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Ottobre/2005 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
Ahmed Abdel Hadi Chalabi
di Leandro Abeille

È nato il 30 ottobre 1944 da una famiglia sciita facente parte dell'elite irachena. Chalabi ha lasciato l’Iraq con la sua famiglia del 1956, vivendo perlopiù né gli Stati Uniti e in Gran Bretagna.
Nel 1969 ha ricevuto un dottorato di ricerca in matematica, all'università di Chicago e per qualche anno, ha insegnato al dipartimento di matematica all'università americana di Beirut.
Nel 1977 ha fondato una banca d'affari in Giordania che tuttavia ha portato alla bancarotta. Accusato da un tribunale militare giordano, di bancarotta fraudolenta, fu condannato in contumacia a 22 anni di lavori forzati (Fonte: Rai24news). Chalabi sostiene che quella condanna sia stata motivata politicamente per gettare discredito su di lui. Nel maggio 2005 per allacciare dei buoni rapporti tra la Giordania e il nuovo Iraq ,e dopo la promessa di un rimborso di 32 milioni di dollari per appianare i debiti lasciati dalla banca, il re di Giordania ha promesso il perdono giudiziale a Chalabi.
Negli anni 90 Chalabi è stato impegnato per organizzare il movimento di resistenza curdo al Nord dell’Iraq; quando tutto il movimento è stato cancellato dalle truppe di Saddam, Chalabi riparara negli Stati Uniti. Nel 1998 riesce a far approvare al governo Clinton "L’Irak liberation Act”, che garantiva circa 100 milioni di dollari ai gruppi d’opposizione irachena (Fonte: BBC.com) tramite l’INC, il congresso nazionale iracheno, un gruppo d’oppositori all'estero che aveva lo scopo di fomentare una rivoluzione anti Saddam di cui Chalabi era parte del consiglio esecutivo.
Nel 1999, Chalabi è stato esautorato dai suoi incarichi presso il congresso nazionale iracheno e sostituito da un gruppo di sette saggi (Fonte: Iraqinews).
Chalabi ha avuto un ruolo importante nel fornire informazioni agli Stati Uniti anche durante l'invasione del 2003. Come verificato in seguito, molte delle informazioni fornite da Chalabi sono risultate false, così come quelle dei collegamenti tra il Iraq di Saddam ed il gruppo terroristico di al-Qaeda di Osama bin Laden.
I bene informati di Washington ritengono che Chalabi avesse buoni contatti all'interno del Pentagono ma soprattutto con Paul Wolfowitz, che nel 2003 è il vice di Donald Rumsfeld segretario alla difesa Usa, ed uno dei più forti sostenitori dei collegamenti di Saddam, con gli attacchi terroristici del 1993 al WTC e dei collegamenti tra il Rais e bin Laden.
Personaggio controverso, molto amato e molto odiato, è stato soprannominato dai NeoCon il George Washington dell’Iraq. Sta perdendo il suo peso politico a causa di varie investigazioni sul suo conto, riconducibili a vari reati economici e alle razzie commesse dopo l'invasione americana dell’Iraq. Nel 2004 i suoi uffici di Baghdad sono stati perquisiti dalla polizia irachena e dalle truppe americane alla ricerca di prove per i reati ascritti. Chalabi ha rifiutato le accuse ed ha accusato egli stesso che la perquisizione era dovuta a motivi politici e non giudiziari.
In un sondaggio effettuato nel febbraio 2004 e sponsorizzato da vari canali televisivi internazionali solo lo 0,2% degli intervistati considerava Chalabi il leader più credibile dell’Iraq.
Soprattutto gli americani si sono trovati in difficoltà grazie a Chalabi, poiché, le informazioni che ritenevano fossero di prima mano, riguardanti le armi biologiche, i laboratori mobili, le armi chimiche nucleari ed i rapporti del Rais con al-Qaeda, provenivano dalla cerchia del professore e si sono rivelate tutte false. Sono queste informazioni che hanno portato Colin Powell alla sua requisitoria di fronte alle Nazioni Unite e che lo hanno costretto a chieder scusa. La cosa più incredibile rimane quella che vede il Pentagono pagare circa 335.000 dollari al mese per le informazioni ricevute dall’INC, senza considerare i 33 milioni di dollari pagati dal Dipartimento di Stato. Considerando che voci insistenti di Washington accusano Chalabi di aver passato informazioni segrete riguardanti gli Stati Uniti d'America all'Iran (Fonte BBC.com). Chalabi, dopo alterne fortune giudiziarie e dopo essere stato ministro del petrolio durante il governo della CPA, ha partecipato alle elezioni del 2005 a capo dell’ “Alleanza irachena unita”; è attualmente vice primo ministro iracheno.

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