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Gennaio/Febbraio/2005 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
Sette sataniche
Il demonio è qui
di Ugo Rodorigo

Forse sarà soltanto una moda passeggera, ma ogni giorno crescono gruppi, soprattutto composti e, forse, frequentati da adolescenti attratti dalla magia nera, dal satanismo e da quanto riguarda movimenti esoterici.
Questi giovani soffrono di un tremendo vuoto di valori. Vogliono ribellarsi per istinto e spingersi verso la trasgressione, avvicinandosi alla violenza che sentono vibrare nelle forze del male. Cercano, attraverso sostanze malefiche, la deformazione della realtà che poi sarà difficile da controllare, specialmente dai più giovani. Si arriva a miscelare rock, droghe e letture blasfeme che porteranno ad uno stato incontrollabile di azioni violente. Sono rigorosi nel vestire di nero con ornamenti studiati, capelli lunghi, estimatori della musica “satanica” che esalta il demonio e le forze occulte. Adorano profanare tombe o simboli della religione cristiana; il lato comune a questi satanisti è la bassa cultura. Forse proprio per questo arrivano, attraverso la loro meschinità, a compiere atti delinquenziali senza una ragione plausibile.
Satana sostituisce e colma il loro vuoto causato da crisi d’identità e li rende incontrollabili. Le riunioni avvengono in luoghi appartati, in edifici fatiscenti, in aperta campagna, in grandi saloni spogli o in chiese sconsacrate, dove avvengono i loro riti satanici. Muniti di torce, circondati da muri imbrattati con vernice rossa, croci rovesciate, rappresentano i nuovi fantasmi della notte del nuovo secolo.
Si inizia quasi sempre con la frequentazione pericolosa di sette che dovrebbero dare poteri magici, senza pensare al pericolo che sarà facile abbandonare la realtà, ma difficile scrollarsi di dosso le nebbie oscure di quel mondo occulto.
La maggior parte di questi riti satanici raccolgono giovani in luoghi situati intorno alla Capitale e presenti in tutte le province del Lazio. Gli stessi adolescenti, che sono facili prede di queste sette, dicono di credere negli spiriti e quindi ritengono giusto partecipare a sedute spiritiche; credono nella magia, frequentano siti di occultismo e astrologia. Si illudono di raggiungere nuovi poteri e il loro numero non è più controllabile.
Quando si arriva a scoprire uno dei luoghi di culto e di preghiera per Satana, sconcertati possiamo vedere siringhe, lumi funebri, animali uccisi, croci rovesciate, numeri dipinti in rosso sulle pareti tra i quali il simbolo di “Anata” (satana) il 666. Altari sacrileghi costruiti con materiali di scarto dove vengono immolate le vittime. Questo è quanto offre alla vista questo diabolico regno, nel tremendo silenzio che lo circonda.
In questi luoghi abbandonati si riuniscono satanisti abituali, specialmente il giorno 6 e il giorno 9 di ogni mese, ritenuti propizi agli incontri con le forze del male. Qui si propizia l’apparizione del demonio con candele, incenso, lettura della Bibbia al contrario e tutte le stregonerie note e ignote alle persone normali. Per procurarsi il materiale adatto ai riti si arriva a profanare e rubare, in luoghi consacrati, calici, ostie e lumi che serviranno a rovesciare la legge religiosa del cristianesimo, per innalzare satana fino all’adorazione al posto di Dio.
Il satanismo è in aumento, anche se è impossibile individuarne tutte le sette, perché clandestine. Dalle indagini è risultata una mappa romana, con i luoghi preferiti dagli adepti delle sette sataniche, basandosi sui ritrovamenti di tracce dei loro riti. Nel Lazio compare: la pineta di Castelfusano, il parco di Veio, l’acquedotto Felice, il parco della Caffarella, Veio, Civita di Bagnoregio, i monti della Tolfa, Anagni e il parco del Circeo. Questi siti sono frequentati da gruppi per un totale di trecento affiliati. Se uniamo a questi gruppi anche i movimenti di stregoneria, di adorazione di divinità pagane e mistico-orientali o afro-americane il problema, oltre che preoccupante, può sembrare irrisolvibile.
In soccorso alle famiglie di giovani deviati in questa direzione è stato istituito dalla Regione Lazio, attraverso l’ICAA (International Crime Analysus Association) un numero “anti setta satanica”: 3400703739. I familiari delle vittime potranno chiedere consigli e aiuti a medici, studiosi e psicologi impegnati in questo campo. Le consulenze sono gratuite.


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