Siulp
La Segreteria provinciale di Venezia comunica: “Ha avuto corso il previsto incontro con il dirigente del Compartimento Polizia Postale del Veneto, in ordine alle tematiche preventivamente esposte da questa struttura sindacale. Nello specifico è stato assicurato, a breve, un nuovo monitoraggio degli ambienti di lavoro, al fine di certificarne la salubrità, anche se il sanitario della Polizia di Stato ha già comunicato, che non vi sono possibili correlazioni tra alcune patologie riscontrate e l’attività lavorativa svolta.
Il dirigente sanitario e quello compartimentale hanno entrambi assicurato che a breve tutto il personale interessato all’uso continuo di videoterminali, sarà sottoposto a visita medica oculistica, come previsto dalla normativa vigente. Per quanto concerne l’ampliamento degli ambienti di lavoro e la climatizzazione dei locali, è già stata avanzata specifica e motivata richiesta all’ente proprietario dello stabile. Per ultimo, si comunica che la verifica sugli straordinari emergenti e quelli programmati, non ha rivelato anomalie in relazione ai dettami contrattuali”.
Siap
Il Segretario generale Antonio Tiani ha indirizzato questa lettera al Ministro dell’Interno e al Ministro della Funzione pubblica, e per conoscenza al Capo della Polizia: “Signori Ministri, è di queste ore la circolare, a firma del direttore centrale per le Risorse Umane prefetto Calvo, che non garantisce, per gli allievi agenti di leva l’immissione in ruolo, al termine dell’anno da trattenuti, in assenza di un apposito provvedimento autorizzatorio, mancando nell’ultima Finanziaria la specifica previsione di spesa. E’ da sottolineare che, se così fosse, a breve si verrebbe a creare una mancanza di personale spaventosa sul territorio: alcune migliaia di poliziotti in meno in un momento storico in cui il Paese, di contro, chiede maggiore sicurezza. Non solo; si licenzierebbe personale già formato, in grado di essere operativo ed attivo.
Signori Ministri, chiediamo un immediato quanto risolutore intervento; non una soluzione transitoria, palliativo per gli animi esacerbati di quanti in queste ore vedono il proprio futuro lavorativo incerto ma una soluzione chiara e definitiva che garantisca l’immissione in ruolo degli agenti trattenuti evitando così altre perdite di presenze nell’organico della Polizia di Stato.
Facendoci portavoce del malumore e delle preoccupazioni sia tra il personale trattenuto che tra quello effettivo, non possiamo che preannunciare serie azioni rivendicative ove mancasse una risposta adeguata.
Deferenti saluti”.
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La struttura provinciale Siap di Foggia ha incontrato il questore, dottor Cecere; è stata l’occasione per rappresentare i problemi esistenti presso la Sezione Volanti del commissariato di Manfredonia. Il Siap ha chiesto un intervento urgente e deciso nei confronti del dirigente del suddetto commissariato, affinché ponga i colleghi tutti in condizioni di poter lavorare in un clima diverso, riconoscendo a tutti i colleghi delle Volanti il giusto valore professionale e non alimentando attriti e malumori tra il personale. Inoltre si è chiesto il rispetto delle esistenti normative circa l’impiego delle Volanti, e cioè utilizzare le stesse esclusivamente per il controllo del territorio e non come operatori postali.
Coisp
La Segreteria provinciale di Venezia comunica: “Non si sceglie un palcoscenico qualunque per cercare di sopravvivere mediaticamente. Si scelgono ribalte importanti, che paghino molto in termini pubblicitari e costino poco (un po’ di fumogeni, un bel vasone di vernice rossa per riempire uova o palloncini da scagliare contro alberghi o consolati e di vernice bianca per rifare la segnaletica stradale orizzontale delle vie del Lido di Venezia). E se si è a corto di idee, basta riesumare la versione della spesa proletaria degli anni ’70 nella nuova versione di una bella cena ai danni (di camerieri) di ristoranti famosi, di qualche ruberia nei supermercati.
Poi una bella manifestazione con annunci reboanti di guerra urbana che costringono le Autorità a blindare città intere per evitare la berlina delle responsabilità politiche del non previsto, con uno spiegamento di forze consistente nell’impiego di migliaia di uomini delle Forze dell’ordine, che costano, economicamente parlando, decine di migliaia di euro solo per il lavoro attivo, senza parlare di tutti i servizi tecnici e logistici che hanno sfibrato strutture già ridotte allo stremo dal lavoro ordinario. Al termine delle manifestazioni i guerrafondai dei Centri sociali occupati di casa nostra, hanno lanciato altri anatemi e minacce. Sarà solo altro materiale per le rassegne stampa?
L’istigazione a delinquere, nel confronto diretto con altri reati più gravi soccombe, purtroppo, non arrivando all’applicazione della pena prevista. Un fatto rimane certo: le Forze dell’ordine, anche in questo caso, hanno subito la compressione o l’azzeramento dei diritti di lavoratori della sicurezza: sospensione di ferie e riposi, doppi turni di lavoro, centinaia di ore di straordinario che saranno pagate, forse, tra qualche mese. L’unica consolazione rimasta è stata quella di dirsi è andato tutto bene, solamente nel senso dell’integrità fisica mantenuta, senza poter aggiungere il riconoscimento di aver potuto contenere il disagio subito dai cittadini e la sensazione che questi ultimi hanno provato nel vedersi espropriata la città da noi e non dai soliti noti barricadieri esperti in guerriglia urbana.
Pur lodando ancora una volta la professionalità di tutte le Forze di polizia e l’abnegazione dei loro operatori, ci diciamo molto preoccupati della piega che stanno prendendo le cose: a nostro avviso c’è il rischio sempre più consistente che l’Italia diventi un inerme ‘ostaggio’ in mano a individui che non hanno altro interesse se non quello di destabilizzare, distruggere, fare sprecare allo Stato, e quindi ai contribuenti tutti, risorse altrimenti meglio destinabili”.
Silp-Cgil
La Segreteria nazionale ha inviato al ministero dell’Interno - Dipartimento della Ps - Ufficio Rapporti sindacali, e per conoscenza al Servizio Polizia Stradale Roma e al Comparto Polizia Stradale Piemonte e Valle D’Aosta Torino questa lettera: “Si chiede di voler precisare quali sono i motivi ostativi che impediscono al personale della Sezione Polizia Stradale di Aosta e del Distaccamento di Entreves di percepire la prevista indennità autostradale svolgendo, i medesimi, servizio di pattuglia all’interno del traforo del monte Bianco e di controllo presso l’area di regolazione di Pollein (Ao). Da quanto a conoscenza della scrivente segreteria le somme in argomento, sembra che vengono da tempo, introitate da codesto Ministero senza essere, però, ripartite al personale in servizio presso i Reparti in argomento. Questa organizzazione sindacale ritiene che, detta indennità, debba ritenersi estesa anche a personale della Polizia in servizio presso la sala operativa del traforo”.
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