Sociologia politico-culturale della mafia
I saggi che compongono questo libro presentano altrettante tappe di un’interpretazione “culturale” dell’universo mafioso, del quale mettono in luce, al contempo, anche le specifiche dimensioni politiche.
L’idea di fondo dell’autore è che il fenomeno possa essere compreso nella sua complessità solo portando alla luce i codici che strutturano sia il discorso sulla mafia - solitamente costruito, anche dalle scienze sociali, come proiezione negativa della retorica liberal-democratica dello Stato - sia il discorso della mafia, qui presentato dalla voce stessa di alcuni mafiosi “eccellenti”.
Perché è solo nella continua e irrisolta tenzione fra questi due discorsi che la “mafia”, fenomeno di ibridazione culturale ancor prima che sociale, può prendere forma e identità.
Usando gli strumenti analitici che hanno accompagnato l’emergere e l’affermarsi degli “studi culturali”, e attingendo selettivamente al repertorio classico delle scienze sociali e politiche, il libro cerca così di contribuire alla costruzione di una “sociologia politico-culturale della mafia”, insieme critica e riflessiva, che nulla concede alla ragione dello Stato per nulla concedere a quella mafia che ad esso a volte si oppone e a volte si sovrappone.
Diversamente da altri studi, in cui le dimensioni economiche e criminali restano in primo piano, la “mafia” è qui dunque, per la prima volta considerata come “sistema culturale” e, insieme, “forma del politico”.
E’ solo con una radicale messa tra parentesi della pretesa di legittimità anche cognitiva dello Stato che, secondo l’autore, possiamo sperare di penetrarne le radici più profonde: le stesse da cui dovremmo muovere se vogliamo comprendere le ragioni del suo radicamento e, ancora prima, della sua sempre velata e ambivalente identità.
Marco Santoro
LA VOCE DEL PADRINO - MAFIA,
CULTURA, POLITICA
Ombrecorte ed.
pagg. 223 L 19
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L’Italia che ha perso l’onore
Erano sbirri corrotti, politici con le mani sporche di sangue, spacciatori irlandesi in affari con Cosa nostra, ragazzi in nero pronti a tutto. Tra il 1954 e il 1972 questa gente teneva in pugno il Paese. Senza di loro la Storia italiana sarebbe tutta un’altra storia. Da Milano a Roma, da Cuba a New York, un viaggio nero e amaro alle radici di un’Italia senza eroi. La storia di un Paese dilaniato dalle stragi, fatto a pezzi dalle guerre di partito, cresciuto nel sangue. Un’Italia che ha perso il ricordo dell’onore e dell’innocenza, dove le ideologie sono andate a farsi benedire da un pezzo. In mezzo a tutto questo si muove Andrea Sterling, un personaggio che è la personificazione del male, il filo nero che unisce i delitti più efferati e oscuri compiuti nel nostro Paese.
Simone Sarasso
CONFINE DI STATO
Marsilio ed.
pagg. 414 L 18
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Il futuro dell’Europa
Spetta all’Europa fare da contrappeso alla deriva statunitense verso il prevalere di una logica di pura potenza militare e impedire lo scontro tra “civiltà” ostili? Molti rispondono che la debolezza militare europea rende illusoria qualsiasi sua influenza negli affari mondiali. Balibar si pone invece da un diverso punto di vista. La sua proposta si articola intorno a quattro punti: sicurezza per tutti nell’ambito di un “ordine pubblico internazionale”; rilancio del disarmo generale, progressivo e controllato; primato della politica locale sullo sfruttamento globale; costruzione di uno spazio Euromediterraneo fuori dalla logica delle civiltà contrapposte. L’avvenire dell’Europa è quello di una forza capace di mediare e costruire reciproca comprensione.
Etienne Balibar
L’EUROPA, L’AMERICA, LA GUERRA
manifestolibri ed.
pagg. 184 L 12
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Una storia di passioni
Pino Corrado, già commissario capo di Ps in provincia di Napoli e oggi fortemente impegnato nel sociale, in questo libro esordisce nella narrativa con un romanzo che unisce sentimenti, passioni ed emozioni a una forte denuncia civile. La storia, con forti accenti autobiografici, si svolge tra Italia e Germania e diventa anche prestesto per una fortissima denuncia delle corrotte istituzioni del nostro Paese. Narrando una serie di vicende che lo hanno visto protagonista nel corso degli anni svela situazioni, ambienti e protagonisti spesso ignoti al grande pubblico e invita a riflettervi. Ma non si tratta di un libro “in negativo”. Accando alla denuncia, infatti, l’autore lascia spazio alla speranza anche sulla scia del dettato di Papa Wojtyla: “Non abbiate paura”.
Giuseppe Corrado
UNA VITA PER SOGNARE
Sbc Edizioni.
pagg. 96 L 13
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Viaggio in cerca del paradiso
L’avventura spirituale e religiosa di Ziauddin Sardar ha inizio nel 1972 in Inghilterra, quando, studente universitario, si vede piombare in casa due “fratellli” musulmani decisi a riportare sulla retta via i fedeli che non praticano in modo ortodosso.
Inizia quindi un lungo viaggio in terra britannica per partecipare ad alcuni raduni islamici, fermandosi regolarmente a pregare anche in caso di pioggia torrenziale.
Il libro, scritto in prima persona, racconta con sguardo profondo, partecipe e ironico le contraddizioni della rivoluzione iraniana, i viaggi in Pakistan, Cina e Nigeria, e uno sconcertante pellegrinaggio alla Mecca, dove la famiglia Bin Laden ha fatto abbattere la città antica per costruire orrendi edifici in cemento.
Ziauddin Sardar
CERCASI PARADISO DISPERATAMENTE
IL VIAGGIO DI UN MUSULMANO SCETTICO
Il Saggiatore ed.
pagg. 348 L 20
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Cultura popolare commerciale
Il cinema, i rotocalchi, i fumetti, i fotoromanzi, la radio, i dischi di musica leggera: sono i primi strumenti del consumo culturale di massa sviluppatosi in Italia negli anni del fascismo e nel dopoguerra. A questa fase iniziale dell’espansione della cultura popolare commerciale, prima dell’avvento della televisione nel 1954, è dedicato il libro, che offre una documentata ricostruzione dell’evoluzione delle maggiori industrie culturali e dei consumi di film, dischi, settimanali. Grazie anche a una ricchissima serie di testimonianze orali, raccolte in diverse regione del nostro Paese, vengono illustrati gli effetti della cultura di massa sui valori e sui modelli di comportamento in trasformazione, evidenziando il ruolo cruciale di emancipazione della cultura commerciale.
D. Forgacs e S. Gundle
CULTURA DI MASSA E SOCIETA’ ITALIANA
Il Mulino ed.
pagg. 448 L 25
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