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marzo / aprile/2004 - Laboratorio
Laboratorio
I commissariati di Roma
di

Il Siulp provinciale di Roma ritiene non più procrastinabile rappresentare formalmente ai vertici della questura lo stato di gravissimo disagio degli operatori di Polizia in forza nei commissariati della Capitale.
Non senza rammarico è necessario constatare che tutti i commissariati non riescono più a svolgere le loro funzioni istituzionali, ma sono costretti ed utilizzati quali esclusivi sebatoi cui attingere quotidianamente personale per i servizi più disparati.
Appare necessario informare l’opinione pubblica che non è la mancanza di professionalità, né di impegno o di abnegazione dei lavoratori di Polizia la causa evidente dell’impotenza e dei fallimenti operativi che ha facilitato la crescita oltremisura, come dimostrano inequivocabilmente i recenti dati Istat, di una realtà criminale sempre più aggressiva.
Non è certo un segreto che i commissariati riescano a malapena a gestire sé stessi senza essere in grado di svolgere non solo alcuna attività investigativa, ma neppure una costante attività di prevenzione, essendo l’unica Volante dei citati Uffici distolta per innumerevoli esigenze.
In un recente studio effettuato dal Siulp è emerso che un medio commissariato di Polizia, per poter svolgere al minimo le indispensabili attività istituzionali, con esclusione quindi dei servizi di piantonamento, necessita di 92/95 operatori.
La matematica o meglio, in questo caso, l’aritmetica non è un’opinione, e la contabilizzazione numerica degli indicati Uffici è ferma agli anni Ottanta, quando le esigenze erano assolutamente diverse da quelle e le turnazioni nell’impiego del personale erano di stampo militare, cosicché, rispetto ad oggi, duplicavano la disponibilità degli stessi operatori. Tale realtà è a tutti ben nota, meno, si deve ritenere, ad alcuni dirigenti che, impegnati a soddisfare sempre e comunque le superiori istanze, ritengono che il fattore numerico sia assolutamente indipendente e marginale, sino a scomparire come nei famosi paradossi di Zenone.
Così come appaiono, dobbiamo ritenere marginali e non cogenti, sempre per tali solerti funzionari, le disposizioni contrattuali convenute e poste a presidio dei diritti dei lavoratori.
Chi vive negli indicati Uffici di Polizia sa bene come vengano aggirate le norme sui cambi turno (volontario, a rischiesta del dipendente) o come si svolgono i doppi o tripli turni non riportati sui fogli di servizio e poi corrisposti come straordinario emergente, così come emergenti e contingenti vengono sovente configurati anche i servizi relativi alle manifestazioni sportive o di altra simile manifestazione, pubblicizzate e preannunciate ben prima dei tre giorni richiesti dalla norma.
Non è certo, né questa vuole esserlo, la solita guerra tra poveri, ma questa organizzazione sindacale non può certo restare inerte dinanzi a cotanto disastro e, in primo luogo, ci chiediamo se si è a conoscenza che solo l’organico dell’Ufficio di Gabinetto è di 180 persone! (Tre commissariati di mediedimensioni). E che troppi funzionari della questura hanno in personale disposizione una autovettura e due autisti diversamente qualificati, per essere accompagnati nel tragitto casa ufficio e ritorno, quando le norme vigenti prevedono che tale beneficio non sia di loro pertinenza. Questo sindacato non può più, in presenza dell’attuale collasso istituzionale, chiudere gli occhi e far finta di nulla come nella nota metafora delle tre scimmiette, in cui nessuno poi è in grado di percepire complessivamente la realtà.
È pertanto necessario invertire l’attuale rotta così da permettere agli operatori di vera prossimità di svolgere quei compiti che hanno scelto di adempiere a favore della comunità e dei cittadini.
Per tali motivi e nostro malgrado, la scrivente organizzazione sindacale è costretta ad assumere tutte le iniziative affinché ognuno, secondo le rispettive responsabilità, sia chiamato a rendere conto del proprio operato sia all’opinione pubblica sia alle competenti Autorità che istituzionalmente hanno il compito di vigilare per una reale funzionalità delle istituzioni stesse.
Gianni Ciotti
Segretario Prov. Siulp - Roma

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