Intervista all’avvocato Martorano sulla legge regionale sui Consorzi di Bonifica e sull’“Area dello Stretto”. Ecco come è stato risolto il problema dei salari degli operai
Avvocato Martorano, il Consorzio di bonifica integrale “Area dello Stretto”, ha chiesto all’assessore Gallo il trasferimento degli operai idraulico-forestali dall’Afor ai Consorzi di bonifica.
Sì, proprio in ottemperanza alla legge regionale 11/2003, per l’emanazione della quale mi sono fortemente impegnato, che prevede, per favorire gli interventi di pubblica utilità in materia di tutela paesaggistica, territoriale ed ambientale, l’assegnazione ai Consorzi di tutti gli operai idraulico-forestali e trasferisce ai Consorzi stessi le risorse finanziarie occorrenti anche per la progettazione e la direzione dei lavori.
Inoltre, gli stessi operai andranno a far parte del “Presidio ambientale” dei Consorzi per essere impegnati per azioni di comune interesse con gli enti locali per la esecuzione di progetti finalizzati al miglioramento ambientale ed al consolidamento territoriale. Per cui i Consorzi sono gli unici enti preposti a gestire gli operai idraulico-forestali.
Lei, avvocato, si è sempre battutto per la tutela dei diritti degli operai idraulico-forestali.
E’ proprio così, sia come Consorzio che a livello personale, sono stato promotore della battaglia per la trasformazione del rapporto di lavoro degli operai idraulico-forestali, da tempo determinato a tempo indeterminato, conclusasi di recente; infatti da gennaio 2004, gli operai idraulico-forestali hanno avuto la possibilità di usufruire di questa trasformazione, che ha reso così più stabile e concreto il futuro di questi lavoratori che occupano uno dei maggiori comparti lavorativi della Regione ed in particolare della nostra provincia.
Lei è sempre, comunque, in prima fila per risolvere anche l’annosa questione del pagamento dei salari di questi lavoratori.
Come Consorzio di Bonifica integrale “Area dello Stretto” che ho il privilegio di presiedere, siamo sempre venuti incontro agli operai ed alle loro famiglie, addirittura anticipando molte mensilità con capitali del Consorzio ed insistendo costantemente con la Regione Calabria.
Nonostante tutto, siamo stati oggetto, anche a livello personale, di strumentalizzazione da parte di alcune organizzazioni sindacali che, pur di racimolare qualche iscritto, hanno riversato consapevolmente, sul Consorzio di bonifica, colpe e ritardi dovuti alla Regione Calabria, in quanto, ribadisco, molte mensilità sono state pagate con propri fondi. Insistiamo pertanto sulla necessità di un confronto con le istituzioni, in special modo con la Regione Calabria, perché offra un maggior supporto ai consorzi poiché per l’anno finanziario 2004, la stessa non ha previsto alcun concorso finanziario (vedi legge 11/2003) per la manutenzione delle opere pubbliche per la gestione degli impianti, per le spese e per gli interventi di manutenzione straordinaria e che comunque ha penalizzato i consorzi e di conseguenza gli operai, data la non sufficiente copertura finanziaria.
Come mi stava dicendo, i Consorzi possono impegnare gli operai anche per favorire azioni di comune interesse con gli enti locali.
Difatti, si sta lavorando per l’assunzione presso il Consorzio di altri operai idraulico-forestali, che sono una risorsa indispensabile per il territorio in quanto, la loro presenza ai consorzi potrà garantire anche la pulizia dei torrenti che, come si sa, nella nostra regione è un intervento di elevata importanza e che riveste carattere di assoluta priorità per il Comprensorio consortile entro il quale opera il Consorzio di bonifica integrale “Area dello Stretto” poihcé al suo interno ricadono numerosi torrenti per cui si è ad elevatissimo rischio idrogeologico.
In questi ultimi anni molte cose sono cambiate nel campo della bonifica, sia per i mutati quadri normativo-istituzionali, sia per quanto riguarda l’aspetto economico, produttivo e territoriale, che ha comportato una maggiore urbanizzazione dei centri rurali venendosi a creare una situazione che presenta l’esigenza di continuare ad assicurare la difesa del territorio attraverso più attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente.
Noi dell’“Area dello Stretto” vorremmo che la cultura della prevenzione soppiantasse quella delle emergenze e delle eventuali azioni risarcitorie.
Anche per questo vogliamo e dobbiamo incrementare la forza lavoro, proprio per il ruolo che la legge regionale 11/2003 affida ai Consorzi e cioè il ruolo cardine per la realizzazione di interventi di pubblica utilità in materia di tutela paesaggistica, territoriale e ambientale.
A tale fine i consorzi possono stipulare apposite convenzioni con gli enti locali per la realizzazione di opere di comune interesse e, cosa ancor più importante, per la gestione di specifici servizi.
Per cui proprio in attuazione alla legge regionale 11/2003, la salvaguardia del territorio si realizza attraverso i consorzi.
In questo momento in concertazione con gli enti locali che insistono sul territorio, il Consorzio di bonifica integrale “Area dello Stretto” sta preparando la progettazione delle opere di forestazione per il 2005.
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