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Gennaio-Febbraio/2019 - Lettere
redazione@poliziaedemocrazia.it
La storica cortina di ferro è stata abbattuta nel 1989 ma nel frattempo altri muri sono stati alzati
di Franca Geraci Vacca - Roma

Sono una vostra abbonata, avvocato in pensione da molti anni. Vi ho segnalato telefonicamente il lavoro di Valentina Arpaia dal titolo TEMPO DI MURI, di recente pubblicazione.
Il libro è molto documentato e il suo tema è di grande attualità. Vi allego una mia nota riguardo al suo oggetto, di cui gradirei la pubblicazione.
Distinti saluti
___________
Veronica Arpaia
Tempo di muri - un mondo
diviso da Berlino a Trump
Luni Ed. Milano, 2018
pp 320, € 24

Il lavoro di ricerca di Veronica Arpaia, bello anche per la sua augurale copertina, è certamente molto più di un saggio quale lo definisce la sua autrice. Si tratta in effetti di una vastissima panoramica, tratta specialmente dal mondo occidentale e d’innegabile attualità.
Come viene segnalato dai media il muro umano, elevato al confine tra Stati Uniti e Messico, di oltre 5000 soldati autorizzati a utilizzare persino la forza per fermare i migranti (di cui il 65% sono donne e bambini), non può che allarmare. Tra i moltissimi spunti di riflessione colpisce scoprire che un muro di ben 700 miglia presidia già quel confine dal 2006 (a San Diego ed El Paso anche da molto prima) e che all’indomani della sua vittoria elettorale il presidente Trump abbia chiesto una stima degli aiuti inviati al Messico negli anni precedenti.
Sorprende, inoltre, leggere che, nel 2009, gli Stati Uniti costruirono, in corrispondenza del Nuovo Messico, un tratto di muro, superando per errore la frontiera e accettarono di demolirlo solo a patto di sottrarre i costi del relativo abbattimento e ricostruzione al paese vicino, costretto a subire una riduzione nello stanziamento degli aiuti previsti per il successivo anno fiscale.
Sulle vicende dei muri, quelli contemporanei, come anche il muro israeliano, le ricerche dell’autrice sono particolarmente preziose e altrettanto lo sono le sue osservazioni, come quella secondo la quale la costruzione di una barriera - se anche può avere una momentanea efficacia - non è idonea alla soluzione dei problemi e, sul piano internazionale, può rappresentare una violazione dei diritti umani.
F. V.

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