Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo comunicato del Coordinamento Nazionale Corpo Forestale dello Stato FP- CGIL
Roma 12 gennaio 2016
CHIUSURA E MILITARIZZAZIONE PRODOTTO DI UNO SPOT ELETTORALE DEL GOVERNO
La sicurezza dei cittadini, la protezione dell'ambiente, la difesa del territorio non possono essere messe al secondo posto solo per mantenere i proclami fatti dal governo, con uno spot elettorale di deriva populista.
Non si può cancellare con un colpo di spugna, contro il parere di tutte le associazioni ambientaliste ed animaliste, l'unica Forza di Polizia specializzata nella prevenzione e nella repressione dei reati in materia di ambiente, biodiversità, benessere animale, agroalimentare, incendi, dissesto idrogeologico, inquinamento, rifiuti, foreste, etc.
Non si può, in un paese democratico, e contro il parere di costituzionalisti ed organizzazioni sindacali, militarizzare 7000 uomini di una polizia civile a suon di decreti.
Avevamo proposto una riforma organica del Corpo Forestale e delle altre Forze di Polizia che rendesse l’intero Comparto Sicurezza più moderno e democratico, che migliorasse l'efficienza delle Forze di Polizia, che eliminasse sprechi e sovrapposizioni, che portasse a risparmi consistenti.
Invece il governo senza alcuna consultazione di cittadini, lavoratori, esperti, ha deciso di sacrificare questa importantissima realtà ed i suoi settemila lavoratori, sull'altare del populismo (promettendo con questa finta riforma inesistenti risparmi). Chiudere il Corpo Forestale, metterlo inspiegabilmente al servizio del Ministero della Difesa, militarizzare i suoi uomini, metterà uno stretto giogo alla Polizia ambientale che non premetterà più di dare fastidio ai potenti, ai politici, agli speculatori, alle ecomafie.
Noi ribadiamo la nostra contrarietà e quella di tutti i lavoratori. Chiediamo sostegno ai cittadini ed alle associazioni ambientaliste e scenderemo in piazza con gli altri sindacati per difendere il corpo e l’ambiente in Italia.
Annunciamo fin d'ora iniziative di protesta e legali.
Ricorreremo alla giustizia amministrativa, alla Corte Costituzionale, ai giudici del lavoro, alla Corte Europea, in particolare contro la militarizzazione e la cancellazione senza senso dei diritti sociali, sindacali e politici del personale del Corpo Forestale.
Ci ritroviamo il 15 gennaio 2016 alle ore 9 in piazza Montecitorio.
La Coordinatrice Nazionale Fp CGIL Corpo Forestale dello Stato
Francesca Fabrizi
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