Le simulazioni dell’impatto sulla spesa pensionistica degli interventi governativi sono state effettuate con il modello di previsione a lungo termine. Questo consente di valutare gli effetti di modifiche alla struttura del sistema pensionistico grazie all’interazione fra variabili socio-demografiche, macroeconomiche, quadro istituzionale e normativo, decisioni e comportamenti individuali . La simulazione è articolata in tre blocchi distinti ma interdipendenti: blocco socio-demografico, blocco macroeconomico e blocco pensionistico. Il periodo nel quale vengono effettuate le stime va dai nostri giorni fino al 2051.
Lo scenario di partenza è costituito dalla situazione normativa in essere. Gli effetti finanziari delle innovazioni normative sono stati valutati in sei simulazioni sequenziali adottate nel seguente ordine: 1) estensione del sistema contributivo di calcolo delle nuove pensioni liquidate ; 2) soppressione pensionamento di anzianità anagrafica con il metodo delle quote ; 3) accelerazione dell’innalzamento dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia per le lavoratrici settore privato ; 4) adeguamento del requisito anagrafico per il pensionamento di vecchiaia degli uomini e delle donne nel settore pubblico alle variazioni della speranza di vita ; 5) adeguamento del requisito contributivo per il pensionamento di anzianità e penalizzazione con per chi anticipa la pensione prima dei 62 anni; 6) pensionamento di anzianità anagrafica condizionato a requisiti contributivi e reddituali per i pensionati totalmente contributivi . La simulazione degli interventi normativi ha comportato, nella maggior parte dei casi, la modifica delle probabilità di pensionamento dei lavoratori. Tali probabilità sono specificate, per sesso, età, anzianità contributiva e tipologia lavorativa (dipendenti privati, dipendenti pubblici, lavoratori autonomi). Tali probabilità vengono modificate coerentemente alle innovazioni normative che vogliono essere simulate.
I risultati delle simulazioni evidenziano significative differenze rispetto alle stime governative . Il divario nel primo triennio di simulazione è pari, complessivamente, a circa 4 miliardi. Nel triennio 2016-2018 la differenza tra impatto finanziario e governativo si assesta poco sotto i mille cinquecento milioni annui, per poi ritornare ai 4 miliardi nel triennio successivo e superarli nel 2021. L’innovazione normativa che determina il maggior impatto cumulato nella simulazione è l’adeguamento del requisito contributivo per il pensionamento di anzianità alle variazioni della speranza di vita. Dal 2019, secondo le simulazioni, si ha un risparmio di oltre 10 miliardi per effetto di questa sola innovazione.
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