Il “paranormale”,
non ancora codificato dalla scienza,può in alcune evenienze
aiutare le investigazioni ufficiali. I casi, tuttavia, sono assai sporadici e, soprattutto, vanno
subito individuati i
cialtroni e i mitomani
Una sensitiva di Como avrebbe indirizzato gli inquirenti al ritrovamento, nelle acque del Lario, di una vettura con a bordo una ragazza scomparsa tempo addietro. A prescindere dal singolo episodio, quale credito si può o si deve dare a questi fenomeni nel campo del paranormale?
Non è che bisogna sempre dare credibilità alla veggente. La veggente di Como ha ottenuto un risultato, quindi bisogna prendere atto del risultato che essa ha ottenuto.
E’ riuscita ad identificare il corpo di una ragazza a bordo di una macchina in un punto dove non era stato trovato dall’attività investigativa ordinaria, quella nella quale, ovviamente, crediamo, perché è quella che si basa su dati scientifici, su professionalità.
Quindi il punto di riferimento è sempre quello: laddove la scienza non riesce a risolvere il problema, la professionalità degli uomini non riesce a ottenere risultati, perché non cercare disperatamente un apporto che non sia codificato dalla scienza?
In questo caso è stata seguita una indicazione non scientifica ed ha avuto dei risultati.
Quindi come dicevo prima, prendiamo atto del fatto che un risultato c’è. Il nostro atteggiamento è di stupore, probabilmente, per il fatto incontrovertibile che il caso è stato risolto.
Nel suo impegno professionale, le è capitato di trovarsi di fronte a sensitivi che offrivano (o millantavano) rivelazioni sensazionali su fatti di giustizia?
Ovviamente nei casi Moro, Pasolini, nella scomparsa del giornalista Mauro De Mauro, le persone che si sono proposte, devo dire, erano decine e decine. Il primo screening lo facevo sulla persona, perché spesso erano degli imbroglioni che venivano da me per chiedere ai parenti dei miei clienti dei soldi.
Per esempio, nel caso di De Mauro, una volta, un sedicente sensitivo, il quale pare avesse risolto un caso in Svezia, venne da me, io l’ho ascoltato e mi diede delle indicazioni che il corpo di De Mauro era in un determinato posto. Lì è stata una indagine molto facile, perché l’ho potuta addirittura fare io con l’aiuto di un investigatore privato ed abbiamo visto che era una grande balla.
Poi ho potuto anche verificare che questo episodio di cui mi parlava lui, avvenuto in Svezia e da lui risolto, era un imbroglio.
Quindi è chiaro che pullulano queste persone che sono degli imbroglioni. Tuttavia l’atteggiamento che secondo me è il più equilibrato possibile è questo: servirsi della scienza che ci offre degli strumenti inimmaginabili rispetto a venti, trenta anni fa. Parliamo ad esempio del caso Pasolini, che è di trent’anni fa; il caso Moro è di ventisette anni fa; questi casi poi sono stati risolti con il ritrovamento, purtroppo, dei corpi. Quindi, diciamo, non c’è stato bisogno di nessun apporto esterno.
In questo senso, devo dire, che spesso vengono (per esempio nel caso Pasolini) delle persone che mi dicono di aver assistito ad un fatto.
C’è anche da considerare questa forma di mitomania che davanti ai casi più eclatanti che hanno una grande eco sulla stampa, si scatena un fenomeno di mitomania incredibile. Ovviamente bisogna saperli opportunamente individuare e respingere.
Quale comportamento dovrebbero assumere gli inquirenti di fronte ai “servigi” di personaggi che operano nel paranormale al fine di offrire aiuti nelle indagini? Si devono respingere in toto o si dovrebbe tentare anche questa strada?
Ovviamente la Polizia deve seguire tutte le ipotesi, non può che seguire una strategia di investigazione, per esempio, per il ritrovamento di un cadavere. Però, poi, se la strategia viene messa in opera e non si riescono ad arrivare a dei risultati, perché non fare un tentativo di “accettare” un suggerimento di una persona, ad esempio come la sensitiva di Como che ha avuto un risultato?
Credo ci sia nella storia della vita giudiziaria, nella storia del mondo, ci siano tre o quattro sensitivi che qualche volta hanno indovinato cose che erano al di là del normale.
Il paranormale è qualcosa che ci fa sorridere. In realtà il paranormale è qualche cosa che non è ancora codificato dalla scienza. Però se abbiamo un elemento che ci da un segnale di risultato , un segnale positivo dal quale si può ottenere un risultato perché non accettarlo?
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