Lettera aperta
Signor Capo della Polizia
Prefetto Manganelli, preliminarmente mi scuso per questa interferenza che potrebbe sembrare perfino banale, ma chi come me ha fatto una lunga gavetta, qualcosa ha imparato; non voglio essere presuntuoso, ma ho imparato a conoscere non solo i desideri dei miei colleghi, ma le angosce, le frustrazioni, per i sacrifici che non sono stati premiati. Credo che sia positivo vedere colleghi che desiderano progredire nella carriera e mi spavento di vedere colleghi che aspettano lo stipendio a fine mese. La Polizia di Stato ha bisogno di gente motivata e orgogliosa di appartenere alla Polizia di Stato. Come in una grande azienda la Polizia ha bisogno di tutti, è importante trovare per ognuno la giusta collocazione, come accade in una squadra di calcio: c’è chi è più portato a fare il centravanti, piuttosto che il difensore.
Chi sta in una Squadra Mobile non fa di più di chi sta in un Ufficio Immigrazione, dove oltre a conoscere la complessa legislazione in materia di immigrazione, conosce anche le lingue, e così via... Un poliziotto però non si può “fossilizzare” a restare per il periodo della sua carriera Assistente capo. A un laureato, almeno quando è giovane, occorre offrirgli una via preferenziale, almeno per svolgere le funzioni di Ufficiale di Pg.
Vengo dunque alle mie proposte, anche se non ho la presunzione che possano essere accolte.
1) Prevedere il ritorno alla vecchia qualifica di Assistente capo Ufficiale di Pg per gli assistenti capo con tre anni nella qualifica, modalità che vigevano in precedenza, con la raccomandazione che i corsi siano mirati effettivamente alle funzioni dell’Ufficiale di Pg: ricezione di denuncia, querela, informativa di Pg: verbale di arresto, reati contro il patrimonio. 2) Prevere che la selezione per i vice Sovrintendenti avvenga tra coloro che siano già Ufficiali di Pg con almeno tre anni di servizio; tra i titoli di servizio riconoscere il “diploma di scuola media superiore”. 3) Prevedere che per il concorso pubblico per vice Ispettore, occorre il possesso della laurea triennale in Scienze Giuridiche o Politiche. 4) Prevedere per il concorso di Ispettore superiore, riservato agli Ispettori capo, l’introduzione della “nuova preliminare” e che la prova scritta sia a rotazione un tema di Diritto Penale - Procedura Penale aut Diritto Amministrativo - Leggi di Ps (preferibilmente meglio Leggi di Ps, in quanto il dipendente già ufficiale di P.g. acquisisce una nuova qualifica, ovvero quella di Ufficiale di Ps approfondendo con dei seminari su argomenti come l’invito a comparire, le riunioni, le autorizzazioni di Polizia, l’esposto, l’espulsione dello straniero, ecc., istituire un corso di aggiornamento di 40 giorni presso la Scuola di Polizia di Nettuno. 5) Prevedere nel concorso interno per vice Commissario, quando i posti messi a concorso non superano le 20 unità, la prova preliminare, come avviene per il concorso pubblico. 6) Prevedere il ruolo degli interpreti di Polizia, selezionando il personale laureato in Lingue straniere, privilegiando oltre la conoscenza della lingua inglese, l’arabo, il russo e il cinese. 7) Istituire in ogni questura capoluogo di regione, l’Ufficio di Investigazione criminale da supporto alla Squadra Omicidi, con personale appartenente al ruolo dei medici specializzati in Psichiatria e in Psicologia, e il medico legale (criminologo, psicologo investigativo, medico legale). Prevedere eventualmente anche dei concorsi pubblici. 8) Prevedere per i concorsi in entrata: agenti, ispettori, commissari, un tirocinio mirato durante il corso di formazione, per gli agenti dopo 8 mesi un periodo di applicazione di due mesi, con un percorso formativo mirato (Squadra Volante, poliziotti di quartiere, ecc., al termine del quale prevedere un corso di perfezionamento, prima dell’assegnazione definitiva. Infine prevedere il “ruolo della riserva” di cui deve fare parte il personale che è andato in quiescenza per raggiunti limiti di età, ma non ha superato i 65 anni. Istituire un apposito elenco presso ogni questura con la possibilità da parte delle questore di essere impiegato in funzione di rappresentanza, es. nelle scuole, aggiornamento professionale nei corsi di aggiornamento, funzioni burocratiche negli Uffici amministrativi dove c’è una carenza di personale. 9) Prevedere la promozione il giorno dopo per tutto il personale che va in quiescenza (qualifica onorifica). 10) Prevedere per il personale di cui sopra l’onorificenza a Cavaliere al merito della Repubblica.
La saluto cordialmente
P. I. Capone
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17 marzo: festa nazionale
Gentile Direttore,
il 17 marzo festa nazionale, per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è un momento bello, d’entusiasmo, di grande orgoglio di essere italiani, di appartenenza ad una comunità unita e ad un’Italia meravigliosa.
Cari cittadini dobbiamo essere uniti nel riconoscere gli immensi sacrifici e il grande lavoro che hanno fatto tanti personaggi della politica, della cultura e tanti cittadini comuni, nel portare avanti grandi ideali, nel percorso della storia, per costruire il valore, la cultura, sociale, civile, umana dell’Unità d’Italia, del territorio e degli italiani. Noi tutti insieme dobbiamo continuare questo percorso, portando dentro il grande valore dell’Unità d’Italia, di stare uniti, di stare bene insieme.
Cari cittadini dobbiamo essere uniti nel difendere, migliorare, la nostra bella Costituzione, che è un patrimonio di ottimi principi e di contenuti civili positivi. Uniti nel difendere, migliorare, il nostro servizio sanitario nazionale, i suoi principi universalistici, di uguaglianza di trattamento, e di solidarietà. Uniti nel difendere, migliorare la scuola pubblica, la cultura, la formazione, il sapere, la ricerca, una scuola che deve essere di tutti e per tutti. Uniti nel risolvere i tanti problemi che hanno i nostri giovani: precariato, incertezza, insicurezza, mancanza di lavoro: il 30% di loro è disoccupato, è estremamente urgente creare velocemente posti di lavoro, per dare speranza al loro futuro. Uniti nel riprendere l’unità sindacale, l’unità del mondo del lavoro, per cercare tutti insieme di risolvere i problemi esistenti, per difendere meglio i diritti dei lavoratori, uniti si conta di più e si è più forti. Uniti nel difendere la dignità delle persone, in questo momento particolare di malcostume di alcune personalità. Uniti nel rispettare e difendere l’ambiente, il territorio dalle speculazione edilizia e dagli inquinamenti. Uniti nel fare di più per aiutare i cittadini più deboli, anziani, bambini, diversamente abili, fare pressione sul governo, perché sposti di più l’impegno, l’attenzione sui loro bisogni, per costruire una rete di servizi socio assistenziali, su tutto il territorio italiano. Uniti nel difendere l’acqua e che resti un bene pubblico, sia di ottima qualità e ad un costo accessibile a tutti i cittadini. Uniti nel combattere le mafie, le falsità, le corruzioni, il coraggio della verità, del bene, della trasparenza, del reagire con responsabilità, che è dentro di noi è più forte dell’indifferenza, del silenzio. Tiriamole fuori queste forze positive, per il bene comune. Uniti nel costruire una cultura dell’onestà, della legalità, del rispetto delle regole e di alta civiltà.
Cari cittadini, allora io dico, uniti tutti insieme a festeggiare l’Unità d’Italia, ma anche uniti tutti i giorni con più impegno, per costruire una società migliore, più giusta, con l’obiettivo da raggiungere una società piena di diritti doveri e di valori veri, di uguaglianza, di giustizia sociale, di libertà, di solidarietà, con l’obiettivo anche di rafforzare sempre di più la cultura dell’unità, delle persone, degli italiani, dell’Italia, dell’Europa e del mondo.
Cari cittadini se tutti insieme ci impegneremo con coraggio a fare tutte queste cose, avremo scelto la strada giusta, per il bene comune, sarà una bella scelta, di alta civiltà e di pace.
Francesco Lena
Cenate Sopra (Bg)
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