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ottobre/2002 - Interviste
Informatica
Siti web a confronto
di Michele Carlo Marino

Negli anni Novanta il Federal Bureau of Investigation, meglio noto come Fbi, istituì una “finestra” Internet per far conoscere ai cittadini i servizi offerti. Anche la Polizia di Stato italiana ha istituito da tempo pagine web assai articolate ed utili

Negli ultimi anni, in particolare nell’ultimo decennio del secolo scorso, le pubbliche amministrazioni, inizialmente statunitensi, e successivamente di tutti i paesi industrializzati, hanno preso coscienza della necessità di avere una propria “finestra” in Internet e delle grandi possibilità offerte da questo nuovo mezzo per far conoscere ai cittadini i servizi offerti.
Ovviamente, per ragioni innanzitutto cronologiche, al giorno d’oggi il modello per un sito web, sia esso di una società commerciale, di un ente di ricerca o di un ente pubblico, non può che provenire dagli Usa, ma anche i siti nazionali possono riservare alcune piacevoli (ed ancora poco conosciute al grande pubblico) sorprese. Uno tra questi è il sito della Polizia di Stato.
Per quanto riguarda le Forze dell’ordine, il modello offerto è quello delle pagine web del Federal Bureau of Investigation, meglio noto con l’acronimo Fbi. Esso non è esattamente l’equivalente della Polizia di Stato italiana, ma è l’ente federale, dunque con giurisdizione sull’intero territorio statunitense, ad essa assimilabile.
Prima dunque di analizzare il sito web della Polizia nazionale, varrà la pena di fare una rapida descrizione delle pagine in Internet del Bureau americano, nella versione dell’estate 2002. Infatti la pagina web dell’Fbi negli ultimi due anni ha cambiato radicalmente aspetto grafico almeno tre volte, l’ultima delle quali all’indomani degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001, che hanno causato una grave crisi all’interno dell’ente.
All’indirizzo http://www.fbi.gov si accede al sito web del Federal Bureau of Investigation.
La home-page si presenta con un corpo che varia giornalmente (come per voler richiamare una newsletter) circondato da una serie di link fissi, che permettono di accedere alle varie sezioni del sito stesso. Queste ultime sono pressoché costanti, malgrado i cambiamenti grafici, e comprendono i principali argomenti che possono interessare i cittadini riguardo all’attività del Federal Bureau of Investigation:
- i Most Wanted, forse la più famosa tra le sezioni, dove sono consultabili le immagini dei dieci principali ricercati dalla giustizia statunitense, corredate delle informazioni disponibili e degli indirizzi a cui rivolgersi se si hanno informazioni su alcuni di essi. Queste pagine ricercano una concreta interazione tra i cittadini e l’ente, anche se in alcuni casi tale collaborazione appare più teorica che pratica. È ad esempio improbabile che privati cittadini Usa siano in grado di fornire informazioni utili alla cattura di Osama Bin Laden, primo della lista dei ricercati.
- La sezione dedicata alla lotta contro il terrorismo, dove sono consultabili i profili di un gran numero di ricercati per attività terroristica contro gli Stati Uniti d’America, nonché le notizie sullo svolgimento delle indagini.
- Le pagine dedicate alla possibilità di impiego presso il Bureau. Si tratta di concrete offerte di lavoro in tutte le possibili posizioni: agenti speciali, personale tecnico o semplici stage.
- Una sala stampa virtuale, dove sono raccolti, oltre ad una completa rassegna stampa sull’attività dell’ente, tutti gli interventi (scritti o anche trasmessi) del direttore Robert S. Mueller III.
- Le pagine dedicate alla famiglia, dove è consultabile un’ampia serie di documenti utili alla tutela dei minori, come una guida ad un corretto utilizzo di Internet per i più giovani. Sono inoltre ospitate in questa sezione le pagine dedicate ai bambini stessi, che contengono giochi interattivi, concorsi letterari ed altro.
- Pagine dedicate a programmi portati avanti dal Federal Bureau of Investigation in collaborazione con altre agenzie governative statunitensi, come ad esempio il programma Internet Fraud Complaint Center (Ifcc) in collaborazione con il National White Collar Crime Center.
- Una biblioteca virtuale, dove sono a disposizione degli utenti del sito web moltissimi documenti di vario genere. Sono ad esempio consultabili on-line diverse pubblicazioni, periodiche e non, prodotte dall’Fbi stesso, oppure pagine sulla storia dell’ente, o ancora un gran numero di documenti (riprodotti in formato conforme all’originale) riguardanti le più famose investigazioni passate (ad esempio il caso Bonnie & Clyde). Tali documenti sono inseriti nella sezione dedicata al Freedom of Information Act, la norma statunitense sul diritto all’accesso ai documenti pubblici.
- Le pagine informative sulla struttura del Federal Bureau of Investigation, dall’organigramma alla famosa accademia di Quantico (Virginia) dove vengono addestrati gli agenti speciali, trattando anche di argomenti come gli appalti disponibili per “fare affari” con l’ente.
- Ultima sezione raggiungibile è quella che ospita un motore di ricerca interno, che consente di trovare rapidamente un argomento all’interno dell’intero sito.
Un’ultima annotazione riguarda la presenza di link per le pagine web di altre agenzie, come il Dipartimento della Giustizia Usa (ente da cui dipende il Bureau) o con il National Center for Missing & Exploited Children.
Questa è in breve la descrizione del sito web dell’Fbi, modello di paragone per le pagine web della Polizia di Stato italiana, all’indirizzo http://www.poliziadistato.it.
La home-page si apre con una animazione di presentazione comprensiva di audio, ma è offerta la possibilità di saltare tale introduzione. Dopo l’animazione la pagina si presenta con un corpo centrale dove sono presenti le presentazioni dei principali argomenti trattati negli ultimi giorni, simulando dunque anche in questo caso l’immagine di una newsletter.
Alla destra del corpo della pagina si trovano gli accessi alle principali sezioni del sito:
- i servizi per i cittadini, dove si possono trovare informazioni sui concorsi per entrare in Polizia, notizie sulle procedure per ottenere il passaporto e licenze varie o per presentare denunce ed esposti. Vi sono inoltre una sezione contenente modulistica per presentare varie domande (servizio particolarmente utile a semplificare la vita dei cittadini), una sezione dedicata agli stranieri residenti sul territorio nazionale ed una dedicata ai più piccoli tra gli utenti del sito che, similmente alle pagine del Federal Bureau of Investigation, contiene giochi interattivi, consigli dedicati a piccoli e grandi e concorsi vari.
- Una specie di sala stampa virtuale, all’interno della quale sono disponibili moltissimi dati statistici sull’attività del Corpo, documentazione varia (come ad esempio i testi normativi riguardanti le Forze dell’ordine), comunicati stampa e link alle pagine degli enti istituzionali, dei Ministeri e di altri enti statali, nonché agli enti di ricerca, alle Polizie europee e a quelle mondiali, in particolare nordamericane.
- Una sezione dedicata ad una serie di banche dati consultabili dagli utenti del sito. Vi sono le foto dei più pericolosi latitanti, perché i cittadini possano fornire informazioni utili alla loro cattura. Da sottolineare come, a differenza di quanto avviene nel sito dell’Fbi, in Italia non è possibile offrire ricompense in denaro per la collaborazione alla cattura di un ricercato, quindi mancano le “taglie” sui latitanti nostrani. In questa sezione è anche presente un link alla versione italiana del National Center for Missing & Exploited Children, all’indirizzo http://www.bambiniscomparsi.it . Le banche dati vere e proprie sono invece quelle riguardanti le targhe delle automobili rubate ed i numeri di serie di banconote false e documenti rubati o smarriti. Sull’utilità concreta di questi servizi si tornerà in conclusione del presente lavoro.
- La sezione dedicata alle “Faq”, le frequently asked questions (domande poste più frequentemente). Si tratta di una serie di domande tra le più comuni che possano venir poste sulla Polizia di Stato e la sua attività, con la relativa risposta. Esse sono divise per argomenti principali: amministrativa, armi, banche dati, concorsi, Internet, passaporto, pedofilia, scientifica, stradale, stranieri.
- La sezione dedicata alla struttura amministrativa ed operativa della Polizia di Stato, con pagine dedicate alla storia del Corpo, all’organigramma direttivo ed al personale in servizio, comprendendo anche dati statistici, come la composizione per sessi dei ruoli dei funzionari di Polizia.
- Una sezione dedicata alle varie questure sparse sul territorio, con orari ed informazioni pratiche su ciascuna di esse.
- L’ultima delle sezioni è dedicata al personale di Polizia, fornendo informazioni sulle possibilità, convenzioni e iniziative rivolte al personale della Polizia di Stato o ai loro familiari.
Sulla sinistra dello schermo si trovano i collegamenti ad altri servizi, più specifici e raggiungibili nella maggior parte dei casi anche tramite le sezioni principali analizzate in precedenza:
- un indirizzo dove fare segnalazioni, ma non denunce, querele o altri atti ufficiali, che devono essere fatti nelle modalità previste dalla legge.
- Una rassegna stampa, consultabile on-line o scaricabile sul proprio personalcomputer.
- Una sezione speciale dedicata alla lotta alla pedofilia, con consigli ed informazioni utili a combattere questa piaga moderna.
- Una raccolta degli argomenti che sono stati trattati negli ultimi tempi nel corpo centrale della pagina.
- Una agenda dei principali avvenimenti pubblici che vedranno protagonista la Polizia di Stato a vario titolo.
- Collegamenti alle pagine di settori particolari del Corpo, come la Polizia Stradale, la Polizia scientifica o i gruppi sportivi delle “Fiamme Oro”.
- Una pagina, chiamata “live” che fornisce un accesso rapido agli argomenti ritenuti più interessanti contenuti nel sito, fornendo una guida dunque alla consultazione e facendo le funzioni del motore di ricerca incluso nel sito del Federal Bureau of Investigation, anche se oggettivamente la pagina italiana appare più orientata a fornire una guida ai più giovani tra gli utenti.
- Gli ultimi collegamenti riguardano le pagine specificamente dedicate ai bambini, che come è stato detto sono raggiungibili anche attraverso i link principali, ma che in questo collegamento risaltano in maniera particolare grazie ad un logo accattivante, il sito della rivista ufficiale “Polizia Moderna”, il calendario ufficiale della Polizia di Stato ed infine il link ad un curioso servizio, fornito in collaborazione con un noto portale Internet italiano, Kataweb, che, all’indirizzo http://www.sicurincitta.it , fornisce una serie di notizie riguardanti i servizi forniti dalle Forze dell’ordine ed altre notizie, come previsioni meteo o mappe cittadine, forniti dal portale consociato.
Completano il sito due link alle pagine del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno ed al sito del ministero stesso.
Questa breve presentazione del sito web della Polizia di Stato, e del presunto modello statunitense Fbi, oltre che fornire una guida ad un complesso molto ampio di pagine ricche di informazioni utili per funzionari di pubblica sicurezza, cittadini di tutte le età e stranieri, mira a rendere evidente come, anche nel campo dei nuovi media, non è più necessario guardare solo a realtà lontane da noi, come gli Stati Uniti, ma che anche in Italia si possono trovare esempi di servizi offerti on-line ai cittadini.
Le pagine in Internet della Polizia italiana offrono, come è stato evidenziato, tutti i servizi e le informazioni presenti in quelle del Federal Bureau of Investigation, fornendo inoltre dei servizi di una grandissima utilità per la vita di tutti i giorni dei cittadini, come le banche dati dei numeri di targa delle auto rubate e dei numeri di serie di banconote contraffatte e documenti rubati o smarriti, oppure la modulistica per le varie richieste, facilitando così realmente chi deve avere a che fare tutti i giorni con questi problemi.
Per concludere dunque, a prescindere dalle considerazioni espresse precedentemente, l’auspicio di chi scrive è che questo utile strumento offerto a chiunque abbia la possibilità di accedere alla rete Internet (sempre di più anche in Italia, fortunatamente), venga utilizzato ed apprezzato dal maggior numero possibile di persone.

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