home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 13:29

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Maggio-Giugno/2008 - Osservatorio
Un incendio blocca i turisti sul “nido d’aquila” di Hitler
di a cura di Viscardo Allegri

Era stato il rifugio privato del Führer, usato sia per rilassarsi in compagnia della fedele Eva Braun, sia per riunioni riservate con la crema dei gerarchi, Goering, Goebbels, Himmler, Bormann, uno chalet a 1.834 metri sulle Alpi bavaresi, sopra Berchtesgaden, il Berghof, il Nido dell’Aquila, raggiungibile da un ascensore scavato nella montagna, sorvegliato e protetto da manipoli scelti delle SS. Da alcuni decenni (dopo essere stato nel dopoguerra sequestrato dagli Alleati) è diventato meta di turisti di tutte le nazionalità, attratti da quello che si potrebbe definire “il fascino perverso della stupidità”.
Il 24 maggio scorso un incendio si è sviluppato nella sala macchine dell’ascensore, mettendo fuori uso l’intero apparato elettrico, e oltre cinquecento turisti sono rimasti bloccati nel Nido hitleriano come implumi pulcini spaventati e infreddoliti. Dopo ore di attesa i turisti sono stati evacuati. “Abbiamo usato ogni mezzo disponibile - ha detto un portavoce della Polizia locale - Almeno una quindicina di persone sono tornate a valle con gli elicotteri della Guardia di frontiera. Altri sono stati condotti giù dalle guide alpine, con grandi difficoltà, perché quasi tutti avevano scarpe leggere e abiti primaverili. Erano saliti con l’ascensore, e non pensavano di dover tornare giù a piedi, su sentieri che agenti e guardie di montagna hanno liberato in tutta fretta dal ghiaccio e dalla neve”.
Adolf Hitler aveva comprato il terreno del Berghof con diritti d’autore del “Mein Kampf”, la costruzione dell’edificio era stato un regalo delle SS, e dopo il 1933 centinaia di agricoltori e pastori erano stati espropriati per fare spazio attorno al rifugio del Führer. Aperto al turismo, il Berghof è assolutamente vietato a riunioni o manifestazioni di neonazisti.

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari