LO SCOMODO PASSATO DELL'ITALIA
Sembra impossibile ma la leggenda secondo cui il fascismo in Italia fu una semplice parentesi di follia continua ad avere seguaci nel nostro Paese. Seguita dall’altra in base alla quale il regime fascista fu sì autoritario ma nella sostanza bonario e temperato, e se non fosse sfociato in una guerra disastrosa avrebbe potuto reggere il Paese per un tempo indefinito.
C’è in queste leggende, più o meno fondate su analisi dell’immediato dopoguerra, la difficoltà per gli italiani di fare i conti con un passato scomodo: che vede l’Italia, per molti secoli divisa e dominata da monarchie straniere, tardivamente unificata da classi dirigenti avverse alla democrazia e poco liberali, cadere prima tra i Paesi europei nell’avventura fascista, addirittura iniziatrice di una dittatura che la conduce a un vero e proprio suicidio attraverso una guerra mondiale. Gli italiani hanno mostrato nell’ultimo sessantennio una grande riluttanza a elaborare il lutto dell’avventura fascista e assai più dei tedeschi hanno tardato a ricostruire i crimini delle truppe italiane nei Paesi occupati. L’autore è convinto al contrario che è necessario inquadrare il fenomeno fascista italiano all’interno della storia d’Italia nella lunga durata congliendo la pesante eredità che quel regime ha lasciato nel periodo successivo, gli ostacoli che quella esperienza ha provocato e tuttora provoca nell’acquisizione di una tradizione democratica in grado di rifuggire dal qualunquismo come dall’anarchia, dalla sfiducia nelle istituzioni pubbliche e nello Stato. Bisogna, in altri termini, fare i conti con quel passato scomodo, comprendere le cause di quel crollo democratico e delle sue conseguenze per superarlo e andare avanti verso uno stato di diritto ancora oggi assai lontano dal realizzarsi nella pratica istituzionale come in quella quotidiana.
Nicola Tranfaglia
UN PASSATO SCOMODO
Baldini Castoldi Dalai ed.
pagg. 120
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UNA VITA FRA DAKAR, PARIGI E MILANO
Pubblicato la prima volta nel ’90 questo libro è diventato un autentico longseller. E’ stato soprattutto un libro letto e discusso, moltissimo nelle scuole, per l’interesse della testimonianza che correggeva molti giudizi e pregiudizi a proposito di immigrazione e per la scelta di rinunciare a qualsiasi forma saggistica. Così la storia raccontata da un immigrato senegalese, Pap Khouma, a un giornalista italiano, Oreste Pivetta, si presenta come un romanzo-reportage, alla scoperta di una realtà conosciuta spesso solo superficialmente e grossolanamente. Quella di Pap è l’esistenza di un clandestino che deve sopravvivere in un Paese che faticosamente sta imparando, tra mille contraddizioni, a considerare concittadini uomini e donne di altre lingue, religioni, culture.
Pap Khouma (a cura di Oreste Pivetta)
IO, VENDITORE DI ELEFANTI
Baldini Castoldi Dalai ed.
pagg. 144 Euro 10,50
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CRIMINALISTICA E INVESTIGAZIONE
Nata da un’istanza pratica e fortemente collegata alle tradizionali attività di Polizia la criminalistica ha di recente acquisito dignità scientifica autonoma come contributo fondamentale della criminologia. Questo manuale di criminalistica è un utile supporto sia per l’operatore di Polizia, sia per lo studente o l’appassionato che desiderano entrare nel mondo complesso della Polizia Scientifica. L’autore, Francesco Donato, è un dirigente della Polizia di Stato e svolge attività di docente di Tecniche Investigative Applicate presso l’Università di Bologna. I temi sono trattati con completezza, efficaciemente integrati con foto ed utili indicazioni tecnico/giurisprudenziali. Donato permette al lettore di passare dalle pellicole di CSI alla realtà.
Francesco Donato
CRIMINALISTICA E TECNICHE
INVESTIGATIVE
Olimpia ed.
pagg. 15 Euro 22
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DAL VAJONT AD ARCORE
Ci sono luoghi in Italia, così carichi di risonanza che l’eco non accenna mai a spegnersi. La valle del Vajont, dove una frana nel 1963 spazza via duemila persone. Via Fani a Roma, dove nel 1978 le Br rapiscono Aldo Moro e uccidono cinque uomini della sua scorta. Le voragini aperte dalle bombe in piazza Fontana, nel 1969, e a Capaci, nel 1992, che inaugurano due periodi diversi, e ugualmente tragici, di tensioni e di stragi. Luoghi per cui siamo passati tutti, e che continuiamo a percorrere. Paesaggi elettrici nel buio della memoria. Pino Corrias li racconta oggi in dieci reportage fedeli alla realtà dei fatti, ma anche colorati di passione civile, interesse umano. Fondendo giornalismo e narrativa Corrias ci guida in quel labirinto in cui la cronaca d’Italia è diventata storia.
Pino Corrias
LUOGHI COMUNI
Rizzoli ed.
pagg. 256 Euro 15
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UN'AUTOBIOGRAFIA POLITICA
Giorgio Napolitano racconta in forma autobiografica l’impegno democratico del Partito comunista italiano, le sue battaglie per la trasformazione della società italiana e il conseguimento di fondamentali conquiste sociali e civili. Ne emerge un quadro severo delle contraddizioni di fondo del Pci riconducibili alla sua matrice rivoluzionaria e al legame ideologico e politico con l’Unione Sovietica, che finirono per provocarne il declino. In un’analisi senza reticenze, scorrono in queste pagine le tensioni della politica italiana, i drammi della sinistra divisa, il travagliato approdo degli eredi del Pci al socialismo europeo. Su tutto si stagliano la vicenda intellettuale e politica di una figura di grande spicco, il suo sincero riformismo, le prove di uomo delle istituzioni.
Giorgio Napolitano
DAL PCI AL SOCIALISMO EUROPEO
Laterza ed.
pagg. 354 Euro 22
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NELL'ERA DI FAZIO
Con il trasferimento alla Bce dei poteri sulla moneta e con il processo di unificazione europea, Bankitalia si è arroccata nella difesa dell’italianità del sistema, rallentando così la nascita di grandi istituti nazionali capaci di competere con i colossi internazionali del credito e di offrire ai cittadini e alle imprese servizi bancari a costi decrescenti. La banca centrale avrebbe potuto usare i suoi poteri di vigilanza come un arbitro imparziale, per rendere più solido il sistema bancario e colpire i comportamenti scorretti. Il controllore, invece, in diverse occasioni, è apparso schierato con il controllato. I due autori raccontano i malesseri del sistema finanziario italiano con l’approccio del libro inchiesta, concentrando l’attenzione sul rapporto banche- risparmiatori-regolatori.
Giuseppe Oddo - Giovanni Pons
L’INTRIGO
Feltrinelli ed.
pagg. 224 Euro 13
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