - e un ricco calendario di conferenze ed eventi.

Forbidden City
La post-rivoluzione della nuova arte cinese
25 gennaio – 4 marzo 2012
MACRO Testaccio

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