Celebrato a Roma il 150º anniversario della Polizia di Stato alla presenza di Ciampi, di Scajola e delle alte cariche dello Stato. Il discorso del Ministro dell’Interno. Le medaglie d’oro alla memoria e le altre ricompense individuali. Per tre giorni, in piazza del Popolo, le auto storiche della Ps, l’esibizione dei campioni delle “Fiamme Oro” e del gruppo cinofili, il concerto della fanfara del Reparto a cavallo
Grande festa a Roma, sul piazzale del Pincio e nella sottostante piazza del Popolo per un compleanno di riguardo: quello della Polizia di Stato che ha compiuto, appunto, ben un secolo e mezzo di vita “vicini alla gente”, come ha sottolineato il motto che caratterizzava questa ricorrenza.
Insieme al ministro dell’Interno Scajola c’era il Capo dello Stato Ciampi, il presidente del Senato Pera, il Capo del governo Berlusconi, il vicepresidente del Consiglio Fini, i ministri della Difesa Martino, dei Rapporti con il Parlamento Giovanardi, della Giustizia Castelli, delle Comunicazioni Gasparri, delle Politiche Comunitarie Buttiglione; c’era anche l’ex Capo dello Stato Scalfaro e il senatore a vita Andreotti.
Ciampi non ha preso la parola ma è stato diffuso un suo messaggio in cui sottolinea la gravità della situazione internazionale, per cui “il bene della sicurezza assurge ad una posizione sempre più elevata nella scala dei valori, in un contesto caratterizzato da eventi di inaudita gravità, come l’attacco alle Torri Gemelle di New York e l’aspro conflitto in corso nel Medio Oriente”.
Il Capo dello Stato, nel suo indirizzo, ha anche sottolineato come “in un rinnovato allarme interno”, l’alta professionalità della Polizia di Stato deve inserirsi con incisività per garantire la pacifica convivenza civile. Anche il premier Berlusconi ha tenuto ad esprimere la sua gratitudine alla Polizia di Stato per l’impegno profuso e per i gravi rischi che ha dovuto sopportare.
Del forte impegno della Polizia per quanto attiene il terrorismo, ha ampiamente trattato il ministro Scajola nel suo intervento: “Oggi - ha tenuto a sottolineare Scajola - la missione di garanzia delle libertà e dei diritti previsti dalla Costituzione della Repubblica, nobilita il lavoro dei funzionari, degli Ispettori, dei Sovrintendenti, degli Assistenti e degli Agenti della Polizia di Stato, diretti con passione e competenza dai Questori e dai vertici centrali sotto la guida ferma del Capo della Polizia De Gennaro”. “Non si può nascondere - ha proseguito il ministro dell’Interno - che la ripresa del terrorismo interno, unita con le preoccupazioni che dopo l’11 settembre dello scorso anno hanno disegnato scenari drammatici, pone interrogativi sui rischi che minacciano il Paese. L’intento del terrorismo è quello di sempre: scardinare l’impalcatura democratica dello Stato, indebolire la credibilità delle istituzioni, ribadire i principi di una rivoluzione, tanto folle tanto violenta e sanguinaria”.
“Ci troviamo di fronte - ha notato ancora l’on. Scajola - ad una nuova stagione di lotta contro un nemico che ci impegnerà in uno scontro lungo e difficile, prolungato nel tempo. Ma il terrorismo non vincerà, anche per l’impegno totale delle Forze dell’ordine. La risposta dello Stato sarà netta. Lo è stata in passato, lo è oggi, lo sarà nel futuro. Occorrono freddezza, capacità di analisi e di reazione. La sicurezza, infatti, è priorità essenziale dell’azione di governo... È un patrimonio da condividere con tutte le forze sane della società civile e del mondo del lavoro, con le istituzioni locali e regionali, con le autonomie funzionali e con tutte le espressioni della cittadinanza attiva, sviluppando ancor di più la cooperazione europea e internazionale, raccogliendo la sfida dell’innovazione e delle più moderne tecnologie”.
Rivolgendosi più direttamente al personale della Polizia di Stato, il Ministro ha così proseguito: “Conosco le difficoltà che le donne e gli uomini della Polizia di Stato incontrano nel loro pesante servizio quotidiano e sono consapevole che a tali sacrifici non corrisponde ancora un adeguato riconoscimento economico. In questo vi è stato e vi sarà il forte impegno del governo e mio personale acché nell’imminente rinnovo del contratto di lavoro, in armonia con le richieste delle organizzazioni sindacali che svolgono una incessante ed apprezzata azione di stimolo e collaborazione, possano essere raggiunti nuovi traguardi gratificanti per tutti gli operatori”.
L’on. Scajola ha così concluso il suo intervento: “Donne e uomini della Polizia di Stato, vi rinnovo il mio grazie e quello del governo che vi prego di voler estendere alle vostre famiglie e ai vostri figli, perché si sentano anche loro fieri come voi di questi 150 anni di storia e di servizio alle istituzioni”.
Nel corso della cerimonia romana, momenti di particolare commozione hanno pervaso gli astanti quando il Capo dello Stato ha consegnato, fra le altre, le due medaglie d’oro alla memoria ai familiari del vicesovrintendente Giuseppe Ronca della Polizia Stradale (travolto ed ucciso da un camion mentre stava effettuando un controllo di una vettura, in pronvincia di Foggia) e ai congiunti dell’assistente Luca Benincasa, anch’egli della Stradale, ucciso in servizio in provincia di Perugia, da alcuni rapinatori che tentava invano di fermare con la vettura di servizio.
Infine una notazione di carattere sindacale: il Siulp di Pesaro e quello di Asti, come pure l’Usp (Unione Sindacale di Polizia) e l’Anfp (Associazione Nazionale Funzionari di Polizia) non hanno voluto partecipare alla festa della Polizia, motivando il loro gesto con opportuni comunicati.
Sempre a Roma, nelle due giornate successive alla festa della Polizia, in piazza del Popolo sono state presentate le divise e le attrezzature storiche della Polizia.
Cittadini e poliziotti anziani hanno guardato con ammirazione le Alfa Romeo Giulia 1600 , 1900 e 2000 sprint schierate al centro della piazza.
Auto che hanno fatto la storia della Polizia su strada, usate dalla squadra mobile fra gli anni Sessanta e Settanta, insieme con la Ferrari 250/GTE, la mitica vettura guidata dal maresciallo Spatafora: un personaggio, questo, che unitamente al maresciallo Serafinelli e alla Guardia Campo, hanno dato filo da torcere alla criminalità di quegli anni che, in quanto a violenza e a ferocia, non aveva nulla da invidiare a quella dei nostri giorni.
BOX-1
I Capi della Polizia dal 1878
Luigi BERTI dal 16 maggio 1878 al 16 dicembre 1878
Ferdinando RAMOGNINI dal 16 gennaio 1879 al 14 ottobre 1879
Giovanni BOLIS dal 14 agosto 1879 al 31 dicembre 1883
Ottavio LOVERA DI MARIA dal 31 dicembre 1883 al 29 ottobre 1885
Bartolomeo CASALIS dal 29 ottobre 1885 al 16 aprile 1887
Luigi BERTI dal 10 luglio 1887 al 29 ottobre 1890
Ferdinando RAMOGNINI dal 1 dicembre 1890 al 1 ottobre 1893
Giuseppe SENSALES dal 1 ottobre 1893 al 7 aprile 1896
Giovanni ALFAZIO dal 7 aprile 1896 al 1 agosto 1898
Francesco LEONARDI dal 1 agosto 1898 al 23 febbraio 1911
Giacomo VIGLIANI dal 1 febbraio 1911 al 29 settembre 1917
Giuseppe SORGE dal 29 settembre 1917 al 10 marzo 1919
Riccardo ZOCCOLETTI dal 10 marzo 1919 al 1 luglio 1919
Vincenzo QUARANTA dal 1 luglio 1919 al 19 giugno 1920
Giacomo VIGLIANI dal 19 giugno 1920 al 14 luglio 1921
Corrado BONFANTI LINARES dal 14 luglio 1921 al 1 marzo 1922
Giacomo VIGLIANI dal 2 marzo 1922 al 7 agosto 1922
Raffaele GASBARRI dal 8 agosto 1922 al 11 settembre 1922
Emilio DE BONO dal 11 novembre 1922 al 16 giugno 1924
Francesco CRISPO-MONCADA dal 17 giugno 1924 al 11 settembre 1926
Arturo BOCCHINI dal 12 settembre 1926 al 20 novembre 1940
Carmine SENISE dal 20 novembre 1940 al 15 aprile 1943
Renzo CHIERICI (gen. MVSN) dal 16 aprile 1943 al 25 luglio 1943
Carmine SENISE dal 26 luglio 1943 al 23 settembre 1943
Tullio TAMBURINI (MVSN) dal 1 ottobre 1943 all’aprile 1944 (*)
Eugenio CERRUTI (MVSN) dall’aprile 1944 all’ottobre 1944 (*)
Renzo MONTAGNA dal 6 ottobre 1944 al 25 aprile 1945
Giuseppe SOLIMENA (Regg.) dal 15 aprile 1944 al 15 agosto 1944
Luigi FERRARI dal 16 agosto 1944 al 12 settembre 1948
Giovanni D’ANTONI dal 12 settembre 1948 al 20 settembre 1952
Tommaso PAVONE dal 20 settembre 1952 al 11 marzo 1954
Giovanni CARCATERRA dal 22 marzo 1954 al 10 ottobre 1960
Angelo VICARI dal 10 ottobre 1960 al 28 gennaio 1973
Efisio ZONDA-LOY dal 2 febbraio 1973 al 4 giugno 1975
Giorgio MENICHINI dal 5 giugno 1975 al 19 novembre 1976
Giuseppe PARLATO dal 20 novembre 1976 al 19 gennaio 1979
Giovanni R. CORONAS dal 19 gennaio 1979 al 27 aprile 1984
Giuseppe PORPORA dal 27 aprile 1984 al 22 gennaio 1987
Vincenzo PARISI dal 22 gennaio 1987 al 27 agosto 1994
Fernando MASONE dal 27 agosto 1994 al 31 maggio 2000
Gianni DE GENNARO dal 1 giugno 2000
(*) Repubblica Sociale Italiana
BOX-2
Le cifre di un anno
Lotta alla criminalità
6 milioni e mezzo di chiamate al 113 nello scorso anno. 6.328 interventi al giorno (uno ogni 14 secondi) per 215mila furti e rapine e 482 omicidi. 43mila persone arrestate e 151mila denunciate.
Lotta al terrorismo
13 arresti e 153 perquisizioni dopo l’attentato alle Torri di New York. 49 arresti e 477 denunce dopo il delitto D’Antona; 13 arresti nell’ambito dell’eversione di destra; 112 arresti per violenze negli stadi.
Lotta alla droga
Circa 34mila persone arrestate e denunciate in oltre 21mila operazioni antidroga. Sequestrati 57mila chili di stupefacenti (con un incremento del 13,47% rispetto all’anno 2000.
Altre attività
117mila incidenti rilevati dalla Polstrada. 133 clandestini allontanati dalla Polfrontiera. Oltre 26mila siti Internet controllati dalla Polizia Telematica
BOX-3
Il medagliere individuale
Medaglie d’oro al valor militare 15
Medaglie d’argento al valor militare 979
Medaglie di bronzo al valor militare 2.256
Croci al valor militare 1.969
Medaglie d’oro al valor civile 166
Medaglie d’argento al valor civile 922
Medaglie di bronzo al valor civile 2.000
Medaglie d’oro al merito civile 5
Medaglie d’argento al merito civile 17
Medaglie di bronzo al merito civile 31
Medaglie d’argento di benemerenza marinara 10
Medaglie di bronzo di benemerenza marinara 12
Attestati di pubblica benemerenza 4.137
BOX-4
I caduti
(dal 1943 al marzo 2002)
Morti in servizio 1.894
Feriti 79.380
Invalidi (rif.) 15.195
BOX-5
Ricompense ed onoreficenze del 2002
Ventitré medaglie d’argento al valor civile:
al Vicequestore Aggiunto Cesareo, agli Ispettori Attanasio, Del Treste, Grassi e Persico. Ai Sovrintendenti Campaniello, Ciocca, Luznik. Al Vicesovrintendente Spreca. Agli Assistenti Martin, Parcarola, Solieri. Agli Agenti Scelti Bucci, Luperto, Paesani, Pignanelli, Romano. Agli Agenti Acquavica, Di Marzo, Iagatti, Lucarini, Trombino. All’Assistente in quiescenza Giovarruscio.
Cinque medaglie d’argento al merito civile:
all’Ispettore Amelio, al Vicesovrintendente Patacca, all’Assistente Capo Silvestre, all’Assistente Paezano, all’Agente Scelto Cavicchia.
Sedici medaglie di bronzo al valor civile:
all’Ispettore Superiore Capuano, all’Ispettore Lufrano, ai Viceispettori Mancini e Perino. Agli Assistenti Capo Moretti, Mulas e Zuini. Agli Assistenti Naccari e Perretti. Agli Agenti Scelti Catarina, De Mitri, Iavarone, Labbate e Prata. Agli Agenti Ieva e Liso.
Cinque medaglie di bronzo al merito civile:
agli Assistenti Brazzale e Raiteri. Agli Agenti Scelti Bonventre, Mazarese, Rota-Bulò.
Dodici attestati al valor civile:
al Dirigente Superiore Giliberti. Al Vicequestore Aggiunto Di Teodoro. Al Sovrintendente Di Cintio. Al Vicesovrintendente D’Elena. All’Ispettore Capo Faggiani. Ai Viceispettori Cartorillo e Mallardo. Agli Assistenti Chirco ed Elli. Agli Agenti scelti Cascone e Faccilongo. All’Agente Giannatempo.
Sette attestati al merito civile:
al Sovrintendente Landino. Al Vicesovrintendente Cabiddu. All’Assistente Schisano. Agli Agenti Scelti Albano, Baccaro, De Palo. All’agente Polo.
BOX-6
Le Medaglie d’Oro alla memoria
Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria conferita al Vice Sovrintendente Giuseppe Ronca, nato a Roseto Valforte (FG) il 7 maggio 1959, in servizio presso la Sottosezione Autostradale di Foggia, con la seguente motivazione: “Impegnato nella difficile attività di prevenzione di incidenti sul tratto autostradale Foggia-Poggio Imperiale, mentre effettuava il controllo di un’autovettura, veniva travolto da un autoarticolato che sopraggiungeva ad alta velocità. Sacrificava così la giovane vita ai più nobili ideali di altruismo ed altissimo senso del dovere”. San Severo (FG), 26 marzo 2001
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Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Memoria conferita all’Assistente Luca Benincasa, nato a Pomigliano D’Arco il 13 ottobre 1974, in forza alla Sottosezione della Polizia Stradale di Montecatini (PT) ed aggregato presso la Sezione della Polizia Stradale di Perugia, con la seguente motivazione: “Impegnato assieme al Sostituto Commissario Lamberto Crescentini a garantire, con una mirata attività di controllo la sicurezza degli automobilisti sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle, con grande professionalità e prontezza di spirito, si affiancava con l’auto di servizio ad un autoveicolo che viaggiava ad alta velocità per contestargli l’infrazione. Gli occupanti di quest’ultimo, pericolosi rapinatori, per sfuggire al controllo esplodevano numerosi colpi di pistola che raggiungevano l’Agente Scelto Luca Benincasa stroncandone la giovane vita, che egli sacrificava ai più nobili ideali di altruismo ed attaccamento al dovere”. Perugia, 22 marzo 2002
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