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Luglio-Agosto/2006 - Articoli e Inchieste
Dossier
Perchè i terroristi ci vogliono uccidere?
di Leandro Abeille

I terroristi di al-Qaeda, al contrario di Hezbollah e Hamas, hanno mire espansionistiche su tutti i territori musulmani. Musulmani, non arabi, perciò da al-andalus (la Spagna), all'Indocina.
I territori che ora non fanno parte del piano strategico di bin Laden & C. saranno presto inseriti, poiché, bisognerà garantire la Sharia ed il Califfato anche dove i musulmani emigrano.
Gli immigrati più radicali, ad esempio, già parlano di Stati Uniti islamizzati, Ismail Al-Faruqi teorico di questa visione afferma che: “Nulla potrebbe essere più grande di questo giovane, vigoroso e ricco continente (nordamericano) se si elimina il suo male passato e si marcia sotto il vessillo di Allahu Akbar (Dio è grande)”. Un insegnante della Al-Ghazly Islamic School, di Jersey City, nel New Jersey specifica: “Il nostro obiettivo a breve termine è quello di introdurre l'Islam. Col tempo, dobbiamo salvare la società americana. Allah si domanderà perché io non abbia parlato dell'Islam, visto che questo pezzo di terra appartiene ad Allah”.
Gli ideologi di al-Qaeda tentano di convincere i musulmani e spesso ci riescono, del fatto di essere stati oggetto di incredibili ingiustizie da parte di governanti malvagi. Ingiustizie, torture, mancanza di libertà e povertà sono l'humus che permette al terrorismo di insediarsi nella società, “se la popolazione soffre di continue difficoltà sociali o economiche, specialmente come risultato di incompetenza politica o corruzione, si può innescare tra i cittadini uno stato di agitazione. Nei paesi non democratici, dove non c’è nessuna possibilità di eleggere un governo alternativo, si possono formare gruppi che a volte ingaggiano guerriglia o terrorismo contro i propri governi”.
Tuttavia l'odio non si indirizza solo contro i governanti dei paesi musulmani che non garantiscono lo stato di diritto, spesso l'odio è verso l'occidente, reo di “atrocità” contro il “popolo musulmano”.
Per “Osama nelle democrazie occidentali sono i cittadini a comandare e dunque sono i cittadini americani ad aver deciso di aiutare Israele e di colpire l'Islam, e di conseguenza lui li colpisce”. Secondo l'emiro l'Islam è stato colpito per primo, per questo la chiamata al Jihad è una chiamata per autodifesa, i crimini degli occidentali (e dei regnanti arabi alleati) sono palesi: “Martiri furono uccisi, donne furono rese vedove, bambini furono resi orfani, uomini furono ammanettati, le teste di donne caste furono rase, le teste di meretrici furono incoronate, le atrocità furono inflitte agli innocenti, regali furono dati ai cattivi, le vergini furono stuprate”.
Per questo si richiede l'alleanza di tutti allo scopo di “fare delle loro donne vedove e dei loro bambini degli orfani, per fargli desiderare la morte ed incontrare l’odio e il prestigio, per macellarli come agnelli, per far sì che il Nilo e le rive dell’Eufrate si riempiano del loro sangue”.
Il modo in cui distruggere il nemico è semplice quanto spietato e lo spiega il numero due di al-Qaeda:
- “Infliggere i più gravi danni e il più gran numero di morti e feriti tra la popolazione del nemico, perché è l’unica lingua che conosce l’occidente.
- Insistere con le azioni suicide perché sono le azioni che fanno più male al nemico, mentre i danni tra i mujahidin sono ridotti al minimo.
- Scegliere i nostri bersagli in maniera tale da toccare i punti vitali dell’avversario.
- Il sollevamento contro gli Imam traditori ed ipocriti, che hanno rinnegato la loro religione, tradito la loro Umma e che, quindi, meritano la morte.
- Colpendo gli interessi americani in tutto il mondo, ed in modo particolare nella terra della nostra terra Umma araba e musulmana.
- Boicottando la merce di americani ed ebrei.
- Uccidendo gli americani e gli ebrei con una pallottola, una coltellata, una pietra ecc.”
Anche la strategia a più ampio respiro è stata, da moltissimo tempo, preordinata:
- “rapimento del nemico, documenti segreti e armi;
- assassinio del nemico e i turisti stranieri;
- liberazione dei fratelli che sono stati catturati dal nemico;
- diffusione di dicerie e scrittura di asserzioni che istigano del nemico;
- danneggio e distruzione di luoghi di divertimento, di immoralità e peccato; non un obiettivo vitale;
- danneggio e distruzione di ambasciate e attacco di centri economici vitali;
- danneggio e distruzione di ponti che conducono dentro e fuori delle città”.
I propositi stragisti di al-Qaeda sono di molto antecedenti alle operazioni “Enduring Freedom” e “Iraqi Freedom”, considerando quanto affermato dagli stessi al-qaediani, è difficile pensare che l'intervento americano abbia potuto peggiorare le loro volontà distruttrici.

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