Preg. Direttore,
ho avuto occasione di leggere la vostra pubblicazione periodica mentre mi trovavo a Novi Ligure. Quando ho iniziato a leggerne un articolo, preso da notevole stupore, sono tornato sulla copertina per verificare che giornale stessi leggendo.
Non mi sembrava vero leggere un’acerrima critica al comportamento tenuto dalla Polizia in occasione del G8 di Genova. E ancora più tagliente la censura alle omissioni e depistaggi messi in atto da vertici della Polizia nelle successive fasi processuali. Il mio è stato un gradito stupore.
Se tale libertà di critica non è circoscritta a ristretta cerchia di persone, si può iniziare a guardare con maggiore fiducia al Corpo della Polizia di Stato. Poiché si può veramente parlare di un nuovo modo di valutare i comportamenti e i fatti; un modo democratico.
I più cordiali saluti.
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