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settembre/2005 - Contributi
Arriva la denuncia web
di Michele Manghisi

In linea con gli obiettivi di snellimento della burocrazia amministrativa anche per il tramite dell’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il 7 dicembre scorso il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu, ha presentato ufficialmente la “denuncia vi@ web”. Ovvero la possibilità offerta ai cittadini di poter sporgere una denuncia direttamente tramite la rete Internet, in alternativa al procedimento tradizionale seguito.
Per la verità, l’idea che i cittadini non dovessero necessariamente spostarsi dalla propria dimora per poter effettuare una denuncia era già stata in precedenza affrontata in vista di situazioni straordinarie. Come quella poi concretizzatasi nella cosiddetta “denuncia a domicilio”, consistente nell’attivazione di una linea privilegiata in favore di quei soggetti impossibilitati a recarsi presso gli Uffici di Polizia per problemi legati all’età, ad handicap fisici o ad altre situazioni particolari. Ma tale ultima previsione, per motivi di non certo difficile individuazione, restava, e per molti versi resta ancora, una strada di carattere strettamente eccezionale, non estendibile certamente all’intera collettività. Ora, nell’ottica del più ampio e instradato concetto della Polizia di prossimità, fondato su una maggior vicinanza ai cittadini quale miglior risposta alle esigenze di giustizia, si è posto questo nuovo ed auspicato strumento. In particolare, l’intenzione manifestata con la “denuncia vi@ web” è quella di semplificare ulteriormente la burocrazia rendendo l’azione della Pubblica sicurezza ancora più accessibile ed efficace, mediante la possibilità offerta al cittadino di poter presentare una denuncia praticamente subito, nel momento stesso in cui il fatto si realizza. Senza, cioè, dover prima preventivamente individuare e quindi raggiungere il locale Ufficio della Polizia, o la Stazione dei Carabinieri più vicina. Impellenza, quest’ultima, relegata solo ad un secondo momento e solo per la sottoscrizione della già inoltrata denuncia. Con la conseguenza che, avendo già espletato alcune delle necessarie formalità richieste per tale atto, non si dovrà sottostare ad alcuna fila, con ulteriore risparmio di tempo per il cittadino. Restando ovviamente salva, per il soggetto denunciante, la facoltà di effettuare eventuali modifiche od anche integrazioni alla denuncia già presentata per via telematica.
A tal fine, il servizio di “denuncia vi@ web” è stato già attivato in via sperimentale, a partire dal 29 gennaio 2005, per le città di Padova, Roma e Avellino. Città individuate come città-campione rappresentative, rispettivamente, del Nord, del Centro e del Sud Italia. Non di meno, sin da oggi è possibile denunciare anche fatti avvenuti in una qualsiasi altra località italiana, salvo dover poi comunque sottoscrivere la denuncia presso uno degli Uffici di Polizia o dei Carabinieri presenti nelle tre sopra citate città.
Quanto poi alle fattispecie di reato che è possibile denunciare via web, le stesse sono, per il momento, limitate esclusivamente a talune tipologie. Ovvero a quelle che, per gravità e complessità, non richiedono l’immediata attivazione di un ufficiale di Polizia giudiziaria. Scelta certamente comprensibile, atteso il carattere prettamente sperimentale del nuovo istituto giudiziario, soprattutto quando si considera la portata innovativa sottesa e la delicatezza della materia in cui si inserisce. Ad ogni modo, potranno già da oggi essere denunciati per via telematica i reati di furto o smarrimento a opera di ignoti, ma solo per talune categorie di beni categoricamente individuati, quali veicoli, targhe, armi, ecc. Mentre le restanti fattispecie di reati dovranno continuare a seguire, pertanto, la procedura tradizionale. Salvo i reati relativi ad abusi o a violazioni sul web, che possono essere segnalati anche direttamente alla Polizia Postale e delle comunicazioni. Relativamente, infine, alla procedura da seguire per la compilazione on-line di questa denuncia telematica, la stessa appare piuttosto semplice ed accessibile, essendo legata praticamente al solo utilizzo di una ormai diffusa e conosciuta connessione ad Internet. Da qualunque parte ci si trovi, in particolare, basterà collegarsi al sito-web della Polizia di Stato (www.poliziadistato.it) o dell’Arma dei Carabinieri (www.carabinieri.it) e seguire la procedura guidata a ciò predisposta.
Il primo passaggio individuato da tale procedura semplificata, poi è quello relativo alla cosiddetta “registrazione”, consistente in una forma di identificazione del cittadino che intende promuovere la denuncia. In particolare, indicando le proprie generalità ed il proprio indirizzo e-mail, si otterrà l’assegnazione di un identificativo utente (User-id), accompagnato da una indispensabile password personale. I personalissimi User-id e password, tuttavia, non verranno consegnati subito, ma proprio per assicurare la corretta identificazione dell’utente richiedente il servizio, verranno spediti alla casella di posta elettronica dallo stesso indicata durante la procedura guidata. Circostanza che, astrattamente idonea a rallentare la ricercata agilità del procedimento telematico, si rende però necessaria stante il carattere comunque personale e formale dell’atto sotteso al servizio di “denuncia vi@ web”.
Ad ogni modo, compilati tutti i susseguenti moduli percorsi dalla procedura guidata, quantomeno nelle parti indicate come obbligatorie, al cittadino verrà fornito il numero di protocollo della istruita pratica. Numero identificativo che il soggetto denunciante utilizzerà come ricevuta per formalizzare l’atto di denuncia nelle 48 ore successive. Tra l’altro, sempre in un’ottica di agevolazione dei cittadini nei rapporti con l’Amministrazione, viene pure previsto che, sempre on-line, il cittadino che ha presentato la denuncia possa sin da subito indicare anche il giorno, l’ora e l’Ufficio di Polizia o la Stazione dei Carabinieri ove intenda successivamente recarsi per sottoscrivere e così formalizzare la denuncia inoltrata via web.
In conclusione, per il momento non resta che attendere i primi risultati di questa nuova iniziativa in termini, però, non solo di efficienza e di efficacia del servizio, aspetto sicuramente di grande rilievo, ma anche di soddisfazione e ricorso da parte dei cittadini. Essendo proprio in ragione dell’attesa risposta dei cittadini che si potranno poi valutare i prossimi passi da compiere nella direzione dell’amministrazione digitale, oltre che i tempi a ciò evidentemente necessari.

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