Ricordiamo tutti quanti allorquando l’Esecutivo Monti stabilì che tutti i parlamentari, dirigenti e manager pubblici avrebbero dovuto mettere in vetrina i loro introiti.
Non tutti lo fecero, ma tra quei pochi che resero pubblico il proprio compenso ci fu l’allora Capo della Polizia Antonio Manganelli che dichiarò di percepire 621.253,75 euro annui.
Nell’ambito della vecchia Europa si appurò che nessun altro Capo della Polizia percepiva un compenso tanto elevato.
Basti fare un salto oltreoceano e si può scoprire che lo stipendio base del capo dell’Fbi è pari ai 116.000,00 euro a cui vanno aggiunte compensazioni che possono arrivare fino a un massimo del 28% aggiuntivo della retribuzione iniziale, stabilita, come per tutti gli altri dipendenti statali da un’agenzia federale deputata per tale lavoro.
Non dimentichiamo tra l’altro che oltreoceano tutti, dicasi tutti, partendo dal Presidente Obama in giù, debbono rendere pubblici i loro compensi.
La mano di forbice del Governo Monti andò a tagliare anche quel favoloso stipendio riducendolo soltanto, si fa per dire, a 294.000,00 euro l’anno, suscitando osservazioni da parte dell’ex Capo della Polizia italiana.
Mentre le retribuzioni di dirigenti e manager pubblici sono aumentati a dismisura, il guadagno degli appartenenti alle Forze dell’ordine italiane è di circa la metà dei loro omologhi europei. Dall’avvento dell’euro, infatti, le buste paga degli operatori di polizia sono aumentate di pochissimi punti percentuali; in pratica, un’inezia.
Invece tutto intorno, dagli affitti alle rette degli asili, dai mutui all’assistenza sanitaria, è stata una continua impennata al rialzo.
Le buste paga dei lavoratori dipendenti hanno visto, anno dopo anno, il cristallizzarsi delle retribuzioni, mentre in una forma uguale e contraria si registra una impennata dei profitti dei manager pubblici, politici nazionali e locali. Trend che peraltro continua ad andare avanti senza soluzione di continuità.
Quando ci fu la conversione dalla lira all’euro, (si sa quanto in Italia si sia prodighi di geniale inventiva, sich!) si fece in modo che le vecchie mille lire valessero nella vita di tutti i giorni quanto un euro del nuovo conio che invece era pari a lire 1936,27.
In pratica, col risultato che ciò che fino ad allora era costato mille lire di colpo ne costò quasi 2000.
Tutto questo lasciando però gli stipendi dei lavoratori tutti al valore della vecchia valuta.
Lo Stato centrale ha trattato un cambio lira/euro ma ha adeguato solo costi e consumi, non adattando le retribuzioni, di tutti i dipendenti a reddito fisso (pubblici e privati) alla reale inflazione che ha provocato una perdita enorme del potere d’acquisto.
Abbiamo una presenza italiana a Strasburgo che potrebbe verificare queste discrasie tra lavoratori comunitari di una medesima categoria, ma visto che ciò non accade possiamo sfruttare ciò che la rete ci mette a disposizione per fare un raffronto tra quanto percepisce un operatore di Polizia italiano di prima nomina rispetto ai suoi colleghi europei.
Forze dell’ordine italiane: 1.200,00 euro.
- Austria: un agente di Polizia all'inizio della sua carriera guadagna 1.723,00 euro al mese, ogni due anni ci sono gli scatti di anzianità con il rispettivo aumento salariale. In media un agente di polizia guadagna con le varie indennità 1.900 € al mese all'inizio della sua carriera.
- Germania: un agente inizia dal livello A7 con uno stipendio di 1.622,00 euro per arrivare in pochi anni a 2.174 € nello stesso livello , si può raggiungere il livello A9 con uno stipendio di 2.533. Per chi invece lavora a contatto con il pubblico percepisce una ulteriore indennità di circa 170,00 euro.
- Belgio: un agente di Polizia all’inizio della sua carriera guadagna 1.755,33 € al mese per arrivare a 2.478,00 € al mese, nel giro di pochi anni.
- Francia: un agente di Polizia parte da circa 1.683,69 € netti per arrivare a 2.198,60 € nel giro di pochi anni.
- Inghilterra: tenendo presente che la sterlina ha un valore maggiore rispetto all’euro, lo stipendio iniziale di un agente è di circa 1.962,32 € al mese. Per chi lavora in città grandi, come ad esempio Londra, il poliziotto ha una gratifica maggiorata di circa 6.000,00 € annui. Particolarità tutta inglese e non riscontrata in nessun altro Paese europeo è che i poliziotti godono di particolari privilegi quali il trasporto gratuito su tutti i mezzi del Regno Unito, l’uso di alloggi di servizio e possibilità di acquisto di un immobile a tasso molto agevolato.
- Spagna ed Olanda: molto più vicine agli standard italiani con una base di partenza che varia tra i 1.300,00 e i 1.500,00 € al mese.
Poi ci si meraviglia quando il quotidiano La Repubblica in una sua inchiesta del 31/08/2012 titolò “Quei 100mila poliziotti operai e cuochi in nero”, dove si evinceva che molti tutori dell’ordine per arrivare a fine mese dovevano fare per forza di cose un secondo lavoro.
Sotto le forche caudine dei politici mani di forbice sono caduti anche i contratti delle Forze dell’ordine che sono fermi dal 2009, mentre intorno tutto è aumentato oltre il limite dell’umana sopportazione.
Tutti i politici italiani si sono fatti paladini della specificità delle forze dell’ordine, ma le loro buone intenzioni (di facciata?) si sono perse nei meandri di Camera e Senato, tant’è vero che il decantato riconoscimento bipartisan della specificità viene rinviato di Esecutivo in Esecutivo, mentre, guarda caso, i loro privilegi vengono approvati dalla sera al mattino.
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