L’esperimento ha avuto inizio due anni fa alla Lilla G. Frederick Pilot Middle School, una scuola media di Boston, con un costo di circa 2 milioni di dollari: aboliti libri di testo, quaderni, penne e matite, ogni studente ha a sua dospizione un computer portatile. I compiti sono assegnati e consegnati in formato elettronico.
Il programma didattico prevede che ogni mattina ogni insegnante consegni ai suoi studenti un laptop, che dovranno restituire a fine giornata. Professori e allievi hanno un blog, e comunicano via chat con programmi di “instant messaging”. I compiti vengono spediti al sito web della scuola, e le verifiche sono effettuate con i programmi gratuiti di Google (Google Docs), con i Movie di Apple, o con software come Fasst Math.
Nello scorso anno scolastico, negli Stati Uniti le iscrizioni alle classi digitali hanno raggiunto il numero di un milione di studenti, 22 volte in più del 2000, secondo i dati del North American Council for Ondine Learning. Michael Horn, co-autore di “Disrupting Class” ha dichiarato di prevedere che entro il 2013 il 50 per cento dei corsi scolastici si svolgeranno unicamente online.
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