home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 13:36

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Aprile/2018 - Interviste
Islam
Vivere da ex musulmani
di a cura di Gianni Verdoliva

Sadia Hameed, portavoce del Council of ex Muslims
of Britain racconta le difficoltà che si incontrno
ad abbandonare la religione islamica.
L’impegno per i diritti delle donne a vivere la libertà
religiosa senza paure

Sadia Hameed, portavoce del Council of Ex Muslims of Britain (Cemb) si batte da anni per il riconoscimento della libertà individuale di abbandonare una religione senza ritorsioni. Lotta poi per l’abolizione delle leggi sulla blasfemia da un lato e dall’altro per salvaguardare le donne delle minoranze etniche che, nel Regno Unito, si trovano a essere vittime di violenze e sorprusi di varia natura compiuti nel nome delle tradizioni culturali e religiose.
In un crocevia culturale difficile per via dell’imperante relativismo culturale, Sadia racconta il suo doppio impegno sul fronte dei diritti delle donne alla libertà religiosa che include anche la scelta di modificare o di non vivere un credo religioso.

Come si definisce? Essere una ex-musulmana rappresenta un’identità?

Mi definisco come atea e anti-deista, ma considero che devo esplicitare che sono una ex-musulmana.
Questo perché considero che sia importante rendere manifesto che noi ex-musulmani esistiamo, anche se io sono personalmente in una posizione privilegiata e non corro rischi quotidiani per questa scelta, ciò accade a molti in varie parti del mondo.
Essere una ex-musulmana rappresenta sfide specifiche e uniche che non sono sperimentate e vissute dalle persone che abbandonano altre fedi. Potrebbe spiegare in dettaglio questa situazione?

L’Islam ha codificato leggi che riguardano l’eresia. Durante la nascita dell’Islam, i difetti del cristianesimo che non potevano controllare gli eritici sono stati identificati e fin da subito sono state richieste punizioni severe nei confronti degli eretici al fine di mantenere il controllo. Le leggi sulla blasfemia sono qualcosa di recente anche se il Corano stabilisce che coloro che sono colpevoli di blasfemia dovrebbero essere puniti, non specifica la punizione da somministrare, che è stata creata negli ultimi ’70/’80 anni. Ad ogni modo, prima delle leggi sulla blasfemia, le leggi sull’eresia erano usate per punire i blasfemi. ... [continua]

LEGGI L'INTERVISTA COMPLETA:
ABBONATI A POLIZIA E DEMOCRAZIA

per informazioni chiama il numero verde 800 483 328
oppure il numero 06 58331846

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari