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Luglio-Agosto/2006 - Articoli e Inchieste
Dossier
La struttura di al-Qaeda
di Leandro Abeille

Esistono diversi tipi di al-Qaeda, a seconda che ci si sposti nel tempo ed attraverso le latitudini.
Secondo le rivelazioni fatte dai terroristi islamici pentiti o arrestati dopo il 2001 la struttura di al-Qaeda (pre-11 settembre) era piramidale.
Osama bin Laden, presiedeva il Consiglio consultivo (Majlis al Shura), che gestiva diversi Comitati, con competenze specifiche come:
- comitato degli Affari militari;
- comitato della Fatwa ;
- comitato della Comunicazione;
- comitato dei Trasferimenti (si occupava di procurare falsi passaporti, biglietti aerei e basi logistiche per i militanti).
Il neo-reclutato doveva sottoporsi ad uno speciale rito detto “baya’a” (sottomissione), consistente in un impegno scritto con cui giurava assoluta fedeltà ad Osama, nell'eseguire qualsiasi suo ordine, nel recepire ogni suo messaggio, nell'osservare le regole e il programma del Jihad.
I servizi d'intelligence ritengono che bin Laden controllasse direttamente circa 15-18 mila militanti, di varie nazionalità: yemeniti, tunisini, algerini, libici, eritrei e libanesi, addestrati ideologicamente e militarmente nei campi in Afghanistan. Circa 5mila militanti operavano prevalentemente sul territorio del Kashmir e della Cecenia, altri 6mila erano presenti in Yemen (paese originario della famiglia di Osama bin Laden), la maggioranza era di stanza nel paese dei talebani ed altri, in numero inferiore, erano sparsi per il mondo.
Secondo i documenti catturati dal Comando delle Operazioni Speciali Usa, gli operativi di al-Qaeda ricevevano un salario: 6.500 rupie pachistane (l’equivalente di 108 dollari americani) per i terroristi sposati, più 700 rupie extra per ogni sposa supplementare (qualche rupia in meno per i celibi) ed una settimana libera di ferie ogni tre di lavoro (cinque giorni liberi al mese per gli scapoli), purché chieste con almeno 10 settimane di anticipo e 15 giorni l’anno di malattia (di più se per “cause di servizio”).
Al-Qaeda inoltre, funzionava come una ricca università: oltre all'addestramento assegnava sovvenzioni per la ricerca su nuove armi o tecniche terroristiche, o per progetti di morte. Singoli individui (o piccoli gruppi), si rivolgevano a Osama bin Laden o a Mohammed Atef (deceduto) presentando idee che ritenevano valide e degne di essere appoggiate. Alcune proposte venivano scelte, qualcuna riceveva un investimento significativo, altre soltanto un po’ di contanti.
Tra il 1995 e l’estate del 2001, sono stati addestrati nei campi afghani più di 2000 candidati kamikaze. “Ai migliori allievi veniva consegnato un regalo personale di Osama bin Laden ed una videocassetta che mostrava i martiri del fondamentalismo. Erano costretti a guardarla per ore in compagnia dei loro istruttori. Gli stage duravano dai 45 giorni ai 3 mesi. Questi filmati davano ad intendere ai giovani integralisti che avrebbero guadagnato il paradiso eterno e che la loro fotografia sarebbe stata inclusa nel gran libro dei martiri, cosa che avrebbe assicurato a loro una vita migliore nell’aldilà e alle loro famiglie beni materiali e morali. Accompagnati dal primo all’ultimo giorno della loro formazione da un Imam incaricato di motivarli, numerosi futuri kamikaze finivano per supplicare il loro capo di mandarli in missione suicida, tanto erano impazienti di andare in paradiso. Al momento delle sessioni di addestramento gli istruttori sacrificavano volontariamente uno stagista che si schiantava in moto o in macchina contro un muro o una roccia, ovviamente con una cintura di esplosivo intorno alla vita”.
Il reclutamento non avveniva solo in Afghanistan o nei Paesi arabi ma anche in Europa: “Fra i potenti mezzi di arruolamento usati per influenzare i giovani musulmani vi erano sermoni infiammati e video spaventosi che mostrano i combattenti della Jihad in battaglia. Uno di questi, che circolava nelle moschee di Londra dal gennaio 2002, è intitolato Lo specchio della Jihad; in esso si mostrano soldati talebani che decapitano membri dell’alleanza del Nord utilizzando semplici coltelli. Il video era distribuito da un’organizzazione islamica con sede a Paddington, nel centro di Londra”.

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