Un giovane parigino, Jean-Claude L., 22 anni, ha ucciso con un colpo di pugnale Jamila, 32 anni, addetta alla clientela di una filiale nella capitale francese della banca Bred, perché non poteva ottenere il rimborso di quanto versato per un’assicurazione sulla vita. Precedentemente il giovane aveva avuto al telefono violente discussioni con l’impiegata, che cercava senza risultato di convincerlo dell’impossibilità della sua richiesta.
Dopo aver compiuto il suo tragico gesto Jean Michel era ritornato a casa, manifestando con i suoi familiari un grande turbamento, e si era poi rivolto con frasi sconnesse ai poliziotti che erano arrivati per arrestarlo. Ricoverato nell’infermeria di un commissariato, il giovane è stato poi provvisoriamente internato nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Villejuif, alla periferia di Parigi. “Jamila era brillante, allegra - ha testimoniato un cliente della banca - cercava sempre di trovare soluzioni umane”.
In seguito a questo episodio, il sindacato bancari ha denunciato “le procedure che si allungano, i continui controlli e la mancanza di flessibilità” particolarmente risentita dai clienti in questa fase di crisi finanziaria, “metodi che rovinano il rapporto di fiducia con il cliente che è alla basa del lavoro in banca”. Il sindacato, invitando le autorità a ripensare le regole tenendo conto della crisi, ha invitato al rispetto per i bancari e per “il loro lavoro difficile in questo momento”.
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