home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 13:29

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Gennaio - Febbraio/2017 - Osservatorio
Militarizzazioni
Il Corpo Forestale non esiste più - Pronti già tremila ricorsi
di Lorenzo Baldarelli

La battaglia si combatterà ormai solo in sede legale.
Il silenzio del Comandante generale dei Carabinieri.
Poco chiaro il processo di accorpamento


Con le lacrime agli occhi, uomini e donne del Corpo Forestale dello Stato, il pomeriggio del 31 dicembre, hanno ammainato per l’ultima volta la loro bandiera. Dal primo gennaio 2017, come disposto dal decreto legislativo entrato in vigore il 13 settembre scorso, il Corpo Forestale dello Stato non esiste più. “Signori, buona fortuna. Evviva il Corpo Forestale”. Queste le parole del comandante della Scuola Forestale di Sabaudia, Alessandro Bettosi, poco prima dell’ammainabandiera.
Le proteste dei Forestali non sono servite a molto; neanche l’ultimo disperato picchetto, il 19 dicembre scorso, è riuscito a rallentare l’inevitabile. Un centinaio di forestali e tutti i rappresentanti dei sindacati di categoria, riuniti davanti al Dipartimento della Funzione Pubblica, non sono riusciti a convincere la ministra Madia a farsi ricevere. La battaglia ormai si combatterà solo in sede legale. “Solo la Cgil - ci spiega Francesco Quinti, responsabile nazionale del Comparto Sicurezza della Cgil - da sola ha raccolto circa mille ricorsi, tra forestali di ogni ordine e grado. Ma complessivamente tra ricorsi organizzati dai diversi sindacati e gruppi di ricorsisti nati spontaneamente sul territorio, siamo a circa tremila unità”.
I termini per presentare ricorso sono scaduti il 7 gennaio, le prime “udienze collegiali per le richieste di sospensiva urgente sono fissate in vari Tar d'Italia per metà gennaio”.
Il processo di accorpamento del Corpo Forestale, per ora, è ancora poco cristallino. Ad esempio, “sui corsi di militarizzazione”, ribadisce Quinti, “si sa ben poco”. “Né il Capo del Corpo Forestale dello Stato né il Comandante dell'Arma hanno infatti ritenuto utile fornire le informazioni necessarie sul proprio futuro ai forestali e alle loro famiglie, che hanno vissuto le settimane precedenti la militarizzazione letteralmente sulla graticola, aspettando delucidazioni che non sono mai arrivate”. In base a delle “comunicazioni ufficiose”, continua Francesco Quinti, sembrerebbe “che quasi tutti i colleghi conserveranno, almeno inizialmente, la sede di servizio attuale. Lo stesso vale per le poche unità di personale dislocate in Parchi, Riserve, porti e aeroporti delle Regioni a Statuto Speciale. Ma non abbiamo alcuna rassicurazione sul futuro, che potrebbe vedere, già nei prossimi mesi il trasferimento di molti forestali”.
Qualunque scelta farà il governo, la militarizzazione dell’unico Corpo di Polizia dello Stato specializzato nella repressione di illeciti ambientali ed agroalimentari non sarà un processo economico. Tra nuove divise, corsi di militarizzazione, adeguamento di mezzi, velivoli e caserme, armi da fornire al personale tecnico amministrativo (anch'esso militarizzato), e l'investitura di 3 nuovi generali, ci sarà un notevole aggravio di spesa. Se a questo aggiungiamo che invece i “Corpi Forestali delle Regioni a Statuto Speciale, i Corpi di Polizia Provinciale, i Guardia Parco, i famosi operai forestali regionali, che contano qualche decina di migliaia di unità in tutto, non verranno minimamente interessati dalla riforma”, si può facilmente intuire come il vero scopo della riforma non sia il risparmio.

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari