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ottobre/novenbre/2004 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
Finanziaria
Il governo prepara la riforma fiscale
di Carlo Rodorigo

Nel mese di ottobre il governo italiano ha lavorato intensamente alla riforma fiscale. Non di meno la Casa delle libertà ha avuto qualche difficoltà a trovare un accordo. I partiti di governo si sono dovuti impegnare per mettere a punto una volta per sempre lo schema di riforma fiscale da affiancare alla manovra economica per il 2005. Si è notata una differente impostazione tra Forza Italia e Lega da una parte e An e Udc dall'altra. An e Udc vogliono temperare la riforma delle aliquote con interventi nel campo degli assegni famigliari. In particolare An ha insistito per l'inserimento del cosiddetto contributo di solidarietà che le fasce più alte dei contribuenti dovrebbero pagare alla riforma, con l'introduzione dell'aliquota del 43%, che sarebbe subito successiva a quella del 39% che pure è stata inserita dopo la prima bozza della riforma Tremonti, che era basata invece su due sole aliquote, 23 e 33%. Con il contributo di solidarietà di pochi ricchi e con l'introduzione di un sistema di detrazioni più favorevole ai redditi di persone che hanno parenti (magari anziani) a carico, il partito di Fini spera di conquistarsi anche nuovi consensi elettorali. Si tratta però, dal punto di vista della Casa delle libertà di decidere anche sulle tasse degli autonomi e dei commercianti, altro punto molto caldo, che rischia di far saltare migliaia di consensi politici.
Intanto, mentre si discuteva di riforma fiscale, è proseguito l'iter della legge finanziaria. Su 3900 emendamenti, ne sono stati bocciati più di 1800. Tra quelli ammessi c'è anche l'emendamento presentato da Luigi Vitali di Forza Italia che propone di estendere il condono fiscale anche al 2003. Vitali propone "l'integrazione degli imponibili per gli anni pregressi, la definizione automatica per gli anni pregressi e la definizione dei ritardati o omessi versamenti" fino al 31 dicembre 2003. Nello stesso tempo l' ex ministro dell'economia Giulio Tremonti propone di dare 500 milioni al volontariato e di favorire la nascita di banche regionali nel Mezzogiorno.
E' stato invece respinto l'emendamento che chiedeva il condono dei versamenti all'Inps. L'emendamento presentato da Forza Italia, insieme però anche all'Udc, è stato per fortuna respinto per carenza di copertura finanziaria. C' poi un emendamento bipartisan sulla polizza obbligatoria contro le calamità naturali sulla casa. Quasi tutti i gruppi politici di maggioranza e minoranza e perfino la Commissione ambiente hanno presentato emendamenti alla finanziaria per cancellare le norme che istituiscono l'assicurazione obbligatoria degli immobili.
Emendamenti o non emendamenti, la finanziaria continua a non piacere alle opposizioni e soprattutto ai sindacati che la giudicano una manovra inadatta e sbagliata e perfino iniqua. Contro le politiche economiche scelte dal ministro Domenico Siniscalco i sindacati confederali hanno indetto un nuovo sciopero generale.

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