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Maggio-Giugno/2006 - Osservatorio
Compleanno “imperiale”
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Nell’aprile scorso, L’Empire State Building, il più famoso grattacielo di New York (tornato ad essere anche il più alto dopo la distruzione delle Twin Towers), ha compiuto 75 anni. Quando fu inaugurato nel 1931 svettava sulla città come un gigantesco campanile, e la sua magnificenza lo rese in tutto il mondo un simbolo architettonico avveniristico.
Ma la storia dell’edificio è anche segnata da fatti insoliti, il più drammatico avvenuto il 28 luglio del 1945 quando un bombardiere B-52 Mitchell, diretto all’aeroporto di Newark, si perse nella nebbia e andò a schiantarsi contro il grattacielo tra il 78mo e il 79mo piano: i tre uomini dell’equipaggio morirono, insieme a 11 persone nell’edificio, e un motore dell’aereo si infilò nella tromba di un ascensore e venne ritrovato nel seminterrato.
Mentre l’ascensionista Betty Lou Oliver, sopravvisse a una caduta di 75 piani durante una scalata della facciata dell’edificio, e per questo ha meritato un posto nel Guinness dei primati, Evelyn McHale, 23 anni, è stata nel 1947 l’ultima persona a togliersi la vita gettandosi dalla terrazza dell’Empire all’86mo piano: pochi mesi dopo la sua morte fu installata una rete di protezione attorno alla balconata dalla quale ogni anno quattro milioni di persone ammirano la città che si stende ai loro piedi. Ma nel febbraio scorso un ragazzo riuscì a introdursi in un ufficio al 66mo piano e si buttò da una finestra, portando a 35 il numero dei suicidi.
I vari gradoni del grattacielo sono protetti da reti a maglie fitte per porre riparo a una pericolosa abitudine dei turisti: lanciare monetine da un cent che, cadendo da più di 350 metri, diventano pericolosi proiettili. Ma il servizio di sicurezza che vigila sulla terrazza deve fare i conti anche con esibizionisti degli sport estremi, come il paracadutista che il 27 aprile è stato bloccato quando aveva già scalato i dieci metri della rete di protezione. Si tratta di Ray Corliss IV, 30 anni, conduttore del programma tv “Stunt Junkies” (dedicato, appunto, agli sport estremi) di Discovery Channel: indossando un costume elaborato che nascondeva il paracadute, Corliss è arrivato all’86mo piano nascosto tra gli altri visitatori, è andato a cambiarsi in un bagno, fissando sul capo un elmetto munito di telecamera, per documentare il suo gesto, e si è avvicinato alla ringhiera del belvedere. Gli addetti alla sicurezza sono riusciti ad afferrarlo per una gamba, e il conduttore ha provato a divincolarsi e a gettarsi nel vuoto, anche se la posizione non era ottimale. Corliss è stato poi fermato dalla polizia e incriminato di vari reati, tra cui disturbo della quiete pubblica.

NELLA FOTO: New York: Empire State Building

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