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maggio/2001 - Interviste
Sicurezza personale
Scegliere la guardia del corpo
di Carlo Bernardi

Una delle caratteristiche più importanti di un “bodyguard” è quella di saper anticipare ogni problema di rischio per attuare le misure del caso. Necessaria una ottima preparazione fisica



In questi ultimi anni sia per l’aumento di eventi criminosi sia per la continua pubblicizzazione su films i mezzi di informazione, il fenomeno bodyguard e security ha suscitato sempre più interesse e curiosità nei confronti di questa professione. Tali eventi hanno favorito la nascita di numerose scuole di qualificazione e società di servizi che svolgono tali attività. Abbiamo voluto trattare questo scottante argomento non per criticare le metodiche di lavoro dei professionisti né per discutere sugli aspetti legali o politici della materia in esame, ma solo per mettere in chiaro lo stato attuale delle cose evidenziando alcune realtà spesso non troppo positive. Inoltre volevamo rendere noto al pubblico che anche noi della Wing Tsun Organizzazione Italia, dal prossimo ottobre, inizieremo dei corsi di addestramento di bodyguard e security, sotto la supervisione del Dai Sifu Filippo Cuciuffo e l’assistenza di chi scrive per ciò che riguarda i programmi di difesa personale. Tali corsi si prefiggono di dare una preparazione più pratica ed operativa agli operatori della Security, attenendosi alla essenzialità di ciò che serve veramente per svolgere questo tipo di lavoro in modo efficiente. Personalmente mi interesserò anche dell’organizzazione e l’insegnamento unitamente ad altri istruttori qualificati, miei assistenti, dei corsi riguardanti i sistemi Operativi di Sicurezza: guida, nozioni di tiro da difesa ecc. È bene innanzi tutto chiarire che la protezione personale in Italia, è affidata esclusivamente alle sole Forze dell’ordine, mentre la salvaguardia e la tutela dei beni sono demandate agli istituti di vigilanza autorizzati con apposita licenza prefettizia. Quindi non esiste ancora in Italia la figura giuridica del bodyguard. Spesso negli ultimi anni si è cercato di attirare l’attenzione del legislatore sul settore della sicurezza privata; tentando di regolamentare le scuole e la figura di guardia del corpo, cercando anche di istituire un albo professionale, ma senza aver ottenuto alcun risultato. L’albo avrebbe lo scopo di tutelare chi necessità di un bodyguard professionista evitandogli di incappare in personale poco affidabile e preparato. La totale mancanza di una legislazione in merito non ha comunque fermato il prolificarsi di moltissime scuole ed agenzie o società che forniscono tali servizi privati, i cui membri vengono inquadrati come portaborse, accompagnatori, autisti o segretari. È così che chi necessita di tali servizi come ad esempio i Vip del mondo dello spettacolo, spesso per inesperienza o per simpatie createsi tra conoscenti, scambiano per guardia del corpo chiunque abbia una minima esperienza di difesa personale magari derivata da sport da combattimento o dalle varie arti marziali, oppure dalla prestanza fisica perché praticanti di body building o dal porto d’armi avuto per chi sa quale motivo. Il cliente perciò ha notevoli difficoltà nel reperire informazioni e spesso questo stato di cose porta lo stesso a compiere scelte errate e pericolose per la propria persona, danneggiando poi di conseguenza i veri professionisti che cercano di farsi strada onestamente. Per tutti questi motivi abbiamo voluto trattare questo argomento cercando di fare chiarezza non solo per i curiosi ma in modo particolare per gli operatori del settore ed i possibili clienti, essendo questa una realtà che sta dilagandosi a macchia d’olio ormai anche in Italia.

Siamo tutti bravi e superesperti finchè non accade qualcosa, questa è la verità. Molto spesso clienti e Vip sbagliano pesantemente nel valutare coloro che hanno ingaggiato. È opinione comune in special modo per i Vip del mondo dello spettacolo che il bodyguard o gli operatori costituenti la propria scorta più sono grossi e meglio è. In verità non c’è errore più grave di questo. Non dobbiamo dimenticare che se da un lato il gorilla al nostro fianco più è grosso e più funziona da deterrente è pur vero che è di più facile individuazione e vulnerabilità. Come dire: “quale bersaglio migliore?” Quindi a rigor di logica e strategia, un gruppo di security che si rispetti deve avere al suo seguito individui di diverse fattezze fisiche e caratteristiche operative e, comunque sia, è vero che molto dipende anche dalle tipologie di servizi da svolgere, ma avere un Ghost (l’operatore così chiamato perché confondibile tra il pubblico), che opera a discreta distanza, ad esempio mescolato tra la folla, può essere molto utile per risolvere situazioni molto critiche e sorte all’improvviso senza turbare l’andamento della scorta stessa. I così detti Ghost sono proprio quelli che devono essere i più agili, pronti e preparati a tutto. Con questo non vogliamo dire che anche gli altri (i gorilla), possano permettersi di essere meno preparati dei colleghi più piccoli, tutt’altro. È bene che si capisca una volta per tutte che spesso, sono proprio questi energumeni che trascurano la loro preparazione tecnica operativa, nascondendosi dietro al fatto che con uno schiaffo possono rivoltare il mondo, ma fare sicurezza in genere o curare la tutela di una persona è ben altra cosa della semplice forza bruta. Non dobbiamo dimenticare che una delle caratteristiche più importanti di una guardia del corpo o di un team di scorta, è proprio quella di saper anticipare ogni occasione di rischio per poter adottare le migliori contromisure del caso. Nella maggior parte dei casi è proprio questo modo di fare che risulta essere il miglior deterrente da qualsiasi attacco, che dirotta i possibili aggressori verso bersagli diversi o quanto meno più facili, meno rischiosi.Chi opera come guardia del corpo deve sempre svolgere principalmente due funzioni importanti: prevenire ed evitare. Un altro fatto che a mio avviso va smitizzato è quello inerente il porto d’armi. Ossia molto spesso i Vip scelgono per la loro tutela, operatori della security armati, credendo e affidandosi illusoriamente che questo sia un motivo in più di sicurezza per se stessi. Niente di più illusorio e sbagliato. È vero che in giro ci sono molti pseudo bodyguard pronti ad estrarre la pistola avuta chissà come, capaci di fare gli ammazza sette, ma le conseguenze legali, almeno qui in Italia, sono pesanti sia per il Vip che per il bodyguard. Quindi una cosa è dare un buon pugno a qualcuno e un’altra è farlo fuori anche se esiste una minaccia reale. Il dopo non sarà piacevole per nessuno, e non so quanti se la sentano di rischiare immagine e fedina penale. Con questo non voglio dire che avere o non avere una scorta armata sia la stessa cosa; dico solo che bisogna essere realisti comprendendo la realtà giuridica italiana. Perciò è bene che il cliente si accerti di avere vicino per la sua tutela, operatori realmente preparati all’utilizzo della pistola, capaci di non mettere a repentaglio la vita del Vip per un loro cattivo utilizzo. Quindi attenzione a non fare delle scelte superficiali, ci sono molti pseudo bodyguard in giro e altrettanti bravi e seri professionisti. La superficialità in questi casi può costare cara veramente sia al cliente che all’operatore. Vorrei aggiungere in merito che nella mia esperienza di vita ho visto anche Vip dire al proprio bodyguard: “ Non preoccuparti, opera tranquillo, se c’è da dare qualche schiaffo dallo; la cosa più importante è la mia tranquillità, tanto non ho problemi di disponibilità economica e poi se ci fosse la necessità c’è sempre il mio avvocato di fiducia”. Altro punto da non sottovalutare, è la solita storia di sempre con cui un Team Leader (capo sicurezza, o caposcorta), si trova a dover affrontare parlando della struttura di un servizio con un Vip o un cliente qualsiasi. Molto spesso a chi fa sicurezza capitano clienti che vogliono fare le nozze con dei fichi secchi, come si suol dire. Ossia per spendere poco (anche se hanno disponibilità economiche) preferiscono avere un solo uomo di scorta, anziché due o tre, come sarebbe logico. Tutto questo è semplicemente assurdo ed è bene che si capisca. È pur vero che esiste il rovescio della medaglia ossia ci sono agenzie che pur di guadagnare sono disposte a venderti anche l’aria che respiri, ma è pur vero che è contro tutti i principi di sicurezza e tutela personale avere una sola persona al seguito che svolge mansioni di autista, lacchè, porta borse, segretario e bodyguard a meno che questi non sia la reincarnazione in bella copia di Superman. Quindi è sempre bene dare un colpo alla botte e l’altro al cerchio, come si suol dire. È bene perciò che al riguardo anche chi necessita di tali servizi si renda conto della realtà di fatto e delle sfaccettature che tutto questo comporta. Il cliente è bene che s’informi chiaramente se colui che ingaggia abbia un’esperienza comprovata nel tempo di lavori già fatti.

Prevenire qualsiasi situazione a rischio per lo scortato, organizzare la squadra in modo da evitare qualsiasi assalto, proteggendo l’assistito a qualsiasi costo, bloccando o eliminando addirittura l’aggressore che tenta di superare la barriera difensiva creata, allontanare il Vip in una zona sicura in caso di pericolo, avere la capacità di praticare un intervento di primo soccorso in caso di necessità, collaborando con le autorità: queste sono alcune delle operazioni essenziali che un bodyguard deve essere in grado di fare. Un professionista, deve essere sempre in stato di allerta, emotivamente sicuro e capace di non farsi prendere dal panico nelle situazioni di pericolo. L’operatore deve fare sempre da filtro tra il Vip ed il mondo esterno, deve essere gentile, cortese e comunicativo, avere una buona dialettica e possibilmente essere a conoscenza almeno di una seconda lingua come l’inglese. È necessario poi che sappia adattarsi allo stile di vita del suo cliente, tanto nel vestire quanto nel comportamento. Una buona guardia del corpo deve tutelare l’integrità fisica e morale del cliente, quindi oltre a proteggerlo da eventuali aggressioni, deve difenderlo dagli scandali e tutelarne la privacy.

Il vero mestierante della sicurezza deve distinguersi dagli altri nell’utilizzo della propria intelligenza avendo conoscenze di difesa personale ad alto livello, anche se a queste dovrà ricorrere soltanto in caso di estrema necessità. Il suo bagaglio tecnico dovrà comprendere la conoscenza dei seguenti argomenti:

- tecniche operative di scorta e relative applicazioni;

- nozioni legislative;

- tecniche di guida evasiva, difensiva e antiattentato;

- nozioni di primo pronto soccorso;

- armi ed il loro utilizzo;

- tecniche di tiro dinamico e difensivo;

- sistemi di sorveglianza e bonifiche ambientali;

- nozioni su ordigli esplosivi;

- nozioni di Profiling anti-terroristico;

- capacità di selezionare le informazioni e gestire conflitti verbali o fisici, armati e non;

- esperto di difesa personale con particolare riguardo ai Soft Control;

- esperto nel Close Range Combat e Cqb

È anche di fondamentale importanza che un bogyguard abbia grosse capacità di adattamento e sangue freddo, cose queste acquisibili solo con l’esperienza fatta sul campo.

Vorrei infine concludere sottolineando l’importanza che ricopre l’allenamento costante nelle tecniche operative di protezione (entrate ed uscite dalle macchine, da alberghi, ristoranti e locali in genere) difesa personale (street fighting ), sistemi di evaquazione del Vip, al fine anche di migliorare l’affiatamento tra gli operatori costituenti la scorta per poter offrire un miglior servizio al cliente.

Per ulteriori informazioni potete rivolgervi presso l’accademia nazionale Wtoi, sita a Livorno e presieduta dal Master Dai Sifu Filippo Cuciuffo tel. 0586/961432 – www.wingtsun.it , oppure chiamare il Sifu Carlo Bernardi che insegna a Roma al cell. 0347/3414035 -http://siswt.plasnet.com indirizzo email: sifucarlo@tin.it

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