Sono sempre più numerose le persone colpite da problemi di stress sul luogo di lavoro.
I motivi sono:
• innovazioni apportate alla progettazione,
• all’organizzazione e alla gestione del lavoro,
• contratti precari,
• precarietà del lavoro,
• aumento del carico di lavoro e del ritmo di lavoro o elevate pressioni emotive esercitate
sui lavoratori o violenza e molestie di natura psicologica,
• scarso equilibrio tra lavoro e vita privata.
Lo stress è una sindrome generale di adattamento, una risposta generale aspecifica a qualsiasi richiesta dell’ambiente esterno dove stimoli diversi riescono ad attivare una medesima risposta. È uno stato fisiologico normale non può ne deve essere evitato, non si può evitare lo stress ma lo si può affrontare in modo efficace e trarre vantaggio dalla conoscenza dei suoi meccanismi.
Ad un stimolo stressogeno si risponde con l’adattamento del comportamento ed un’attivazione integrata del sistema psico-neuroendocrino-immunitario per:
• risolvere la situazione,
• evitare possibili conseguenze negative,
• sviluppare degli adattamenti.
Un insieme di condizioni di stress, non pareggiate da eventi positivi, può causare effetti negativi sulla salute.
Esaminiamo le tre fasi di cui costituito il fenomeno:
•Fase di allarme: Situazione in cui agenti inducono stress ed il corpo dà una reazione fisiologica immediata (shock e controshock) di attivazione e accomodamento
• Fase di resistenza: Fase di maggior durata che corrisponde ad uno stress prolungato. Le
conseguenze di questa fase contribuiscono al deterioramento
• Fase di esaurimento: Riporta i valori funzionali dell’organismo nella norma fino alla
vera e propria morte.
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