Nella Polizia ci sono circa duemila poliziotti laureati. al tempo stesso il ruolo dei funzionari (dai commissari in su), per accedere al quale è necessaria la laurea, è in costante carenza di personale di quasi mille unità.
Nulla di più logico, allora, che trovare il modo affinché i poliziotti laureati capaci possano integrare, attraverso appositi concorsi, i posti necessari al funzionamento della Polizia per la tutela dei diritti dei cittadini.
A questo obbiettivo mira il disegno legge presentato alla Camera dall’onorevole Cicala, per “l’accesso nel ruolo dei commissari della Polizia di Stato per il personale interno laureato”.
Se approvato, il provvedimento permetterà in primo luogo, di creare nuovi funzionari di Polizia attraverso concorsi straordinari riservati agli interni in possesso del titolo accademico, valorizzato dall’esperienza professionale acquisita nell’esercizio della professione nel settore della Pubblica sicurezza.
Alla base del disegno di legge sta l’idea che i delicati compiti di prevenzione e repressione della criminalità, cui sono chiamati i funzionari di Polizia, richiedono un’alta professionalità, quale può essere quella acquisita sul campo di azione della Polizia, ma dotato al tempo stesso dei requisiti culturali e di conoscenze garantite dal possesso di titoli di laurea specifici.
Il disegno di legge non è un ope legis, cioè non garantisce a tutti i poliziotti laureati il passaggio nel ruolo dei commissari, ma solo a quelli che superano un concorso, nel rispetto dell’art. 97 della Costituzione. E non contrasta con la legislazione vigente, come sarebbe invece il passaggio in un apposito ruolo speciale di commissari, dagli ispettori senza titolo accademico.
Il Comitato italiano poliziotti laureati, appoggia questo disegno di legge, che portebbe nel ruolo di funzionari personale in possesso del dovuto titolo accademico e con una professionalità acquisita dall’esperienza maturata negli anni di servizio senza dover affrontare costosissimi corsi di formazione.
|