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Gennaio/2007 - Lettere
Le vostre lettere
di

Che strani trasferimenti

Gentile Direttore,
sono un vice sovrintendente della Polizia di Stato del 19° Corso e le scrivo nella consapevolezza di farmi portavoce di tanti altri miei colleghi.
Porto all’attenzione sua e dei lettori un assurdo paradosso, di cui oggi molti poliziotti padri di famiglia siamo vittime, e posto in essere dal ministero dell’Interno che danneggia numerosi operatori di Polizia, le loro famiglie e le finanze dello Stato e, anche la sicurezza dei cittadini.
Nel 2002 il ministero dell’Interno ha indetto un concorso per l’accesso nella qualifica di vice sovrintendente nella Polizia di Stato per titoli ed esami, per un totale di circa 5.500 posti.
Il 70% riservato agli assistenti capo della Polizia di Stato, che hanno concorso per soli titoli; la rimanente parte, circa 1.640, per esami riservato agli assistenti ed agenti con almeno 4 anni di servizio.
Alla data odierna si è concluso tutto l’iter del concorso ossia esami, prove, corso di formazione ed assegnazione della sede: per quest’ultima, il ministero dell’Interno si è sforzato , riuscendoci, affinché si verificasse un assurdo paradosso. Ha preso molti colleghi con la nuova qualifica di vice sovrintendente e li ha trasferiti d’ufficio in altre sedi, anche molto lontane da quelle in cui precedentemente prestavano servizio. Fin qui si può dire che la cosa assume carattere di esigenza di servizio.
Senonché si verifica che i colleghi vice sovrintendenti della questura di Trapani vengono trasferiti d’ufficio alla questura di Agrigento e quelli della questura di Agrigento a quella di Siracusa. Non escludo che identico episodio possa essersi verificato anche in altre province d’Italia.
Orbene, trattandosi di trasferimenti d’ufficio, il Ministero stà tutt’ora pagando le indennità previste per legge ovvero indennità di prima sistemazione, indennità aggiuntiva speciale, rimborso spese per trasporto masserizie ed emolumenti previsti dalla legge 86 del 2001.
Ad occhio e croce, un totale di 20.000 euro, per collega trasferito.
La invito a riflettere su un dato: nel corconso di cui stiamo parlando, circa 1.000 colleghi sono stati trasferiti d’ufficio. Faccia lei i conti, anzi li faccia fare al Capo della Polizia e ai Ministri interessati.
Ammesso e non concesso che il Ministero giustifica il trasferimento d’ufficio con il conseguimento della nuova qualifica ricoperta ci domandiamo che senso ha trasferire i vice sovrintendenti di Trapani ad Agrigento ed i vice sovrintendenti di Agrigento a Siracusa con i disagi e gli aggravi economici che abbiamo pocanzi citato.
Ed allora: che senso ha trasferire 7 nuovi vice sovrintendenti di Agrigento in giro per l’Italia quando poi ad Agrigento il ministero dell’Interno, per l’emergenza immigrazione, manda temporaneamente aggregati numerosi colleghi e, per l’effetto di quest’aggregazione, il Ministero pagherà a costoro una somma di 100 euro giornalieri.
Pensi che abbiamo un contratto scaduto, che non abbiamo mezzi per operare, che hanno chiuso tutte le mense di servizio presso le questure, che abbiamo uno stipendio di 1.200 euro, straordinari non pagati, ferie arretrate, tanto disagio, tanto malessere. E dire che gli italiani pagano le tasse per tutto questo.
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.
Lettera firmata
Agrigento

_______________________________
Non ci rassegnamo

Gentile Direttore,
siamo un gruppo di colleghi che tra qualche anno dovrebbero lasciare la Polizia, per raggiunti limiti di età (60 anni).
Noi non ci vogliamo rassegnare a questa realtà, ci sentiamo di poter spendere ancora qualche anno in questa Amministrazione che noi amiamo e siamo orgogliosi di farne parte. Per intenderci, non chiediamo che i nostri colleghi debbano andare in pensione a 62 anni, chiediamo soltanto che sia data la possibilità, a chi lo desidera a domanda, di restare in servizio ancora per qualche anno.
L’invito è rivolto esplicitamente ai colleghi di tutte le Forze di Polizia, che appartengono ai ruoli direttivi e agli ispettori, ovviamente senza escludere quello dei sovrintendenti.
Per raggiungere l’obiettivo è necessario che gli interessati si attivino contattando i sindacati di Polizia ed eventualmente con qualche rappresentante politico.
Per istituire un’eventuale coordinamento per la proposta in argomento per giungere alla presentazione di un emendamento, è necessario che i colleghi scrivano proposte e suggerimenti al vostro mensile “Polizia e Democrazia”.
Se saranno esercitate le giuste pressioni il provvedimento potrebbe essere approvato entro il 2007.
La ringrazio per l’ospitalità e per la pubblicazione del presente scritto, con l’invito ad appoggiare questa iniziativa che sicuramente troverà molti consensi tra i colleghi.
I migliori saluti a tutta la redazione.
Sost. Comm.
Alessandro Marchione
vice quest. agg. Franco Caputo
Milano

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