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ottobre/2002 - Interviste
Polizie Europee - Regno Unito
La struttura di sicurezza
di

La prima Forza di polizia controllata a livello centrale viene costituita a Londra del 1829, a seguito della legge per lo sviluppo della Polizia metropolitana “Metropolitan Police development act”. In seguito, molte altre città e province costituiscono i loro Corpi di Polizia metropolitana, i cui compiti erano prevalentemente concentrati nel controllo appiedato del territorio.
Il Police act del 1964 rappresenta, nella storia della Polizia britannica, un momento importante di riorganizzazione delle strutture di Polizia, in particolare per la consistente riduzione del numero di Forze di polizia. Nel 1966, il numero di Corpi al di fuori della città di Londra fu ridotto da 117 a 49 e successivamente, con il “Local government act” del 1972, a 41.
Il Police act (1964) ridefinì anche le funzione dell’Home secretary delle autorità locali di Polizia e del Chief constable. In questo sistema di “gestione tripartita”, il Chief constable ha funzioni di “direzione e controllo” delle Forze di polizia, le autorità di Polizia sono responsabili per il mantenimento di livelli di efficienza e di adeguatezza del funzionamento dei Corpi e l’Home secretary ha una varietà di compiti di supervisione generale e di coordinamento delle varie funzioni, compresa quella della promozione dell’efficienza di Polizia. Nei primi anni ’80 i temi dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione di Polizia divennero dominanti. Furono sviluppati nuovi sistemi ed incorporati principi imprenditoriali.
Dopo un periodo di difficoltà della Polizia, crebbe l’attenzione rispetto agli standard del servizio pubblico e l’idea di una Polizia “servizio” piuttosto che di una Polizia “forza”. Nel 1990 venne emanato lo “Statement of common purpose and value”, che indirizza il coinvolgimento della Polizia verso i bisogni del pubblico e verso un approccio nell’attività di Polizia più orientato al “cliente”.
Con la crescita del servizio di Polizia, emergono funzioni specializzate, tra cui la più recente è lo sviluppo del “National criminal intelligence service”. Si tratta di un servizio che prevede 5 uffici regionali dedicati allo sviluppo di una strategia di intelligence nella lotta contro i reati più sofisticati. Il Ncis fu istituito nel 1991 e trovò una specifica disciplina e l’autonomia del governo centrale attraverso il Police act del 1997.
Ogni stabile Forza di polizia è retta, in Inghilterra e Galles, da un’autorità di Polizia. Fuori Londra, le autorità comprendono consiglieri locali e magistrati e, in seguito al “Police and magistrates’ courts acr” del 1994, anche alcuni membri indipendenti. A Londra, prima del 2000, l’autorità per il Metropolitan police service era l’Homme Secretary. Nel 1999 però, il Greater London authority act creò per Londra una nuova autorità di Polizia, la Metropolitan police authority, che comprende 12 membri della nuova London Assembly, 4 magistrati e 7 indipendenti. L’autorità per la City of London police è un comitato della Corporation of London e comprende consiglieri e magistrati.
Le autorità di Polizia sono finanziate da fondi del governo centrale e da una quota delle tasse comunali. Sottoposte all’approvazione dell’Home secretary ed ai regolamenti, le autorità di Polizia nominano il Chief constable. In Inghilterra e Galles, il Chief constable è responsabile delle pubblicazioni annuali dei piani di Polizia e dei rapporti annuali, della pianificazione locale degli obiettivi, della gestione del budget e della riscossione dei tributi. L’Home secretary è responsabile per l’organizzazione, l’amministrazione e l’esecuzione del servizio di Polizia. Questo ruolo comprende l’emanazione di regolamenti su temi quali disciplina, orari, doveri, paga, permessi, ecc.
Tutte le Forze di polizia sono sottoposte all’ispezione degli “Hm inspectors of constabulary”, i cui rapporti sono consegnati all’Home secretary e pubblicati. Da oltre un secolo gli Hmic sono stati incaricati di esaminare e migliorare l’efficienza del servizio di Polizia in Inghilterra e Galles. L’Home secretary, inoltre, presenta davanti al Parlamento una dichiarazione chiara su doveri e responsabilità cui gli ispettori sono attesi. Gli ispettori sono nominati dalla Corona, su raccomandazione del Segretario di Stato.
I reati commessi in treni e stazioni sono di competenza della British transport Police. Esiste inoltre una serie di Forze, quali la Royal parks Police, i cui agenti hanno delimitati poteri territoriali.
Nel febbraio 1999, sir William Macpherson pubblica un documento, la “Stephen Lawrence inquiry”, circa sei anni dopo l’omicidio razzista di Stephen Lawrence, per il quale nessuno era stato condannato. Il rapporto arriva alla conclusione che il Metropolitan Police service aveva commesso errori fondamentali nell’investigazione di questo caso, dovuti in parte ad una forma di razzismo istituzionale. Il razzismo istituzionale viene definito in questa occasione come il “collettivo fallimento di un organismo incaricato di fornire alle persone un servizio appropriato e professionale, in ragione del loro colore, della loro cultura o delle loro origini etniche”. Si definisce inoltre come incidente razzista “ogni incidente che venga percepito come razzista dalla vittima o da qualsiasi altra persona”. Il rapporto presenta una serie di raccomandazioni per un cambiamento all’interno di tutti i servizi di Polizia, allo scopo di eliminare il razzismo istituzionale e di “aumentare il credito e la fiducia nella Polizia tra le comunità di minoranze etniche”. Il rapporto ha prodotto implicazioni ancora in atto per la Polizia e le sue relazioni con le comunità da essa servite.
Ogni Forza di polizia ha anche una “Special constabulary”, una forza volontaria part-time. Agenti speciali hanno pieni poteri di Polizia all’interno del territorio assegnato alla propria forza ed assicurano, quando richiesto, i regolari servizi di routine degli agenti di Polizia ordinari, permettendogli dunque di intervenire nelle emergenze. Alla fine del marzo 1999, si contavano 16.484 agenti speciali in servizio.

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