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Gennaio/Febbraio/2005 - Articoli e Inchieste
Forze armate
Va tutto bene?
di Angelo Pellegrini

Forse non tutto va bene con la sospensione della leva. E’ vero che non ci saranno più coscritti, obbligati ad allontanarsi dalle loro famiglie e dai loro affetti per un anno al fine di assolvere al “sacro dovere” di servire in armi la Patria, ma è altrettanto vero che si perdono anche alcune caratteristiche che, invece, erano molto utili alla comunità.
Una per tutte: la visita di selezione, meglio nota come “i tre giorni”, anche se, ormai da anni, i giorni di visita erano solo due.
Infatti, tutti i nati di sesso maschile, venivano sottoposti alla famosa visita di leva; una visita che ha alimentato migliaia di leggende metropolitane e decine di film, storie variopinte di furberie di ogni tipo per farla in barba alla naja, ma che di solito nascondevano la volontà dei riformati o rivedibili di nascondere una loro patologia di cui magari si vergognavano.
E’ proprio di questi giorni un convegno organizzato dal sottosegretario Guidi, dove viene evidenziato come, durante la suddetta visita, si rilevava, ad esempio, una percentuale del 15% di giovani affetti da “varicocele” e la diagnosi, così precoce, se da una parte disturbava il giovane, dall’altra consentiva di intervenire in tempo. Ora questo non sarà più possibile.
Un altro dato che merita attenzione riguarda la patente di guida; nella nota selezione si rilevava che circa il 30/40% dei giovani visitati non era idoneo alla conduzione di autoveicoli. Certo stupisce che il ministero dei Trasporti non abbia mai chiesto questi dati e stupisce che, nel mondo “civile”, tutti i giovani che si presentano all’esame per la patente risultino idonei (al massimo vengono respinti all’esame di teoria o di pratica, ma non si evidenziano mai incompatibilità psico-fisiche, se non nei casi assolutamente eclatanti, quali gravi portatori di handicap).
Forse una maggiore attenzione a questo aspetto ed una maggiore collaborazione con gli organi della leva avrebbero evitato tanti incidenti del sabato sera e tanti morti, forse... Con la chiusura della leva non lo sapremo più, ma sapremo che tanti non idonei alla guida di autoveicoli militari continueranno a viaggiare sulle nostre strade sui loro veicoli civili! Probabilmente sarebbe utile sostituire la visita di leva con altre visite, anche scolastiche, che aiutino a conoscere il reale stato di salute dei nostri ragazzi.
Questi sono aspetti che nessuno tocca, ora si parla solo dei nuovi volontari, delle nuove Forze armate e dei tanti vantaggi che ci saranno. Addirittura il Capo di Stato Maggiore della Difesa si è espresso dicendo che bisogna aumentare i volontari e ridurre l’eccesso di marescialli, magari dimenticando che le nostre Forze armate hanno un numero di generali, e non di marescialli, che supera di tre, quattro e più volte il numero di generali degli altri paesi europei, benché ci sia un minore numero di militari.
Già, cosa faranno tutti questi generali con lo scioglimento delle Brigate e dei tanti Reparti? Se l’esperienza serve a qualcosa possiamo ritenere che verranno riciclati. Non ci stupiremmo certo se verranno costituiti nuovi Enti intermedi e se alcuni Comandi ed Uffici verranno alzati di livello per creare nuove poltrone adeguate al grado e rango degli attuali sfrattati. Scopriremo entro breve tempo che Uffici fino ad oggi tenuti al massimo da tenenti colonnelli, passeranno sotto la guida di colonnelli, che poi si alterneranno annualmente o al massimo ogni due anni, ed Uffici oggi gestiti o comandati da colonnelli, vedranno l’apparire di generali, anche loro in turnazione perenne per dare posto a tutti. Come suol dirsi, una poltrona da generale non si nega a nessuno, e se non c’è, si inventa!

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