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agosto/settembre/2004 - Libri
Libri del mese
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Armiamoci e partite
Guerra e terrorismo, un binomio che propone, almeno apparentemente, una nuova prospettiva degli eventi bellici nel Terzo Millennio. E, per quanto riguarda il nostro Paese, riapre il vecchio interrogativo: ma gli italiani sanno combattere?
Prima risposta, dettata dal buonsenso: forse gli italiani non sanno combattere come è tradizione radicata che sappiano fare altri, ma certo, volenti o nolenti (più nolenti che volenti, logicamente), durante i secoli della loro tormentata storia, hanno sempre combattuto.
Fabrizio Battistelli, docente di Sociologia e Organizzazione internazionale all’Università La Sapienza di Roma, segretario generale di Archivio Disarmo, nel suo saggio Gli Italiani e la guerra si propone di “cercare di capire che cosa gli italiani pensano della guerra e della sicurezza nell’era del terrorismo internazionale, come pure di sé stessi faccia a faccia con questo problema”. Tema attualissimo, data la situazione creata dalla guerra in Iraq, e le forti correnti pacifiste generate da quell’intervento, correnti rudemente svillaneggiate dai neo-bellicisti nostrani. Con in sottofondo il solito refrain: gli italiani non amano combattere. Non hanno le palle, come ha scritto sagacemente Oriana Fallaci.
Servendosi di sondaggi d’opinione a largo raggio, integrati da interpretazioni socio-culturali e storiche, Fabrizio Battistelli traccia un quadro sintetico, completo, e gradevolmente leggibile, che fa giustizia di molti luoghi comuni che a volte gli stessi italiani hanno concorso a creare per ironica reazione alle farneticazioni interessate dei soliti “armiamoci e partite”.
In realtà, rileva Battistelli, gli italiani della guerra hanno una visione abbastanza precisa, l’hanno conosciuta bene nel passato, l’hanno fatta spontaneamente quando hanno ritenuto che fosse giusto (vedi la Resistenza), ma di sicuro non la amano.
Il loro “pacifismo ragionato” è tessuto di coerenza, e anche di diffidenza di fronte a pericolose scorciatoie della politica, interna e internazionale.
Fabrizio Battistelli
GLI ITALIANI E LA GUERRA
Carocci ed.
pagg. 190 L 18,50


Il delirio di Ulisse
L’autore (che vive a Roma dove svolge attività professionale e di ricerca nel campo dell’architettura) con questo volume di racconti mira a generare una stimolante condizione di “attrito intellettuale”.
I racconti si muovono in una “dimensione altra” dove la memoria è un primo piano e un vissuto ormai passato, ritorna e rivive in forme ed aspetti mutati.
Ma i racconti procedono anche in una “dimensione oltre”, dove la vita, il male di vivere governato dalla ragione, è condizionato dall’altrove, da fattori di cui spesso non si ha consapevolezza.
Questa è la prima opera narrativa dell’autore che ha già pubblicato saggi di critica architettonica oltreché numerosi articoli su pubblicazioni specializzate.
Cesare De Sessa
IL DELIRIO DI ULISSE
Manni ed.
pagg. 124 L 11,00


Non stalinista
La storia del Partito Comunista é incompleta: molto, del periodo in cui Ruggero Grieco (padre dell’Autore del volume) ne è stato segretario, ossia dalla seconda metà del 1934 alla primavera del 1938, viene ignorato o liquidato in poche pagine. Togliatti ha occultato gran parte delle carte di quel tempo, timoroso, forse, della popolarità che Ruggero Grieco aveva acquistato negli ambienti dell’antifascismo italiano, tra i quali era stimato anche per essersi fatto promotore di un “patto d’azione” fra Pci e Psi. I documenti d’archivio di quegli anni sono tuttora “riservati”. Ma molto è stato possibile portare alla luce. Le carte del Comintern, contenute nel libro, sono rivelatrici e vengono pubblicate per la prima volta.
Bruno Grieco
UN PARTITO NON STALINISTA
Marsilio ed.
pagg. 343 L 17,00


Un fascista alle Ardeatine
Aldo Finzi, volontario della Prima guerra mondiale, aviatore coraggiosissimo. Corridore motociclista spericolato, presidente del Coni e poi sottosegretario all’Interno. Nel 1924, con il ministro dell’Interno De Bono, fu travolto dall’omicidio di Giacomo Matteotti: tutti e due furono rimossi da Mussolini. Lasciata la scena politica si ritirò vicino Roma. Internato perché contrario alla guerra, dopo l’8 settembre 1943 appoggiò le formazioni partigiane; arrestato dai tedeschi nel 1944, fu rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli. Dopo l’attentato di via Rasella, finì nella lista dei condannati a morte di Kappler e il 23 marzo 1944 fu trucidato alle Fosse Ardeatine.
G. B. Padiglione D. Carafòli
IL FASCISTA UCCISO ALLE FOSSE ARDEATINE
Mursia ed.
pagg. 297 L 16,30


Il corpo umano
Questo volume raccoglie i materiali presentati al convegno intitolato “Corpo esibito, corpo violato, corpo donato, corpo venduto” promosso dall’Università di Roma Tor Vergata e dalla Lumsa nel gennaio del 2002. Esso fa seguito ad una serie di convegni, tutti incentrati sul corpo e sulle valenze giuridiche, e promossi tutti dagli stessi Atenei, che hanno cercato di forzare il riduzionismo prospettico che troppo spesso caratterizza la scienza del diritto. Progetto ambizioso, forse, ma valutando serenamente gli sforzi di tutti coloro che hanno contribuito a realizzarlo, è possibile dichiararsi soddisfatti. Il volume è offerto “alla curiosità e soprattutto alla benevolenza dei lettori”, come afferma nell’introduzione lo stesso D’Agostino.
Francesco D’Agostino (a cura di)
CORPO ESIBITO, CORPO VIOLATO, CORPO VENDUTO, CORPO DONATO
Giuffré ed.
pagg. 221 L 18,00




Un mystery egiziano
Qualcuno, o qualcosa sta uccidendo uomini e donne innocenti, la notte, per le strade della città reale di Menfi. I cittadini, terrorizzati, credono che sia opera di Ammit, la Divoratrice di anime, la più terribile entità tra le divinità egizie, preposta alla distruzione dello spirito dei defunti condannati dal Tribunale di Osiride. Impegnato nei primi passi nell’indagine sulla morte di Nefertiti, persino il principe Meren, Occhi e Orecchie del faraone Tutankhamon, è sconvolto dalla sequenza di crimini, le cui vittime sembrano avere in comune soltanto la ferocia con cui sono state uccise. È proprio la Divoratrice, tornata dall’aldilà per punire la corruzione del regno? O una verità molto più terrena si cela dietro tanto orrore?
Lynda S. Robinson
LA DIVORATRICE DI ANIME
Tea ed.
pagg. 292 L 7,80

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