Dopo i Sassoni, gli sceriffi normanni
e i Lord locali, Enrico VIII rafforzò
il potere dei constable, ma solo nel 1748
Londra ebbe, con Henry Fielding,
una struttura organizzata
per garantire la sicurezza,
e nel 1829, a Westminster,
nacque Scotland Yard
Le origini della Polizia in Gran Bretagna si possono far risalire al periodo anglo-sassone (500-1066). All'epoca l'intera comunità era responsabile del mantenimento della pace, in particolar modo della pace del re, contribuendo alla cattura di chiunque perturbasse l'ordine sociale. Gli abitanti dei vari villaggi erano organizzati in Tything (circa dieci famiglie), con a capo un Tythingman, antecedente dello sceriffo. Se qualcuno assisteva ad un crimine doveva immediatamente avvertire gli altri membri della comunità, che dovevano cooperare per cercare di catturare il colpevole, in caso contrario sarebbero stati tutti puniti. Tale sistema era noto con il nome hue and cry (hue dal suono del corno da caccia usato per dare l'allarme e cry per ricordare le urla con cui si richiamavano gli abitanti a partecipare alla cattura).
Nel Medio Evo (1066-1485) i conquistatori normanni mantennero la struttura di Polizia dei sassoni, perché funzionante e famigliare per il popolo. Solo nei primi anni dopo la battaglia di Hastings furono particolarmente severi: gli sceriffi normanni esigevano rapporti costanti dai Tythingman non solo sui crimini ma anche su ogni personaggio sospetto. Lentamente il clima si rasserenò, ed i compiti degli sceriffi passarono ai Lord locali che, all'interno della propria corte, amministravano anche la giustizia. Tra i funzionari di corte il più importante era il constable che arrestava, custodiva e chiamava lo hue and cry. È da sottolineare che tale funzionario non aveva diritto ne a stipendio ne ad uniforme, quindi si doveva mantenere con il proprio abituale lavoro. Nel 1285 fu emanato lo Statue of Winchester, che obbligava i cittadini di città protette da una cerchia di mura a pattugliare le vie dal tramonto all'alba e a fermare tutti gli sconosciuti.
Lo Justice of the Peace Act (1361) istituì una particolare categoria di funzionari che dovevano segnalare le persone sospette ai constable locali.
Durante quello che è noto come periodo Tudor e Stuart (1485-1714) il potere statale (in particolare durante i regni di Enrico VII ed Enrico VIII) si rafforzò a discapito di quello della Chiesa e dei baroni locali. La grande maggioranza della popolazione (circa il 90%) continuava a vivere nelle campagne, e si iniziò ad eleggere i constable autonomamente nelle singole parrocchie (intese come distretti territoriali); altrettanto avvenne nelle rare comunità urbane. I constable continuavano a non essere pagati, ed oltretutto tra i loro compiti venne incluso anche quello di infliggere alcune punizioni corporali e di relazionare sul comportamento degli abitanti delle loro zone di pertinenza, cosa che facevano estremamente malvolentieri e solo dietro la minaccia di sanzioni. Essendo tale carica attribuita per designazione, i cittadini in grado di farlo iniziarono a pagare alcuni personaggi per sostituirli, creando così nel tempo una classe di persone che usavano questo sistema per sbarcare il lunario, che ovviamente non avevano le stesse qualità dei cittadini designati, comportando dunque nel tempo un peggioramento del servizio.
Nel 1663 la città di Londra iniziò a stipendiare alcuni uomini (denominati watchman e successivamente charlies) per vigilare le strade di notte. Dato il basso stipendio offerto solo uomini anziani o non abili al lavoro accentavano tale incarico, ed inoltre essendo disarmati essi finivano spesso per avere la peggio in caso di incontri con malviventi. Ciononostante tale forza di Polizia era quanto di più efficiente esistesse in Inghilterra all'epoca.
Nel XVIII secolo con la rivoluzione industriale le città cominciarono a crescere a dismisura (ad esempio Manchester o Birmingham) e così crebbero anche la miseria e la criminalità. I trasporti divennero insicuri ed i ricchi iniziarono a pagare scorte. In campagna invece il clima rimase più tranquillo, mantenendo il sistema dello hue and cry in una realtà piccola e con maggiore controllo sociale.
Londra era comunque di gran lunga la città più grande del paese. Il cuore della metropoli (la city) era abbastanza sicuro, ma le crescenti periferie, divise in varie parrocchie con i loro constable e watchman, lo erano molto meno.
Nel 1748 Henry Fielding diventò magistrato capo a Westminster. Egli era un uomo di provata onestà, e capì che il sistema dei constable non era più efficace per garantire la sicurezza dei cittadini di Londra. Nel 1750 reclutò sei uomini con il compito di essere constable a tempo pieno e senza il limite di servizio di un anno. Essi furono regolarmente stipendiati dallo stato, e grazie alla loro azione la sicurezza nelle strade di Londra migliorò molto. Nel 1754 Henry Fielding morì e fu sostituito dal fratellastro John, che creò un sistema di segnalazione dei criminali esponendone la descrizione in tutti i luoghi pubblici. Per un breve tempo istituì anche una ronda a cavallo notturna, ma presto mancarono i fondi. Alla morte di quest'ultimo la situazione peggiorò, e nel 1780, anche a causa di una serie di leggi anti-cattoliche, scoppiò una rivolta scatenata da George Gordon. Fu richiesto l'intervento dell'esercito e alla fine si contarono più di settecento morti, nonché danni materiali enormi; tale evento rese evidente la necessità di rafforzare le forze di sicurezza in città.
Una delle più redditizie attività criminali erano i furti lungo il Tamigi, sia nei battelli che trasportavano in città le più svariate mercanzie sia nei depositi dove tali merci erano stoccate. Per contrastare tale fenomeno fu creata nel 1800 una Polizia fluviale, composta da sessanta uomini regolarmente stipendiati, che riuscì a contenere in maniera molto efficace il fenomeno, ed anche i tentativi di bloccarne l'attività.
Dato il successo della Forza di polizia istituita dai fratelli Fielding, nel 1792 con un atto del parlamento furono creati sette nuovi magistrati cittadini, ognuno con al suo servizio sei constable stipendiati a tempo pieno, che potevano anche arrestare i sospetti, non solo coloro che venivano colti in flagrante.
Successivamente la Polizia di Bow Street (quella creata dai fratelli Fielding) venne potenziata. Fu creato un corpo di cinquantaquattro cavalieri con il compito di pattugliare le principali vie di comunicazione della città e delle regioni limitrofe. Questi cavalieri per la prima volta ebbero una divisa. Tale fu il loro successo da esser chiamati, in circostanze particolari, ad agire anche in altre regioni del paese. Successivamente ad essi si aggiunsero cento agenti a piedi, e infine nel 1822 fu creata una pattuglia diurna in divisa al servizio del Segretario di Stato.
Nei primi anni del XIX secolo il numero di abitanti nelle città crebbe, ma a causa dei timori della gente (che temeva possibili soprusi) non vennero organizzate grandi Forze di polizia. Con la fine delle guerre napoleoniche migliaia di soldati tornarono dal fronte, andando ad aumentare il già grande numero dei disoccupati (a causa della diffusione dei macchinari nelle fabbriche). Ci furono notevoli problemi sociali. In particolare nel 1819 a Manchester le forze dell'ordine spararono sulla folla uccidendo undici persone e ferendone quattrocento. Ciononostante non vennero potenziate le Forze di polizia.
Malgrado la diffidenza della gente nel 1828 Londra contava nel complesso quattrocentocinquanta poliziotti. Nel frattempo (1822) era diventato segretario dell'interno Robert Peel, convinto della necessità di riorganizzare le Forze di polizia per poter prevenire il dilagante crimine e poter così garantire miglior sicurezza ai cittadini. Nel 1829 riuscì a far promulgare il Metropolitan Police Act, che istituì un'unica Forza di polizia per l'intera Londra, per un raggio di sette miglia dal centro della città. Tali poliziotti furono dotati di una uniforme più simile ad un abito civile che ad una divisa militare; essi vestirono di scuro, con un alto elmo, un manganello ed un fischietto per dare l'allarme.
A capo della nuova Forza di polizia furono insediati due commissari, ed il quartier generale fu stabilito al n° 4 di White Hall Place, a Westminster. Il retro di tale edificio era conosciuto (allora come oggi) come Scotland Yard.
I nuovi poliziotti furono reclutati tra giovani in buona salute, al di sotto dei trentacinque anni, e di provata onestà. Tale forza fu subito in grado di intimorire i criminali della città.
La nuova Polizia metropolitana era divisa in diciassette divisioni, ognuna delle quali guidata da un sovrintendente, con ai suoi ordini quattro ispettori, sedici sergenti e centoquarantaquattro agenti.
Il primo scopo della nuova forza dell'ordine era quello di prevenire il crimine, infondendo sicurezza nella gente con un contegno sempre calmo e determinato. Ciononostante all'inizio i nuovi agenti non furono accettati dalla popolazione e spesso furono oggetto di aggressioni ed atti di ostilità. La svolta avvenne nel 1833 quando la nuova Forza di polizia riuscì a fronteggiare uno scontro con un gruppo criminale senza causare alcun ferito tra la popolazione, anche se al prezzo di un morto e tre feriti gravi tra gli agenti.
Il nuovo modello di Polizia era utilizzato però unicamente nella città di Londra, mentre altrove continuavano ad esserci i vecchi constable di campagna. I maggiori problemi si riscontravano nelle sempre più popolose città industriali (Birmingham, Manchester, Liverpool), dove era ancora in vigore il sistema dei watchman, e dove oltretutto si trasferirono molte bande di malavitosi in fuga dalla ormai troppo controllata Londra.
Purtroppo allestire un'efficiente Forza di polizia era estremamente costoso, e quindi le autorità si limitavano a richiedere l'intervento dell'esercito quando la situazione diventava particolarmente grave. Nel 1835 il governo promulgò una grande riforma amministrativa, che tra l'altro contemplò l'obbligo per città e municipi di dotarsi di una Forza di polizia, anche se non obbligatoriamente sul modello londinese. Numerose realtà locali furono molto lente a dotarsi di tale Forza di polizia, soprattutto per difficoltà economiche, tanto che il governo si dichiarò disposto a finanziarne per un quarto la spesa di istituzione e mantenimento, ma solo a patto che la neonata Polizia fosse efficiente a giudizio degli ispettori del governo centrale. Ciononostante fu solo nel 1862 che tutte le varie autorità locali britanniche si dotarono di un efficace Corpo di Polizia.
Nel 1856 fu varata una legge che impose anche alle contee rurali ed ai villaggi di dotarsi di una Forza di polizia, anche in questo caso con un contributo del governo dietro riprova di efficienza.
Il lavoro di un poliziotto di campagna allora era diviso in turni di sei o sette ore di ronda, sette giorni su sette, alternando turni di giorno, di sera o di notte. Doveva fronteggiare varie problematiche: dai furti di pecore alle risse nei locali pubblici all’arresto di ubriachi e mendicanti. Aveva l’obbligo di incontrarsi a scadenze regolari con il proprio sergente per discutere la situazione, mentre non aveva una vera pausa pranzo, anche se era concesso portarsi del cibo da casa. Inoltre la paga, nelle campagne più che nelle città, non era particolarmente alta.
Durante la prima guerra mondiale il costo della vita triplicò, mentre le paghe dei poliziotti rimasero basse. Non era permesso formare un sindacato, ma nel 1918 si formò un’unione che indisse un primo sciopero a Londra per tre giorni. A seguito di questo sciopero vennero fatte promesse di adeguamento salariale e di agevolazioni pensionistiche, che però rimasero lettera morta fino all’anno successivo, quando venne indetto un nuovo sciopero (esteso anche ad altre città). Molti degli scioperanti vennero licenziati, ma entro il 1920 tutte le promesse fatte due anni prima vennero mantenute.
Tra il 1919 ed il 1930 le Forze di polizia si dotarono di alcuni “moderni” ritrovati tecnici. Innanzitutto vennero acquistate la prime automobili (che andarono a sostituire i cavalli e le biciclette), seguite anche dai primi motoscafi per la Polizia fluviale londinese. Altre innovazioni riguardarono i sistemi di comunicazione, con l’introduzione di radio ricetrasmittenti in grado di far comunicare costantemente gli agenti tra di loro e con la centrale.
Negli anni ’30 autovetture e motociclette vennero date in dotazione a tutti gli agenti e iniziarono a nascere i primi Nuclei di Polizia Stradale, per garantire la sicurezza delle vie di comunicazione e degli automobilisti. Seppur anche nel XVIII e nel XIX secolo alcune donne ebbero ruoli secondari nel coadiuvare i poliziotti nel loro lavoro, fu con la prima guerra mondiale che alcune di esse iniziarono a svolgere compiti di agente a tutti gli effetti. Bisogna però sottolineare che il loro numero crebbe molto lentamente, almeno fino alla fine del secondo conflitto mondiale.
La Polizia britannica, intesa come quella organizzata secondo le direttive di Robert Peel nella prima metà del XIX secolo, non fu molto popolare alla sua nascita (malgrado le direttive imponessero agli agenti di essere il più amichevoli possibile con i cittadini e di ricorrere alla forza solo in casi di grave necessità), ma pian piano la nuova Forza di polizia iniziò a conquistare la fiducia della gente.
Ovviamente anche al giorno d’oggi ci sono alti e bassi nella popolarità delle Forze dell’ordine, ma grazie all’azione di questi uomini in alcuni specifici momenti storici, ed in particolare nella seconda guerra mondiale, quando i poliziotti ebbero un importante ruolo nello spegnere incendi e soccorrere feriti, il rispetto e la fiducia verso gli agenti di Polizia aumentarono e si diffusero nella popolazione. Dopo la guerra fu intrapresa una campagna di sensibilizzazione dei cittadini all’importanza della prevenzione del crimine, che fece nascere uno stretto legame di collaborazione fra popolazione e Forze dell’ordine. Tale legame è stato rafforzato dal grande impegno educativo, in particolare nelle scuole, delle Forze di polizia.
Ai giorni nostri la struttura della Polizia in Gran Bretagna è basata su di un certo numero di divisioni, che coprono grandi parti del territorio. All’interno di queste esistono una serie di sotto-divisioni, al comando di un sovrintendente o di un ispettore capo, che hanno il compito del controllo giornaliero di una limitata parte di territorio. Ognuna di esse ha in organico ispettori, sergenti, agenti, detective e personale logistico di varia natura.
All’interno di una sotto-divisione ogni agente ha una sua limitata zona di pattuglia, che egli pian piano inizierà a conoscere sempre meglio. Il raccordo tra gli agenti avviene nel briefing mattutino in centrale, e successivamente durante il servizio, tramite la radio in dotazione.
La carriera di un agente inizia in una Scuola di Polizia regionale con un corso di addestramento di dieci settimane. Successivamente gli allievi saranno assegnati ad una sotto-divisione per i due anni di prova. Per alcune settimane affiancheranno un agente più esperto nel pattugliamento, poi inizieranno a lavorare da soli. Dopo diciotto mesi torneranno alla Scuola di Polizia per sostenere un esame, e terminati i due anni di prova saranno agenti a tutti gli effetti e potranno decidere se continuare a fare il lavoro di pattuglia oppure specializzarsi e tentare di entrare nelle unità speciali.
Ogni anno un certo numero di agenti viene selezionato per seguire i corsi del Police College di Bramshill House, dove vengono formati i futuri alti gradi della Polizia britannica.
Al giorno d’oggi uno dei compiti principali della Polizia britannica riguarda il traffico, con tutti i problemi che esso può creare in una società moderna.
All’interno delle Forze di polizia esistono vari gruppi specializzati. Al comando di ogni divisione c’è un Chief Officer, che a Londra prende il nome di Commissioner. Egli è coadiuvato nel suo lavoro da una serie di dipartimenti specializzati sotto il comando di esperti ufficiali. Tra i principali dipartimenti presenti all’interno delle diverse divisioni si possono ricordare quello investigativo, con all’interno sia agenti in divisa che detective in borghese, quello per la prevenzione del crimine, i cui compiti principali sono quelli di informare ed educare i cittadini alla prevenzione. Inoltre in ogni divisione c’è un dipartimento adibito all’addestramento ed utilizzo dei cani poliziotto ed uno di poliziotti a cavallo (molto utili per controllare situazioni in cui ci sia una grande quantità di persone assemblate insieme, e dove dunque una visuale rialzata possa risultare particolarmente utile).
Esistono inoltre task forces create in particolari occasioni per fronteggiare specifici problemi. Continua ovviamente ad esistere, equipaggiata con i migliori mezzi tecnologici disponibili, la Polizia fluviale, che al suo interno annovera anche subacquei specializzati.
Al giorno d’oggi la Polizia britannica è una delle Forze più moderne ed efficienti d’Europa, anche grazie alla sua lunga tradizione storica. In questo modo essa è pronta ad affrontare le nuove sfide proposte dai mutamenti sociali avvenuti negli ultimi decenni, che hanno visto un significativo cambiamento della composizione etnica e sociale della società inglese, portando ad evidenziare fenomeni come criminalità organizzata, delinquenza minorile ecc.
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