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Aprile/2006 - Laboratorio
Il monopattino tecnologico
di Segreteria prov. Siulp - Roma

Direttamente da Chicago alla modica cifra, sembrerebbe, di circa 7.000 euro cadauno, è approdato sulla Polizia italiana il “tecnologico” monopattino Segway (alimentato con una batteria elettrica al litio) le cui caratteristiche sono descritte su un apposito sito Internet che lo rappresenta come strumento per rendere la Polizia più avvicinabile da parte dei cittadini e velocizzare gli spostamenti dei poliziotti nelle aree ove vengono svolti servizi appiedati (ad esempio grandi aeroporti).
Nel passaggio da una sponda all’altra dell’oceano è sfuggito che le altre Polizie sono state dotate di apposito casco da indossare per ovvi motivi di sicurezza. Il mezzo in questione nella versione italianizzata è infatti equiparato al pedone e come tale può essere impiegato solo nelle zone interdette ai veicoli, tuttavia esso può arrivare alla velocità di 20 km orari, e pesa circa 70 kg. Difficile vedere nelle strade un pedone che va a 20 km orari e che tra l’altro pesi almeno 140 kg (sommando il peso del Segway e quello medio di un uomo).
Non si capisce inoltre perché, tra tutti gli esemplari consegnati ai vari Compartimenti di Polizia Ferroviaria, solo due di essi sono muniti di segnalatore acustico, considerato che anche una semplice bicicletta è munita di campanello e che la silenziosità del mezzo contrasta con il fragore dei treni in transito e l’alto rischio che un bambino non senta il sopraggiungere dell’ingombrante “pedone”.
Da qui i motivi della perplessità espressa dai lavoratori di polizia ai quali non è stata data compiuta comunicazione circa il regime assicurativo approntato per il mezzo dal ministero dell’Interno o da Rete Ferroviaria Italiana.
Prima che un lavoratore di polizia lo impari a proprie spese il Siulp chede che il personale venga reso edotto sul tipo di polizza stipulata e che venga dotato di apposito casco anche per non apparire diseducativi su un tema così importante come la prevenzione degli infortuni sul lavoro e la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori.
Se il mezzo è stato brevettato e costruito negli usa e nel paese d’origine hanno ritenuto necessario l’utilizzo del casco, è ragionevole supporre che sia stata effettuata una specifica valutazione della pericolosità.

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