home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 13:27

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Giugno-Luglio/2019 - Articoli e Inchieste
Monsciandò per tutti
La dolce vita della mafia
di Franco Negrini

La dolce vita
della mafia“Un contatto telefonico
tra un mafioso e un imprenditore
in difficoltà può aprire un mondo
dal punto di vista
economico-patrimoniale e da qui
scatta l’approfondimento
di perfetti sconosciuti titolari
di beni patrimoniali...”

Il Caffè de Paris è stato uno dei più importanti e più belli tra i locali notturni di Roma. Situato in via Veneto, la strada del lusso e degli alberi eleganti di fronte al Grand Hotel Excelsior, realizzato all’inizio del ’900 in stile neo-barocco e liberty con la cupola a cuspide. E’ stato il caffe’ che, tra gli anni ’50 e gli anni ’60, veniva frequentato dai grandi divi dello spettacolo e del cinema, italiani e stranieri, come Federico Fellini, Frank Sinatra, Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Anita Ekberg ec. E’ rimasta celebre la battuta di Ennio Flaiano, acuta e affilata come una rasoiata: “Vedi quelli? Credono di essere noi”. “Quelli” erano i turisti attratti dal mito di via Veneto. “Noi”, per Ennio Flaiano, erano gli intellettuali, gli scrittori, i poeti, i giornalisti, i pittori, gli attori che formavano la solita compagnia di giro che si spostava tra il Caffè de Paris, il Rosati e il Doney. Di quel “noi” facevano parte anche Mario Pannunzio, Sandro De Feo, Ercole Patti e Vincenzo Cardarelli che andava in giro col cappotto anche d’estate, come raccontano le cronache.
Il Donna Sophia, invece, era ed è un elegante ristorante di Milano situato in Corso di Porta Ticinese, proprio in centro, dove i clienti possono assaporare, tra le altre prelibatezze, anche il cosiddetto piatto di Sophia, un’ottima parmigiana guarnita con mozzarella di bufala, gustose linguine allo scoglio con frutti di mare e gamberoni e poi anche, tra i molti e variegati dolci, un abbondante e liquoroso babà napoletano. Insomma un ristorante di buon livello dove poter consumare anche pranzi e cene di lavoro che, come promette l’insegna, vanta una tradizione “dal 1931”.
Poi c’è anche La Villa delle Ninfe, una fantastica e hollywoodiana location per matrimoni e ricevimenti situata a Pozzuoli, immersa nel verde e affacciata sul mare flegreo. Offre ai suoi ospiti grandi sale, panoramiche e luminose, terrazze ampie e moderne, allestite con sofisticati giochi d’acqua e di luce. Uno dei luoghi più eleganti ed esclusivi nei dintorni di Napoli.
Caffè de Paris, Roma. Donna Sophia, Milano. Villa delle Ninfe, Napoli. Tre grandi città italiane, una al nord, una al centro e una al sud. Tre locali di lusso, belli, importanti e raffinati che, però, secondo la magistratura italiana che ne ha ordinato il sequestro, sarebbero stati in realtà utilizzati come sofisticate lavanderie di denaro sporco. Attività di copertura insomma, apparentemente pulite, per camuffare loschi traffici. ... [continua]

LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO:
ABBONATI A POLIZIA E DEMOCRAZIA

per informazioni chiama il numero verde 800 483 328
oppure il numero 06 58331846

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari