1838-1842 – Prima guerra anglo-afghana. Le truppe britanniche invadono il paese per contrastare l’influenza russa, ma subiscono perdite durissime e devono ritirarsi.
1878- 1879 – Seconda guerra, e nuova invasione britannica. Afghanistan e Gran Bretagna firmano il trattato di Grandomak, che affida all’emiro Rahman Khan gli affari interni, mentre Londra si riserva il controllo della politica estera.
1893-1895 – La linea Drand separa l’Afghanistan dall’India britannica. Il confine divide il gruppo etnico Pashtun, che per metà viene a trovarsi nell’attuale Pakistan.
1913 – Terza guerra anglo-afghana. Gli afgani attaccano le truppe britanniche in India; la Gran Bretagna rinuncia ai suoi interessi in Afghanistan, che diviene uno Stato del tutto indipendente.
1921 – L’Afghanistan firma un accordo di cooperazione con la Russia sovietica. Accordi dello stesso tipo sono stipulati con Italia, Turchia e Persia.
1923-1929 – L’emiro Amanullah Khan avvia delle riforme sociali, suscitando la reazione delle forze conservatrici, ed è costretto ad abbandonare il paese.
1933 – Inizio dei 40 anni di regno di Mohammed Zahir Shar.
1936 – L’Afghanistan firma un accordo commerciale con L’Unione Sovietica, e un accordo di cooperazione con gli Stati Uniti.
1953 – Il generale Mohammed Dahoud, primo ministro afgano, chiede aiuti economici e militari all’Unione Sovietica, dopo un rifiuto da parte degli Stati Uniti.
1961-1963 – Il Pakistan chiude il confine con l’Afghanistan, per scoraggiare i tentativi di riunificazione dei Pashtun afgani e pakistan. In seguito a queste dispute di confine, Daoud deve dimettersi.
1964 – Viene approvata una costituzione democratica, ma re Zahir Shah e il parlamento dissentono sulle riforme da realizzare.
1973 – Colpo di stato di Daoud, che proclama la repubblica.
1978 – Colpo di stato del filosovietico Afizullah Amin. Daoud viene ucciso, e Mohammed Taraki diventa presidente.
1979 – Taraki viene ucciso, e Amin assume la guida del governo. Nascono dei contrasti con il suo compagno di partito Babrak Karmal, che prende il potere (Amin sarà ucciso) con l’appoggio dei sovietici, che danno inizio al loro intervento militare. In breve nasce la rivolta dei mujaheddin.
1980 – La rivolta si espande, sostenuta con denaro a armi da Stati Uniti, Pakistan, Arabia Saudita, Egitto, Cina. Tra i volontari accorsi per combattere l’”ateismo sovietico” vi è Osama bin Laden, che crea l’organizzazione Al Qaeda, la Base.
L’Onu condanna l’intervento sovietico.
1986 – Najibullah sostituisce Karmal alla guida del governo. Gli Stati Uniti, attraverso la Cia, forniscono ai ribelli afgani i missili Stinger per abbattere gli elicotteri e gli aerei sovietici.
1988 – Sotto l’egida dell’Onu si firmano a Ginevra gli accordi per il ritiro dei sovietici.
1989 – Le truppe sovietiche lasciano l’Afghanistan. Najibullah resta al potere, e continua la guerra.
1992 – Kabul è occupata dalle forze dei “signori della guerra” che hanno unificato militarmente i mujaheddin.
Najibullah cede il potere ai vincitori, e si rifugia nella sede dell’Onu. Burhanuddin Rabbani diventa presidente, ma continuano gli scontri tra fazioni rivali.
1994 – Il conflitto tra Rabbani e il primo ministro Hekmatyar riaccende la guerra civile. Sulla scena appaiono i Talebani, che dichiarano di voler portare la pace, e conquistano Kandahar.
1996 – I Talebani occupano Kabul, depongono Rabbani, uccidono Najibullah, e instaurano un regime islamico.
1998 – Aerei americani lanciano missili sulle basi di Al Qaeda nella provincia di Khost, in risposta agli attentati alle ambasciate Usa in Africa.
1999 - L’Onu decide l’embargo aereo e sanzioni economiche contro il regime dei Talebani che offre asilo a Osama bin Laden.
2001 – A Bamian i Talebani distruggono con cariche esplosive due grandi statue di Buddha del III e V secolo, perché considerate un insulto all’Islam.
2001 – Il 9 settembre, terroristi suicidi travestiti da giornalisti uccidono Ahmad Shah Massoud, leader delle resistenza contro i Talebani.
2001 – L’11 settembre attentato alle Twin Towers di New York e al Pentagono: oltre cinquemila morti.
Gli Stati Uniti accusano Osama bin Laden e il regime talebano che lo ospita.
Il 7 ottobre ha inizio l’intervento americano e britannico, appoggiato dai guerriglieri afgani contrari ai Talebani.
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