I periti ed i consulenti tecnici sono gli esperti chiamati dai giudici quando debbono decidere su questioni tecniche riguardo le varie materie specifiche, ad esempio la contabilità, la medicina, la chimica, la balistica, i preziosi, l’ingegneria, il falso nummario, la grafica e così via.
Gli onorari di questi qualificati esperti sono ingiustamente e incredibilmente fermi al 1988 (Gazzetta Ufficiale n. 193, 18/8/1988), nonostante le svariate e composte lamentele inoltrate al ministero della Giustizia, a parlamentari delle più diverse estrazioni, al ministero delle Finanze ecc., di cambiare non se n’è mai parlato ed i tempi di pagamento si aggirano dai 6 mesi ad un anno e più.
Ma come funziona una perizia, ad esempio quella del Pm?
Il consulente tecnico viene officiato con assegnazione di un termine improrogabile, che è sanzionato con la riduzione di un quarto dell’onorario se non rispettato. Consegnato il lavoro, il consulente presenta la sua parcella che il Pm firmerà quando lo crederà opportuno, non essendo egli vincolato a termini.
Se l’onorario, più le spese sostenute e documentate, eccederà il milione e mezzo di lire, il Pm non sarà più competente a liquidare autonomamente e manderà la richiesta (si noti: solo la richiesta e non l’elaborato peritale) al Procuratore aggiunto che deciderà se confermare o tagliare l’onorario. Nel frattempo la richiesta di liquidazione sarà in pratica introvabile, sballottata tra l’ufficio del Pm, quello dell’Aggiunto, il Mod. 12 e l’ufficio liquidazioni della Procura.
Per gli onorari da 1.499.000 lire in poi, dunque, il tempo d’attesa parte da sette, otto mesi dopo la consegna della perizia. Ovviamente non si parla nemmeno d’interessi sulle somme ferme, che sono gravate anche delle anticipazioni pagate dal consulente, come viaggi, alberghi, fotografie, analisi, eccetera.
Gli esperti sono, tra l’altro obbligati a presenziare a tutte le udienze, che siano sentiti o no, pena l’ammenda fino ad un milione. Tutto ciò, gratis perché rientrante nel suo onorario. Nulla importa se egli siederà fuori dell’aula (dentro non può stare essendo teste) dalle nove del mattino a volte sino a sera inoltrata, attendendo il suo turno. Ciò può protrarsi per diverse udienze perché il suo turno non arriva per le svariate incognite, come troppi testi o mancanza di reperti richiesti e non portati in aula, difetti di citazioni ad avvocati ed imputati, diversa conformazione del Collegio giudicante, eccetera.
Parliamo finalmente di onorari. Per la trasferta fuori sede è prevista una retribuzione oraria di lire 1.650 (sì: è scritto bene) ma, attenzione, se si presenterà la fattura di un pranzo, la “ricompensa” per il professionista scenderà alla metà, ovvero lire 825 e se si pernotterà fuori sede, sarà ridotta di un terzo.
Alcuni esempi di onorari attualmente in vigore;
- Accertamento di retribuzioni e contributi previdenziali: da lire 178.000 a lire 714.000.
- Perizia medico legale: da lire 24.000 (lorde) per una visita, a lire 476.000 per un’autopsia. Per una salma esumata, arriviamo a 119.000 (lorde). Si tenga presente che il medico può essere di turno, per cui chiamato anche nel cuore della notte e per diverse ore prima di rimuovere un cadavere.
- Perizia psichiatrica: da lire 119.000 a lire 476.000.
- Perizia balistica: da lire 59.000 fino a lire 476.000, con riduzione, in caso di più reperti, da un terzo a due terzi, ovvero un minimo di lire 19.666 (lorde) per reperto esaminato spesso al microscopio.
- Perizia chimica tossicologica: da lire 59.000 a campione, fino a lire 178.000.
L’umiliante elenco potrebbe continuare; si tenga soprattutto presente che le cifre sono lorde, per cui va loro abbondantemente sottrato un 40%. Alcune di queste cifre ci ricordano il 1988 quando andavamo al cinema con 5.000 lire ed al ristorante con 25 o 30.000 lire. Sono brutalmente queste le ricompense di coloro che costituiscono il cardine dei processi penali, di coloro che la magistratura ritiene i migliori.
Volete sapere a che ora è morta la vittima? Se gli hanno sparato con una pistola modificata? A che distanza era? Se era drogata e quale la percentuale del taglio della “roba”? Volete sapere quale era la matricola abrasa? Desiderate sapere di quanto quella società ha evaso l’Iva oppure l’Inps? Vi interessa sapere se le banconote siano falsificate o il quadro è autentico? Volete conoscere la purezza di una pietra preziosa o il suo valore commerciale? Vorreste sapere a che velocità andava il Tir o se le particelle siano residui di sparo o tracce di inquinamento, oppure se il testamento l’ha scritto realmente il nonno? Attenzione: per la risposta a tali quesiti angoscianti, non chiamate l’idraulico o la baby-sitter filippina, vi costerebbe senz’altro molto di più di un perito penale Doc fornito dal ministero della Giustizia.
Vero Vagnozzi - Perito balistico
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