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Maggio-Giugno/2016 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
Il mondo del lavoro
Valutazione del lavoro stress correlato
di Giancarlo Laino

Una importante innovazione inserita nel testo unico è data dalla valutazione del LAVORO
STRESS CORRELATO, ovvero la tutela dei lavoratori dallo stress, dal mobbing e dagli altri rischi psico-sociali. L’Accordo interconfederale del 9/06/08 definisce lo stress-lavoro correlato come:
“una condizione, accompagnata da sofferenze o disfunzioni fisiche, psichiche o sociali che
scaturisce dalla sensazione individuale di non essere in grado di rispondere alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative (…) non è una malattia, ma una situazione prolungata di tensione che può ridurre l’efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute”.
Tale valutazione ha lo scopo di monitorare i livelli di stress dei lavoratori e si attua secondo
diverse modalità.
a. Valutazione oggettiva:
L’RSPP ha il compito di raccogliere una serie di dati relativi alla percentuale delle assenze, alla percentuale delle ferie non godute, alla percentuale di rotazione del personale, al numero di sanzioni disciplinari ecc. che hanno lo scopo di restituire un quadro oggettivo della situazione di benessere/malessere all’interno dell’azienda. Se questa valutazione restituisce un valore di stress basso si deve ripetere la valutazione con cadenza biennale. Se la valutazione riporta un valore di stress medio od alto l’azienda ha l’obbligo di intervenire con sistemi di diverso tipo per abbassare i livelli di stress. Gli indicatori oggettivi misurabili appartengono a tre categorie: Eventi sentinella: indici infortunistici; assenze per malattia. I predetti eventi sono da valutarsi sulla base di parametri omogenei individuati internamente all’azienda. Fattori di contenuto del lavoro: ambiente di lavoro ed attrezzature; carichi e ritmi di lavoro. Fattori di contesto del lavoro: ruolo nell’abito dell’organizzazione; autonomia decisionale e controllo.
b. Valutazione soggettiva:
L'RSPP ha il compito di somministrare ai lavoratori un questionario anonimo fornito dall’INAIL dove verranno raccolti una serie di dati relativi al benessere del singolo individuo.
Se questa valutazione restituisce un valore di stress basso si deve ripetere la valutazione con cadenza biennale. Se la valutazione riporta un valore di stress medio od alto l’azienda ha l’obbligo di intervenire con sistemi di diverso tipo per abbassare i livelli di stress, nello
specifico campo in cui si è rivelata un’elevata presenza di stress.

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