Dove le orme si cancellano
Montalbano, una mattina, si alza, spalanca le persiane della sua camera e la prima cosa che vede è il cadavere di un cavallo sulla riva. Il commissario ha appena il tempo di convocare i suoi uomini e il cavallo è sparito, rimane solo il segno del corpo sulla sabbia.
Quello stesso giorno una donna “forestiera”, Rachele Estermann, denuncia al commissariato di Vigata il furto del suo cavallo mentre nelle scuderie di Saverio Lo Duca, uno degli uomini più ricchi della Sicilia, un altro purosangue è svanito nel nulla.
Lo scenario della vicenda è il mondo delle corse clandestine, passatempo preferito di una certa aristocrazia terriera che scommette forte.
E’ in questo ambiente dorato che Montalbano deve indagare, perchè, dopo il cavallo, viene trovato cadavere anche un custode delle scuderie.
Due romanzi si intrecciano l’uno dentro l’altro. Le piste si intrecciano e si confondono. Ciò che sembra chiaro si rivela oscuro al rovescio. Montalbano cavalca un doppio incubo.
Fra maggiordoni in livrea, baroni e contesse Montalbano è un po’ a disagio, mentre “ignoti” entrano una, due, tre volte nella sua casa di Marinella: non rubano niente ma mettono tutto sottosopra, sembrano cercare qualcosa: ma cosa?
Ne “La pista di sabbia” spira un vento di novità, ritroviamo Ingrid e conosciamo la sua amica Rachele, che nella storia ha un ruolo importante.
Nuovo è soprattutto l’ambiente e il personaggio sullo sfondo; i comprimari invece sono sempre loro: Fazio, questa volta un po’ distratto e di cattivo umore, Mimì Augello costretto agli occhiali da presbite (ai quali Montalbano non intende rassegnarsi), Adelina che, questa volta, giocherà la sua parte nella risoluzione del “giallo”. Livia è sempre più lontana e per questa volta rimane a Genova.
Andrea Camilleri
LA PISTA DI SABBIA
Sellerio ed.
pagg. 263 L 12
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Inchiesta sulla presidenza Bush
Con questo volume Bob Woodward firma la sua inchiesta più polemica sulla presidenza Bush, qui esaminata fin dai giorni della candidatura alla Casa Bianca. Il principe del giornalismo investigativo americano denuncia infatti come i vertici di Washington abbiano nascosto la verità sull’Iraq agli elettori, al Congresso e persino a loro stessi. E inoltre risponde a domande fondamentali: che cosa è realmente accaduto dopo l’invasione? In che modo Bush conduce una guerra che è il fulcro della sua presidenza? Quali scenari si profilano? L’autore analizza documenti riservati che mettono a nudo le gravi debolezze dell’Iraq del dopo-Saddam Hussein e le falle dell’Amministrazione statunitense. La storia di un fallimento nascosto sotto un tappeto di bugie.
Bob Woodward
LE VERITA’ NEGATE
Sperling & Kupfer ed.
pagg. 640 L 19
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Prima e dopo la morte di Moro
Com’era Roma “prima” dell’uccisione di Aldo Moro? Com’era la socialità prima del cosiddetto “riflusso”, dell’inaridimento dell’impegno politico e dell’apertura sociale? Davvero è possibile definire la morte di Moro come lo spartiacque tra un “prima” e un “dopo”? Gli autori di quest’antologia hanno partecipato della vitalità e del caos di quegli anni. Gli anni dei gruppi politici eterodossi, della poesia come strumento di comunicazione di massa, del femminismo, della deriva di giovani, di atti politici estremi. I loro racconti, in un mosaico dagli accenti più diversi, contribuiscono alla ricostruzione del clima di quel periodo, ma anche a sondare il mito di quegli anni nel nostro tempo, denso di tensioni nascoste e inespresse.
Carlo Bordini e Andrea Di Consoli
(a cura di)
RENAULT 4
Avagliano ed.
pagg. 150 L 12
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Cronache afghane
Questa edizione, aggiornata al 2007, ci restituisce il ritratto di un Paese ancora in bilico tra i valori di una democrazia imposta e una tradizione tribale secolare. Un viaggio nell’Afghanistan del dopo talebani. gli incontri con la sua gente e con quelle donne che oggi, nonostante siedano in Parlamento, continuano a essere scambiate o imprigionate per adulterio. Un viaggio per capire perché la pace e la stabilità siano ancora così lontane nella terra che ha ospitato Osama bin Laden e i campi di addestramento di al-Qaeda. Totalmente dipendente dagli aiuti internazionali, prigioniero di una corruzione dilagante, l’Afghanistan rimane il maggiore produttore di oppio al mondo, con uno Stato in balìa dei signori della guerra.
Tiziana Ferrario
IL VENTO DI KABUL
Baldini Castoldi Dalai ed.
pagg. 416 L 6,90
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Chi ha invitato un morto a ballare?
In un casolare sperduto nel nord della Svezia Herbert Molin, ex poliziotto in pensione, decide di ritirarsi. Un brutale assassino lo raggiunge per accompagnarlo in un ultimo, terribile ballo con la morte. Quando la Polizia arriva sulla scena del delitto, trova delle impronte di sangue che sembrano tracciare i passi del tango. Stefan Lindman, ispettore della Polizia di Boras, un tempo collega della vittima, per non doversi confrontare con la malattia che lo tormenta si butta a capofitto nelle indagini e scopre ben presto l’inquietante passato nazista di Molin. Esiste un legame tra la sua morte atroce e le sue convinzioni politiche? Sulle tracce dell’assassino, che dalla Svezia portano in Germania e Argentina, la sua inchiesta ripercorre un pezzo doloroso della nostra storia.
Henning Mankell
IL RITORNO DEL MAESTRO DI DANZA
Marsilio ed.
pagg. 491 L 18,50
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Il "piano Pouget" pensare l'inosabile
Solo pochi mesi dopo la fine della battaglia d’Algeri, nell’incandescente crogiolo creatosi l’indomani del 13 maggio 1958, un gruppo di ufficiali paras pensò che fosse possibile costruire la nouvelle Algérie, con il concorso delle forze più militanti dell’Fln. Il progetto prevedeva la liberazione di Yacef Saadi, allora detenuto ad Algeri e condannato a morte per reati di terrorismo, un suo appello alle forze del Front de Libéeration Nationale per un cessate il fuoco e l’integrazione di alcuni dirigenti dell’organizzazione clandestina dall’Esercito francese. Un disegno organico, che aveva alle spalle il passo di due divisioni di paracadutisti, per porre fine alla guerra d’Algeria. Il “destino” e il generale De Gaulle vollero diversamente...
Gianfranco Peroncini
IL SILLOGISMO IMPERFETTO
Mursia ed.
pagg. 808 L 16
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