«Al consumatore sfugge che la contraffazione è in mano
alla grande criminalità, non è più quella ad opera
del piccolo artigiano come poteva essere cinquant’anni fa».
Colloquio con Mario Catania, presidente della Commissione
parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione
7 miliardi di euro. E’ la cifra monstre mossa dal mercato della contraffazione in Italia, spesso alimentata dai singoli cittadini, che in questo modo, inconsapevolmente, contribuiscono ad accrescere i guadagni della criminalità organizzata. Un fenomeno in forte ascesa contro il quale servono nuove leggi, più severe e coordinate. E’ il tasto sul quale batte Mario Catania, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della contraffazione.
La contraffazione è un problema serio, ma non tutti sanno che esiste una Commissione parlamentare d’inchiesta ad hoc: come, quando e perché nasce?
E’ stata rinnovata all’inizio della legislatura attuale, perché aveva avuto già un breve corso nella precedente. C’è infatti un atteggiamento di forte attenzione da parte di tutti i gruppi parlamentari nei confronti di questo fenomeno, che è considerato grave per l’economia nazionale.
Fenomeno che è in evidente e preoccupante crescita, come testimoniano le cifre.
C’è indubbiamente una tendenza alla lievitazione sul lungo periodo: oggi abbiamo una stima di prodotti contraffatti, sul mercato italiano, che si aggira, complessivamente, sui 7 miliardi. Senza dimenticare che il fenomeno comporta la perdita di oltre 100.000 posti di lavoro. Fino a 20-30 anni fa la contraffazione era limitata soprattutto a comparti come il tessile, l’abbigliamento e la moda. Attualmente, invece, riguarda tutti i settori merceologici. ... [continua]
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FOTO: Il presidente Mario Catania
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