Dopo anni di lotte, incontri con le più alte cariche istituzionali, il Comitato italiano Poliziotti laureati (Cipl) segna un risultato importantissimo.
Un comma, il 180 del maxiemendamento 1.200 della legge Finanziaria, approvato lo scorso novembre al Senato, è il frutto delle nostre battaglie ed è un grande riconoscimento ai tanti poliziotti laureati che hanno lottato in questi anni.
Prima di passare all’esame del provvedimento, vorrei rammentare alcuni punti fermi delle nostre rivendicazioni.
Nel 2001 nacque il Cipl, sorse intorno al famoso d.l. Eufemi relativo al corso-concorso, a cui seguì una interrogazione parlamentare proprio su questo tipo di concorso per commissario ed alla carenza di personale in tale ruolo.
Le risposte del governo sull’argomento furono deludenti a tal punto che il sottosegretario Mantovano, in risposta all’interrogazione, anticipò l’immediata istituzione, con concorso, del ruolo speciale dei commissari (cioè senza laurea).
Era il 2002, ed il Cipl incominciava a far sentire la sua voce; crebbe in numero ed in qualità, oggi raccoglie circa 1.500 poliziotti
Nel 2003 aveva un nuovo gruppo dirigente forte e determinato; fu proprio in quell’anno che il Comitato fece una scelta ardua e coraggiosa, abbandonò l’idea del corso-concorso e partì con un nuovo d.l. il 5317 ad opera dell’on. Cicala. Era il 2004, un anno importante per il Cipl. In quell’anno, infatti, dopo una serrata campagna stampa a livello nazionale e contatti con tutte le forze politiche, chiedemmo un incontro con il Capo della Polizia.
L’incontro si svolse con il Capo dell’Ufficio legislativo, durò diverse ore, a termine del quale consegnammo un articolato documento in cui chiedevamo, tra l’altro, l’abolizione del ruolo speciale dei commissari e il dirottamento di quei posti al ruolo ordinario.
Una proposta solo ed esclusivamente del Cipl. Questi due pilastri li abbiamo perseguiti sino ad oggi con l’interrogazione dell’on. Perrotta (Fi) e con istanze inviate agli on. Alfano (Udc) e Ruzzante (Ds). Con quest’ultimo parlamentare abbiamo avuto un incontro ufficiale.
Oggi quel sogno forse diventa realtà, aspettiamo solo l’esito della Camera: l’attuale legge 334/2000 prevede 1.700 ruolo ordinario (laureati) e 1.300 ruolo speciale (diplomati). Se viene ripristinato l’organigramma dei commissari prima della 334/2000 avremo ben 1.200 posti liberi per commissari nel ruolo ordinario!
Infatti il maxiemendamento della Finanziaria approvato sabato 12 novembre 2005, al punto 180, così recita: “Fino a quando non saranno approvate le norme per il riodinamento dei ruoli del personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e degli ufficiali di grado corrispondente delle Forze di polizia ad ordinamento militare e delle Forze armate, è sospesa l’applicazione dell’articolo 24 del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334; alle esigenze di carattere funzionale si provvede:
a) mediante l’affidamento, agli ispettori superiori-sostituti ufficiali di pubblica sicurezza ‘sostituti commissari’, delle funzioni di cui all’articolo 31-quarter, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, e successive modificazioni e integrazioni;
b) mediante l’espletamento di concorsi per l’accesso al ruolo dei commissari, per aliquote annuali compatibili con la disciplina autorizzatoria delle assunzioni del personale, di cui all’articolo 39 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, nell’ambito della dotazione organica del ruolo dei commissari vigente anteriormente alla data di entrata in vigore del predetto decreto legislativo n. 334 del 2000”.
Continuiamo a lottare per il rispetto delle nostre legittime aspirazioni, frutto di tanti sacrifici, fatti sui testi universitari e per l’approvazione, anche alla Camera, di questo provvedimento che permetterà di formare funzionari di Polizia con il dovuto titolo di studio della laurea.
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