Mi dispiace di essere troppo vecchio e malato di cuore, tuttavia ho nell’anima tanta nostalgia della mia giovinezza; perché vorrei lottare ancora per dare sempre più prestigio alla Polizia italiana. Ricordo con tanta commozione Franco Fedeli: non finirò mai di ringraziarlo perché ci ha difeso sempre con tenacia, lottando a fianco di noi “carbonari”, sempre presente ovunque fosse necessaria la sua presenza, al fine di conseguire la nostra Riforma, superando ostacoli d’ogni tipo. Quanto vorrei vedere, magari in un piccolo paesino d’Italia, un ricordo marmoreo del nostro Fedeli (anche se so perfettamente che lui queste cose non le vorrebbe).
Sono contento di aver lottato, insieme a tanti altri colleghi, per la Riforma dell’Amministrazione della pubblica sicurezza e la nascita della Polizia di Stato. E questa Riforma indubbiamente, ci ha portato grandi benefici, sia a noi che ormai non siamo più in servizio, sia per i colleghi di oggi che, tra l’altro, possono anche godere di una libertà di espressione che una volta avevano solo i nostri “superiori”, sia quando avevano ragione, ma soprattutto quando non l’avevano. Non voglio aggiungere altro, se non che nella Polizia italiana finalmente è entrata una ventata di libertà, elemento indispensabile per tutti i componenti della società.
Forse questo mio contributo di vecchio “carbonaro” è troppo sintetico, ma non so fare di più.
Luigi Duca - Brescia
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