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Aprile/2006 - Panorama sindacale
Le notizie dei sindacati
di

Siulp

Ecco una dichiarazione del Segretario generale Oronzo Cosi: “No, decisamente no, al ‘precariato’ in Polizia: il Siulp, il maggior sindacato di Polizia, lancia l’allarme sicurezza per la mancata immissione nei ruoli della Polizia di Stato di oltre 1.300 agenti ausiliari trattenuti. Si tratta di poliziotti a tutti gli effetti, già impiegati in servizio attivo di polizia i quali, per mancanza di fondi, corrono il serio rischio, dopo tre anni di lavoro prestato sulle strade d’Italia per garantire la sicurezza dei cittadini, di restare disoccupati.
Una faccenda davvero unica e senza precedenti nella storia della Polizia italiana; un fatto davvero grave, tanto più grave se si considera che con la mancata assunzione di questi 1.300 poliziotti l’organico della Polizia di Stato scenderebbe drasticamente al di sotto di quello previsto per legge. Con gravissime conseguenze sulla gestione dell’ordine pubblico e del contrasto al crimine.
Il Siulp non può restare immobile di fronte ad una evenienza così sconcertante: per cui, nell’interesse dei cittadini, si dichiara pronto a scendere in piazza, con una manifestazione generale contro la scellerata decisione di mandare a casa 1.300 poliziotti. E’ davvero assurdo, per il Siulp, risparmiare sulla sicurezza; è davvero inaccettabile introdurre per le Forze di polizia il criterio della flessibilità dell’organico. Un principio deleterio, in virtù del quale lo Stato, a seconda delle disponibilità contingenti, decide di abbassare a piacimento il livello di sicurezza garantito ai cittadini.
Tra i motivi di contrasto che hanno caratterizzato i rapporti tra organizzazioni sindacali e governo nella legislatura appena finita, questo è forse il più eclatante ed il più inaccettabile. Il Siulp attende con grande preoccupazione una risposta concreta da parte del Consiglio dei Ministri: ma se la situazione dovesse restare immutata, null’altro sarà possibile se non la protesta ad oltranza del maggior sindacato di Polizia sulle piazze d’Italia”.

* * *
La Segreteria provinciale di Venezia comunica: “Dopo un anno dalla vertenza promossa dal Siulp di Venezia, in ordine alla non conforme fornitura di nuove imbarcazioni per la Polizia di Stato (venti natanti per il servizio di Volante lagunare e da trasporto), l’apposita commissione ministeriale disposta dal Capo della Polizia ha deliberato la non idoneità dei mezzi navali per il servizio di controllo del territorio.
A tal fine è stato già assicurato il ritiro graduale di tutti i nuovi motoscafi da parte della ditta costruttrice, il blocco dei pagamenti e la fornitura di un nuovo prototipo da collaudare a Venezia. Solo dopo l’approvazione del prototipo si procederà alla costruzione delle nuove Volanti lagunari.
Il tutto avverrà nell’arco di tre anni, al fine di procedere all’appalto, alla progettazione, al collaudo e alla successiva fornitura. Nelle more, saranno riadattati alcuni mezzi navali già in uso alla questura di Venezia”.
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Sap

La Segreteria comunica: “Al ministero della Funzione Pubblica adesso si sono dichiarati tutti d’accordo a sottoscrivere l’ipotesi contrattuale 2004-2005 sul differenziale inflattivo (cosiddetto Code contrattuali). Ma rispetto ad un mese fa, quando Siulp & C. abbandonarono il tavolo negoziale, nulla è cambiato.
Le risorse sono sempre le stesse. E, soprattutto, le ipotesi sul tappeto sono ugualmente le stesse. La ‘sceneggiata’ è servita ad allungare i tempi dell’intesa e, dunque, i tempi della liquidazione dei compensi al personale. Dopo la brutta figura delle manifestazioni contro il riordino e contro 900 milioni di euro, si aggiunge la magra consolazione del rinvio a dopo le elezioni dell’Accordo sulle Code contrattuali.
L’intesa, come detto, poteva essere raggiunta oltre un mese fa e non sappiamo quanto dovremo ancora aspettare i pagamenti degli emolumenti. Ma possiamo essere sicuri che ciò è servito per evitare un’altra ‘truffa’ da parte dei nostri zelanti custodi del giusto e della legalità!
In realtà, il procedimento di perfezionamento dei contratti è assai complesso e lungo. Dopo la firma dei sindacati e del governo - che ancora deve essere apposta - l’Accordo deve essere vistato dalla Corte dei Conti ed approvato dal Consiglio dei Ministri. Solo successivamente può essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente della Repubblica recettivo dell’intesa.
Registriamo con questo atteggiamento la cultura ideologica di sindacati che curano relazioni politiche e interessi esterni alla Polizia e, molto spesso, come è avvenuto negli ultimi anni, a danno dei poliziotti”.
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Coisp

Il Coisp di Catanzaro comunica: “Il sindacato di Polizia Coisp chiede al ministero dell’Interno un’ispezione della questura di Catanzaro, dove, si legge in una missiva inviata al Viminale dal segretario generale Franco Maccari, ‘si registrano atavici ritardi nel pagamento delle spettanze del lavoro straordinario e centinaia di poliziotti sono costretti a sopportare tempi assurdi di attesa per poter avere poche somme di denaro guadagnate e necessarie per poter pagare la bolletta della luce o del gas, o la rata del mutuo. Ha dello scandaloso che in quella questura il pagamento delle indennità di missione sia fermo al mese di ottobre 2005, che gli Uffici contabili non siano in grado di dire se e quando verranno liquidate quelle competenze che gran parte dei colleghi hanno anticipato di tasca propria per poter garantire la sicurezza dei cittadini. Non risulta che i contabili degli Uffici amministrativi delle questure e Prefetture debbano fare i conti a mano o con il pallottoliere’. Il segretario del Coisp invita, pertanto, l’ufficio preposto ‘a prendere immediati provvedimenti al riguardo, ovunque, in tutta Italia, e che si inizi con la questura e la Prefettura di Catanzaro inviando un’ispezione al fine di individuare le eventuali responsabilità di quei ritardi nei pagamenti delle spettanze del personale. Responsabilità che - conclude - arrecano ingiustamente danno a tutti i poliziotti di quella Provincia’”.
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Sappe

La Segreteria generale comunica: “Si è concluso a Fiuggi il IV Congresso nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, l’organizzazione più rappresentativa dei Baschi Azzurri con oltre 11mila iscritti. Confermata per acclamazione dagli oltre 100 delegati provenienti da tutti i penitenziari italiani la Segreteria generale uscente, composta dal Segretario generale Donato Capece e dai quattro Segretari generali aggiunti Gianni De Blasis, Giovanni Battista Durante, Roberto Martinelli e Umberto Vitale. Conferma unanime del Congresso anche per il presidente Nicola Caserta e per il vice presidente Franco Marinucci.
Presenti i vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria il Capo dipartimento Giovanni Tinebra, il vice Emilio Somma e i dirigenti generali degli Uffici centrali e del Dipartimento della Giustizia minirile con il Capo dipartimento Rosario Priore ed il vice capo Sonia Viale. Messaggi di augurio ai congressisti sono pervenuti, tra gli altri, dal Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi.
Molto applaudita e condivisa la relazione del Segretario generale Capece che ha tra l’altro affermato: ‘Sono circa 20.000 gli stranieri oggi in carcere in Italia e ciò fa emergere nuovi problemi per l’Amministrazione Penitenziaria, soprattutto per la presenza negli istituti di tante razze, etnie, nazionalità, lingue e religioni diverse dalla nostra, problemi che non sono stati valutati in tutta la loro gravità né sono state intuite le conseguenze che potrebbero derivarne nel nostro sistema penitenziario... Oggi, per molti aspetti diventa quasi impossibile attuare i principi dell’art. 27 della Costituzione proprio per le difficoltà fin qui evidenziate.
Bisogna chiedersi se il vigente ordinamento penitenziario sia ancora adeguato ai tempi oppure necessiterebbe di una rivisitazione; probabilmente è il momento di cambiare il modo di vedere e di pensare il carcere.
Bisognerebbe prevedere l’ampliamento dell’area penale esterna al carcere, creando valide alternative alla detenzione, specie dopo il fallimento dell’introduzione del braccialetto elettronico, fallimento dovuto al mancato coinvolgimento della Polizia Penitenziaria nella gestione e nell’organizzazione di tale servizio. Tra le riforme che dovranno essere messe tra le priorità del dopo-elezioni - indipendentemente da chi vincerà - bisogna prevedere ed attuare quelle che si riferiscono al Corpo di Polizia Penitenziaria, che ancora sconta le lacune di una legge di riforma (395/90) carente sotto molti aspetti.
Donne e uomini della Polizia Penitenziaria che, come lavoratori dello Stato, che pure si sacrificano nell’adempimento del loro dovere, non sono tutelati come dovrebbero essere e soffrono del disagio e del malessere che la drammatica situazione attuale del sistema carcere provoca nella società, una realtà sicuramente da ridisegnare e realizzare ex novo, ma per farlo c’è bisogno della buona volontà di tutta la società e delle decisioni di un governo e di un Parlamento che sappiano affrontare i problemi e risolverli.
Allo stato, per la Polizia Penitenziaria nell’ultima Finanziaria non si sono recuperati neppure circa i 530 ausiliari congedati nel decorso anno 2005, che avrebbero dovuto invece essere assunti definitivamente nel Corpo.
Per garantire una maggiore sicurezza negli istituti, e quindi su tutto il territorio, sono necessarie maggiori infrastrutture tecnologiche negli istituti, impianti antintrusione e antiscavalcamento funzionanti, sale regia nelle portinerie, nelle rotonde delle sezioni detentive, per un controllo più efficace e per la realizzazione graduale dell’automazione totale di molti posti di servizio dove non è necessaria la presenza dell’agente di Polizia per il recupero di risorse umane da destinare ad altri impieghi istituzionali operativi.
In tal senso va potenziato anche il parco dei mezzi di trasporto a disposizione della Polizia Penitenziaria per i compiti istituzionali: attualmente è obsoleto e inadeguato alla realtà operativa”.
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So. Di. Po.

La Segreteria nazionale comunica: “Anche grazie al nostro ultimo sollecito in cui richiedevamo un intervento urgente al Ministro dell’Interno per la risoluzione della ‘Questione 63° e 64° Corso ausiliari’, con la nota del 29 marzo u.s. il Dipartimento della Ps ha comunicato che con decreto legge in fase di pubblicazione ‘...verrà autorizzato l’ulteriore trattenimento in servizio fino al 30 settembre 2006 degli agenti ausiliari incorporati il 1° aprile 2004 (63° corso)’.
E’ opportuno precisare che gli agenti interessati dovranno produrre la relativa domanda di trattenimento che dovrà pervenire in duplice copia al Dipartimento, Servizio sovrintendenti, assistenti ed agenti, Divisione 2 - Sezione corsi e ausiliari”.

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La Segreteria nazionale comunica: “A breve partiranno finalmente i lavori per il rinnovo dell’Accordo nazionale quadro. Tra le altre numerose puntualizzazioni, visto anche l’interesse manifestato da parte di molti colleghi e tenuto conto della particolare situazione socio-politica nazionale ed internazionale, questa organizzazione sindacale solleciterà la propria proposta di istituzione della specializzazione per i servizi di scorta e protezione.
Nella nostra prima richiesta avevamo sottolineato l’ormai imprescindibile necessità di una preparazione adeguata ed altamente professionalizzante degli operatori addetti a tali servizi. Il che contribuirebbe anche ad un utilizzo sicuramente più razionale delle risorse umane disponibili presso le questure.
All’apertura della trattativa per l’A. n. q. metteremo sul tavolo la nostra proposta e non abbiamo alcun motivo per dubitare che sarà sostenuta dalle altre organizzazioni sindacali ed accolta dall’Amministrazione”.

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Cesena - Il Centro apre a CC e GdiF

Corsi di addestramento, specializzazione e rigualificazione per tutto il personale della Polizia di Stato, ma anche lezioni e seminari interforze per Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale.
Si amplia, a partire da quest’anno, l’offerta formativa del Centro addestramento per Polizia Stradale di Cesena che assume così la denominazione di “Centro addestramento della Polizia di Stato per le attività di Polizia stradale, ferroviaria, di immigrazione e di frontiera, postale e delle comunicazioni”.
Istituita nel 1955 per formare gli agenti della Stradale, la scuola provvede all’istruzione e alla specializzazione di tutto il personale della Polizia appartenente ai vari Reparti e alle varie Unità specialistiche.
Oltre a sei tra corsi e seminari interforze, il Centro ha in programma anche corsi riservati alle Polizie straniere e corsi derivanti dalle convenzioni che il ministero dell’Interno ha stipulato con il Corpo Forestale dello Stato, le Polizie municipali, quelle provinciali e i Comuni.
In totale nell’arco del 2006 saranno formate circa 3mila persone.
Il Centro di Cesena, al fine di ampliare e qualificare la formazione, è impegnato anche nella stipula di alcune convenzioni con prestigiose Università ed istituti: tra le altre, è già attiva la convenzione con l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna (dipartimento di Psicologia, Servizio di aiuto psicologico alle persone in situazione di crisi), mentre sono in corso di stipula le convenzioni con l’Università di Trieste (dipartimento di Elettronica, Elettrotecnica ed Informatica) per le tematiche connesse alla mobilità ed alla sicurezza dei trasporti in ambito nazionale ed internazionale e con l’Università di Bologna (Centro interdipartimentale di ricerca sulla vittimologia e sulla sicurezza).

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