Eva Joly, 64 anni, ex pm, resa celebre dalla sua attività giudiziaria contro la corruzione che univa la casta politica francese a quella imprenditoriale, sarà candidata alle elezioni europee con l’Unione degli ecologisti, guidata da Daniel Cohn-Bendit. Nel 1996 Eva Joly aveva aperto un’inchiesta sulla grande compagnia petrolifera Elf, che aveva portato in carcere Loik Le Floch-Prigent, presidente dell’Elf, e costretto alle dimissioni Roland Dumas, ministro degli Esteri.
Dopo alcune inchieste che colpivano anche connivenze tra giudici e politici, nel 2002 Eva Joly aveva dato le dimissioni, dicendo: “Lascio la magistratura per non dare ai miei nemici il tempo di vendicarsi”, ed era tornata in Norvegia, da dove a 18 anni, con il nome di Eva Farseth, era emigrata per fare la baby sitter a Parigi. In Francia si era sposata, assumendo il cognome del marito, morto da vari anni. Una volta tornata in Norvegia, l’ex pm aveva ricoperto l’incarico di consulente del governo di Oslo per la lotta alla corruzione, inviata in tutto il mondo per scoprirne le connessioni internazionali. Ora ha deciso di continuare la sua crociata dalla sua patria di adozione, accettando l’offerta della candidatura fattale da Daniel Cohn-Bendit, che – studente tedesco all’Università di Nanterre - nel 1968 fu uno dei leader del Maggio parigino.
“Eva Joly ha una vera natura ecologista – ha dichiarato Cohn-Bendit presentando la candidata, come lui francese d’adozione – L’idea che hanno le grandi aziende di ritenere che tutto sia permesso, e che la corruzione sia uno strumento valido, è pericolosa. Eva ha da sempre condotto una battaglia necessaria”. “La corruzione è solo una piccola parte degli squilibri mondiali – ha spiegato l’ex magistrato in un’intervista al quotidiano Le Monde – Ho scoperto flussi di denaro niente affatto chiari, sono convinta che fra i paradisi fiscali e i disastri ecologici vi sia un legame. Per questo voglio passare all’azione”. E nella crisi finanziaria vede “il segno dell’incompetenza dei politici”.
Nel 2006 il regista francese Claude Chabrol aveva realizzato un film su Eva Joly, “La commedia del potere”, interpretata da Isabelle Huppert.
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